Aumenta la richiesta di affitto e calano i canoni

di Redazione Commenta

Flessione tra il 5 e il 15% dei canoni da locazione, specie per i monolocali e bilocali dislocati nelle grandi citta`. Ma aumenta la domanda grazie alla maggiore onerosita` dei mutui. In controtendenza Torino e Bologna, dove i prezzi non mostrano rallentamenti. Un po di sollievo per gli inquilini: dopo la grande corsa gli affitti ora stanno scendendo. E di parecchio. Fino a un massimo del 15% a Milano, del 7,5% a Roma e del 6,7% a Napoli, come segnalano i dati rilevati dall`ufficio studi Gabetti nel primo trimestre 2008. Certo la flessione non e` uniforme in tutte le zone e per tutte le tipologie di appartamenti maggiormente penalizzati sono stati i monolocali e bilocali, ma e` comunque un segnale. Eppure secondo gli addetti ai lavori non si tratta di un segnale negativo per il mercato, anzi. Crisi dei mutui e innalzamento dell`Euribor nei primi mesi del 2008 hanno addirittura provocato un aumento d`interesse verso l`affitto rispetto all`acquisto. «La flessione non e` dovuta quindi a una minore domanda quanto a richieste piu` moderate da parte dei proprietari», spiega Giorgio Lazzaro, direttore retail e Santandrea di Gabetti Agency. «Prima infatti alla luce di prezzi di compravendita in costante crescita e del fatto che i contratti durano parecchi anni, i proprietari erano meno disposti a cedere. Ora hanno preso atto della crisi. Penalizzati sono i piccoli appartamenti, specie a Milano e Roma, di fatto le tipologie che nell`ultimo decennio hanno subito incrementi da capogiro, al punto da diventare spesso insostenibili rispetto agli stipendi medi. Mono e bilocali sono infine quelli con maggiore turnover di inquilini, e quindi anche quelli che si adeguano piu` velocemente alle nuove condizioni di mercato.

Il crollo delle borse ha portato a rivalutare gli immobili anche come fonte di rendimento a basso rischio. «Proprio per questo oggi si da` piu` peso a solvibilita` e credenziali del conduttore rispetto al passato, anche a scapito di un canone piu` alto», continua Lazzaro. Il risultato e` che nelle grandi citta` la diminuzione media si e` assestata al 7,2% per i monolocali, al 5,5% per i bilocali, al 3,5% per i trilocali e all`1,9% per i quadrilocali. In controtendenza solo Bologna e Torino che hanno registrato rispettivamente incrementi dei canoni dell`ordine del 2,9% e del 5,9%. Il capoluogo torinese in realta` partiva da livelli molto bassi dei canoni, e anche dei prezzi, i piu` bassi tra le grandi citta`. Bologna invece continua a godere del felice status di citta` universitaria, meno soggetta agli sbalzi d`umore del mercato perche` il canone degli appartamenti di solito si ripartisce su piu` studenti.
Stabili invece per ora i rendimenti, senza contare pero` quelli derivanti da rivalutazione, che oscillano tra il 2,5% e il 5% lordo (peraltro in genere dimezzato da fisco e costi di manutenzione), piu` vicino al limite inferiore per gli appartamenti sopra i tre locali e a quello superiore per i piu` piccoli. La citta` con i rendimenti piu` alti e` comunque Napoli, che si avvicina al 5% per tutte le categorie, mentre a Torino si vedono i piu` bassi.


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