Mediatori creditizi e agenti in attività finanziaria: a rischio l’ 80%

di Redazione 7

Fimec e Fiaip: “Condividiamo l’impostazione generale dell’emendamento, ma vanno apportate due importanti modifiche”

I mediatori creditizi e gli agenti in attività finanziaria sono sul piede di guerra. Un emendamento in esame in questi giorni presso la 14esima commissione Senato rischia infatti di far “chiudere bottega” almeno all’80% di mediatori e agenti che fino ad oggi hanno operato come ditta individuale e di limitare fortemente l’operatività al restante 20%.

L’emendamento in questione è il n. 20.0.9 al DDL n. 1078 e riguarda la riforma delle professioni dei mediatori creditizi e degli agenti in attività finanziaria.

Fimec e Fiaip – le due maggiori associazioni di categoria – approvano da un lato l’impostazione generale dell’emendamento, ma dall’altro reputano assolutamente necessaria l’eliminazione di due principi e criteri direttivi in esso contenuti.

In primo luogo chiedono di eliminare dall’emendamento l’ipotesi dell’obbligo per i mediatori creditizi di costituirsi in forma societaria. Oggi circa l’80% dei mediatori creditizi svolge l’attività come ditta individuale ed avrebbe difficoltà a sostenere i costi della creazione e del mantenimento di una società. Inoltre, oltre a limitare di fatto la concorrenza, quest’obbligo non sussiste a livello Comunitario in quanto non viene imposto né nella Direttiva 2008/48/CE, né in altre direttive europee riguardanti il settore del credito.

L’altro aspetto fondamentale che vede il fermo disappunto delle associazioni di categoria è l’ipotesi di incompatibilità tra mediatori creditizi e di agenti in attività finanziaria, in quanto per promuovere alcuni prodotti finanziari erogati dalle banche occorre essere mediatori creditizi, mentre per altri prodotti erogati da intermediari finanziari (i cosiddetti “106 e 107”) occorre essere agenti in attività finanziaria. Pertanto l’incompatibilità tra le due figure professionali di fatto ridurrebbe la loro operatività. Ormai da tempo le associazioni di categoria hanno presentato proposte concrete per la riforma della professione del mediatore creditizio, ritenendo che una riorganizzazione professionale del settore dell’intermediazione creditizia possa diventare un’opportunità di crescita ed innovazione per i tanti operatori che ad esso fanno riferimento.Ridisegnare la disciplina legislativa in questione e riorganizzare con nuove regole l’accesso alla professione, e la stessa attività dei mediatori, con la finalità di elevare il livello professionale degli operatori, accentuandone l’autonomia, rispetto al sistema bancario è ormai un esigenza non più procrastinabile.

Per queste ragioni Fimec e Fiaip chiedono subito un’audizione in Commissione Finanze e Bilancio che consenta di illustrare un loro giudizio in merito all’emendamento e di avviare un tavolo di concertazione che coinvolga tutti – istituzioni politiche, sindacati ed associazioni di categoria – per un confronto in Parlamento che consenta di giungere ad una stesura finale dell’emendamento che tenga conto dei punti di vista di tutti i professionisti e degli operatori del credito e della finanza direttamente coinvolti nella riforma.

Commenti (7)

  1. Ben venga il DDL 1078 che è già stato approvato in Senato, era ora che si regolamentasse il sistema e chi è un professionista stimato non avrà problemi ad essere assorbito in una struttura più grande come dipendente o agente. I problemi più grossi li avranno i “mediatori” neofiti e nati negli ultimi anni del boom dei mutui al 120% su clientela borderline, ecc…
    saluti

  2. salve! mi chiamo Paccagnella Stefano ho 46 anni e lavoro per un ente pubblico. Mi sono diplomato Rag. quest’anno. Sono interessato a diventare mediatore creditizio ed ho scaricato il modulo “persone fisiche”. fermo restando che sono d’accordo sull’istituzione di un corso ma non sull’ obbligatorietà di istituire società, è gia in essere il detto corso oppure mi basta inviare il modulo?
    grazie per eventuali chiarimenti.

