La norma ”Salva-Dia” va cambiata: richiesta Assosolare

Proposta per spostare al 30 giugno 2011 (anziché il 16 gennaio) il termine per la connessione degli impianti realizzati con Dia

”Il termine del 16 gennaio 2011 per la connessione di impianti in DIA è devastante per il settore”: occorre pertanto rivedere l’articolo 1-quater della legge 129/2010 (”Salva DIA”) che riguarda la Denuncia di inizio attività per la realizzazione di impianti fotovoltaici e alimentati da fonti rinnovabili.

La richiesta arriva da Assosolare (Associazione nazionale dell’industria solare fotovoltaica), in una lettera inviata dal Segretario Generale dell’Associazione, Francesca Marchini, ai proponenti e relatori della norma. La Legge n. 129/2010, recante misure urgenti in materia di energia, stabilisce all’articolo 1-quater che gli effetti della Dia sono salvi per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili e realizzati con Denuncia di inizio attività (Dia) in conformità alle leggi regionali, anche se di potenza superiore ai limiti nazionali fissati nell’allegato A del D.Lgs 387/2003. Ciò però a condizione che tali impianti entrino in esercizio entro il 16 gennaio 2011, cioè entro 150 giorni dall’entrata in vigore della legge 129/2010.

Norma incostituzionale
Assosolare ritiene che la norma della Salva Dia sia contraria all’articolo 3 della Costituzione che equipara i cittadini di fronte alla legge. ”Questa norma – scrive il Segretario Generale dell’associazione – mostra di fatto di privilegiare ogni forma di autorizzazione con la sola esclusione della DIA”. Soltanto ai detentori della DIA, infatti, si chiede che l’impianto venga messo in esercizio entro il 16 gennaio 2011, mentre per chi si avvale di altri titoli abilitativi (concessioni edilizie, permessi di costruire, ecc), comunque censurati, il limite temporale è al 30 giugno.

Finanziamenti bloccati per gli impianti in Dia
Secondo Assosolare ”imporre per legge la connessione degli impianti in DIA entro il 16 gennaio 2011 ha un impatto devastante anche sull’esito dei finanziamenti a tutti gli impianti in via di realizzazione”. Infatti, ”gli istituti di credito si stanno già rifiutando di erogare il credito agli impianti in DIA, mentre le banche che hanno già erogato finanziamenti vedono il pericolo di fallimento dei promotori degli impianti, in caso questi ultimi non entrassero in esercizio entro il 16 gennaio 2011. Un rischio che, oltre a coinvolgere le singole società interessate, può avere più ampie ripercussioni su tutto il settore del credito”. Senza una modifica alla norma, sottolinea Assosolare, si rischia inoltre di disincentivare gli investitori, scoraggiati da difficoltà amministrativo-procedurali, percepite come un vero e proprio rischio-Paese.

Rischio di contenziosi con Enel e Gse
L’Associazione osserva che queste difficoltà potrebbero anche esporre a contenziosi ENEL Distribuzione e il GSE. ”I tecnici ENEL addetti alla messa in esercizio degli impianti avranno per legge una finestra temporale di non più di dieci giorni lavorativi per dare corso a tutte le domande di connessione fatte attraverso DIA, e presentate entro il 31 dicembre 2010: questo espone ENEL a possibili contenziosi per il risarcimento dei danni derivanti da possibili connessioni tardive degli impianti alla rete.

Tema analogo per il GSE che deve verificare l’efficacia del titolo abilitativo alla costruzione dell’impianto: a fronte di impianti allacciati dopo il 16 gennaio 2011 e costruiti in base a una DIA, il Gestore dovrebbe infatti dare una valutazione negativa. Qualora tuttavia il GSE rigettasse richieste di applicazione delle tariffe incentivanti ad impianti entrati in esercizio dopo il 16 gennaio 2011, sarà inevitabile – evidenzia la lettera di Assosolare – che i soggetti istanti proporranno ricorso al TAR e che, proprio nell’ambito di tali giudizi, solleveranno la questione di legittimità costituzionale della predetta norma”.

Spostare il termine al 30 giugno 2011
Chiedendo agli operatori che si sono avvalsi della Dia di mettere in esercizio gli impianti entro il 16 gennaio 2011, la legge potrebbe dare origine a notevoli criticità per il settore, osserva Assosolare, che pertanto propone di spostare il termine per l’entrata in esercizio di tali impianti al 30 giugno 2011.

Fonte: casaeclima

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