E non solo. Il vetro basso emissivo è la soluzione ottimale per un buon isolamento termico: e questo e ancor più importante.
Infatti il vetro basso emissivo è tra i materiali edilizi ideati proprio per ottenere elevate prestazioni di isolamento energetico. Questa particolare tipologia di vetro è caratterizzata da una pellicola di ossidi di metalli, che sono in grado di migliorare notevolmente l’isolamento termico, senza cambiare la caratteristica di trasmissione della luce e di conseguenza di avere maggior risparmio energetico e economico sulla bolletta.

I vetri basso emissivi sono di altissima qualità e grazie ad uno speciale couting metallico riescono quasi a duplicare la capacità di isolamento, rispetto a un comune vetro, in quanto consente di riflettere l’energia dei corpi ”caldi” dell’edificio – come caloriferi, riscaldamento, luci, o le stesse persone – e di eliminare di conseguenza la possibilità di dispersione di calore verso l’esterno. Inoltre, la trasparenza del vetro garantisce comunque il passaggio dei raggi solari. In questo modo si ottiene un ulteriore guadagno di calore e ovviamente maggiore luminosità oltre che neutralità estetica.
Il rivestimento metallico di questi particolari vetri è realizzato con due procedimenti. Il più diffuso e anche il più semplice si chiama CVD – ovvero Chemical Vapor Deposition – e ha luogo durante la vera e propria produzione del vetro: il prodotto che se ne ottiene ha proprietà eccellenti di resistenza e durata nel tempo.
Il secondo procedimento, invece, è decisamente più complesso. Si chiama MSVD – ovvero Magnetron Sputtering Vacuum Depositio – e consiste nella stesura della sottile pellicola metallica sul vetro. Questo procedimento richiede ovviamente più tempo per ottenere un prodotto più fragile, ma dotato di maggiore capacità di isolamento e trasparenza.
I vetri basso emissivi hanno un rilevante Fattore Solare e un’elevata Trasmissione Luminosa: questo consente non solo di limitare l’uscita del calore dagli ambienti interni della casa, ma anche di favorire l’entrata di luce e di ”energia/calore solare”.
E qui bisogna spiegare un problema: in inverno la loro caratteristica dell’irraggiamento solare è più che positiva, d’estate, invece, si possono avere problemi per il raffrescamento, soprattutto a certe latitudini e per quelle abitazioni che hanno grandi superfici vetrate. Per questo motivo i vetri basso emissivi sono ideali per le facciate rivolte a nord o per case in climi freddi – temperati.
Perchè si consiglia di usarli?
– Dalle finestre viene disperso il 22% di energia impiegata nelle abitazioni.
– In Italia la percentuale aumenta fino al 30-40% per molti edifici costruiti negli anni settanta.
– Il consumo residenziale in Italia è responsabile del 40% degli usi finali dell’energia.
– Sostituendo le finestre con vetrocamera tradizionale con finestre con vetri basso emissivi, il costo per le incidenza delle dispersioni delle superfici vetrate potrebbe passare dal 34% al 12%.
– Ipotizzando un costo medio annuo per il riscaldamento di 3000 euro il costo della dispersione dalle finestre con i vetro basso emissivi sarebbe di soli 360 euro contro i 1020 euro con vetri tradizionali.

Fonte: casaeclima

Commenti (1)

  1. Ho scelto un vetro basso emissivo per la mia casa, e devo dire che non me ne sono per niente pentito.

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