Locazioni: canoni più che raddoppiati in venti anni

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Locazioni: canoni più che raddoppiati in venti anni. Federconsumatori ha elaborato e aggiornato lo studio sulle variazioni dei costi per l’ affitto e per il mantenimento della casa dal 2001 al 2009. È questa, infatti, una voce che incide pesantemente sul bilancio familiare, ancor di più in un periodo delicato come quello che le famiglie stanno attraversando a causa della crisi economica e che ha determinato una forte riduzione dei redditi delle stesse (-1,9% in media e, addirittura, -3,2% per le famiglie a reddito fisso). Dal 2001 i costi relativi all’ abitazione sono lievitati notevolmente, di ben il 72% se si ha una casa in affitto e del 22% per la casa di proprietà.

Quello che emerge chiaramente da questo studio – dichiarano Federconsumatori e Adusbef – è che la casa continua a rappresentare uno dei problemi più gravi del Paese, sia per quanto riguarda le abitazioni in affitto che per quelle di proprietà. A registrare i maggiori disagi, inoltre, sono soprattutto i giovani che vogliono emanciparsi o che vogliono mettere su famiglia. Per tali motivi sarebbe necessario assumere provvedimenti rivolti a ridurre il costo dell’ abitazione, soprattutto per i ceti più deboli, dotando il Piano per l’ edilizia abitativa ex DL 112 / 08 della necessaria provvista finanziaria.

A tal fine sarebbe opportuno che le imposte ricavate dal settore dell’ edilizia residenziale pubblica (circa 180 milioni di euro annui), siano riversate nello stesso settore, contribuendo a creare un fondo costante nel tempo da incrementare con fondi regionali e locali, per far fronte alla pesante carenza di abitazioni per i ceti più deboli.

Da Nomisma risulta che il reddito medio delle famiglie, negli ultimi venti anni, è aumentato circa del 18%, mentre gli affitti, nello stesso periodo, sono più che raddoppiati (+105%). Inoltre, l’ incidenza della locazione di un’ abitazione di 70 metri quadrati sul reddito familiare è passata dal 10,2% nei primi anni Novanta all’ attuale 17,6%. Dalla ricerca emerge indirettamente come la scelta di abitare in affitto sia per molti imposta dai prezzi inaccessibili del mercato immobiliare.

Il destino di inquilino affittuario è, infatti, una prerogativa pressoché esclusiva delle classi meno abbienti e la questione affitti è più sentita dalle famiglie che abitano nei centri urbani, perché qui aumenta vertiginosamente la percentuale di famiglie per le quali il costo dell’ affitto incide più del 30% dell’ intero reddito.

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