Piano C.A.S.E. Il progetto messo a punto dal Governo per chi è rimasto senza casa dopo il terremoto

di Redazione Commenta

Complessi Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili. È questo il nome per esteso del Piano C.A.S.E., il progetto messo a punto dal Governo per dare un tetto, provvisorio ma di qualità, a chi è rimasto senza casa dopo il terremoto. Entro 5 – 6 mesi nuove abitazioni antisismiche e a basso impatto ambientale.

Al termine del Consiglio dei Ministri straordinario, tenutosi a L’ Aquila, che ha approvato il DL per l’ Abruzzo, il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annunciato che entro 5 – 6 mesi saranno costruite vere case, realizzate con criteri antisismici, di innovazione tecnologica e di risparmio energetico, per ospitare temporaneamente gli sfollati.

Quando le case ora distrutte o rese inagibili dal sisma saranno ricostruite o ristrutturate – ha spiegato Berlusconi -, queste abitazioni di 50 – 52 mq, sicurissime dal punto di vista sismico, comode e accoglienti, saranno destinate a giovani famiglie e a studenti universitari, diventando dei campus capaci di attirare studenti da tutto il mondo.

Nel giorni scorsi – ha sottolineato il premier – l’ ipotesi delle new town è stata criticata da architetti specialisti nella costruzione di mostri, ma visto che “un minimo di esperienza il Presidente del Consiglio ce l’ ha ancora” ha continuato Berlusconi “abbiamo individuato 15 aree su cui costruire delle piastre antisismiche in cemento armato capaci di sopportare qualunque scossa sismica. Su queste piastre si costruirà con sistemi prefabbricati ma con le più recenti tecnologie. Io, come urbanista – ha continuato il premier – ripeto sempre la stessa formula, che comunque ha avuto grande successo; case intorno ad un centro verde, con tutti i servizi, con tre tipi di strade (pedonale, ciclabile e carrabile). Vogliamo partire subito e costruire le case prima che arrivi il freddo” – ha concluso.

L’ obiettivo del Piano C.A.S.E. – si legge nel documento diffuso dalla Protezione Civile – è quello di superare la strategia tradizionale tende per l’ immediato – baracche prefabbricate per la fase provvisoria – nuove abitazioni definitive sostituendo alle baracche, delle abitazioni ad elevati standard qualitativi, per la fase provvisoria.

La filosofia progettuale prevede:
– abitazioni e quartieri disponibili entro 5 – 6 mesi;
– sicurezza antisismica di isolato urbano;
– elevato livello dello standard abitativo;
– elevato livello tecnologico orientato all’ autosufficienza impiantistica;
– sostenibilità ambientale e bioedilizia.

In particolare, la sicurezza antisismica sarà garantita da una sottostruttura di fondazione sulla quale applicare dispositivi di isolamento, caratterizzati da elevata deformabilità, e da una sovrastruttura che trasmette i carichi verticali alle fondazioni e che risulta libera di muoversi nel piano. I vantaggi di questa tecnologia sono: l’ isolamento orizzontale della sovrastruttura in tutte le direzioni, la resistenza dei dispositivi in caso di sisma di elevatissima intensità, il totale abbattimento dei costi di riparazione post – sisma.

Una volta realizzata la piastra isolata, la costruzione di edifici su di essa è libera e consente di utilizzare qualsiasi tecnologia a pareti portanti. Tuttavia, per contenere i tempi, sarà privilegiato l’ utilizzo di sistemi costruttivi prefabbricati, e in particolare dei sistemi costruttivi a secco.

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