  3. Ciao Stefano, al momento in cui scrivo non sono ancora istituiti corsi per diventare mediatore creditizio, quindi nulla è invariato: per iscriversi nell’apposito Albo professionale presso la Banca d’Italia basta inviare il modulo che hai già scaricato, mediante raccomandata con ricevuta di ritorno.
    Roberto

  4. Salve,mi chiamo Gianluca e volevo dei chiarimenti al riguardo.Io sono iscritto all’Uic sia come agente inattività finanziaria che come mediatore creditizio.Come agente sono in una agenzia di leasing con regolare mandato, mentre come mediatore opero con una grande spa che copre tutti i settori del credito, anche qui con un regolare mandato.La differenza sta nel numero di matricola Uic che ho fornito loro.In sostanza se i fornitori di auto mi segnalano un leasing opero come agente, mentre se mi chiedono un finanziamento per un privato o una cessione del quinto opero con la spa on-line.Le mie perplessità sono le seguenti.Posso continuare ad operare in questo modo?Sono ancora compatibili le due iscrizioni?Se ad esempio segnalo una pratica ad una agenzia di prestiti nella mia zona posso fatturare loro le provvigioni concordate?Questa famosa legge è in vigore oppure no?
    Grazie.

  5. Grazie a tutti…fortuna che almeno siamo tutti uniti!!!

  6. Ciao a tutti sono il dottor brandoli svolgo da 6 anni la professione di mediatore creditizio !!!Sono laureato in legge :volevo solo dire a tutti che con la crisi che c’è in queso momento non ce bisogno di mettere altri paletti tanto se uno è una persona seria che svolge consulenza trasparente lavora altrimenti nessuno lo va a cercare!!! le persone parlano !!!
    Altra cosa non è che mettendo queste restrizioni !!!si bloccano gli improvvisati!!!anzi si crea regime di monopolio!!Ma quelli che hanno il monopolio sono i giusti????Ci vogliono regole serie che che in un regime di concorrenza piuttosto Monopolistica che seleziono persone in gamba !!!Spero di aver parlato in modo il più semplice possibile per la comprensione di tutti!!!!!Saluti a tutti i Mediatori !!!!!!!!!

  7. Salve, sono il Dr. la Peruta ed anch’io sono sia mediatore che agente. Era fortemente avvertita l’opportunità di effettuare uno screening in termini di professionalità nell’ambito della professione di mediatore creditizio, in quanto l’unico limite all’accesso a tale professione era l’aver conseguito il diploma (dando per scontato che non si detenessero condanne legate all’usura ed altre similari previsioni normative di carattere penale). Quindi una riforma andava attuata e secondo me con l’introduzione dell’iscrizione nella sezione specifica dell’albo degli operatori assicurativi si era nella direzione giusta ma non si era ancora raggiunta la perfezione, ammesso che la si potesse ottenere! Andava ampliato il numero delle prove selettive degli operatori sia vecchi che nuovi, per fare in modo che offrissero delle risposte maggiomente qualificate ai richiedenti operazioni finanziarie ma non costingere a chiudere coloro che già si dedicano individualmente a tale attività o impedire ad altri di intraprendere questa professione solo perchè privi dei mezzi finanziari e gestionali necessari secondo le emergenti previsioni legislative. Mi chiedo principalmente se sia possibile l’attuazione delle nuove norme senza che vengano infranti principi di diritto costituzionale e non solo! Ma il punto più risibile, a mio modo di vedere, è che in uno scenario come quello attuale, caratterizzato da una profonda crisi economica che secondo i “grandi” sarebbe passata ma che secondo me è ancora a pieno regime, l’esclusione anche di una sola persona di quelle che vi operano, che riesce a trarci qualcosa per sopravvivere e che a seguito di questo regalo dei nostri amministratori politici non vi trarrà più, costituirà una minaccia seria alla stabilità economica e morale delle famiglie italiane! Per concludere ribadisco che una riforma andava eseguita ma quella che è stata prospettatta è stata la peggiore! Se volete potete continuare a leggere le mie considerazioni su questi ed altri temi sul blog che a breve pubblicherò sui miei siti internet, uno dei quali è media financial credit, ovvero, http://mediafinancialcredit.jimdo.com

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