Stando alle evidenze dell’analisi di Crif, continua il calo della domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane iniziato a marzo 2011, con il mese di luglio che fa segnare un -14% (dato ponderato sui giorni lavorativi), rispetto al corrispondente mese del 2010, anche se comunque si tratta di un valore meno negativo rispetto alla rilevazione precedente (-17% di giugno).

Esaminando la domanda cumulata dei primi sette mesi del 2011 e confrontandola con lo stesso periodo degli anni precedenti permangono segni negativi anche se con oscillazioni: -9% se confrontato con il 2010, -12% con il 2009, -8% con il 2008 e -10% rispetto al 2007.
Analizzando, invece, l’andamento della domanda cumulata per i primi sette mesi nei diversi anni vediamo che solo il 2009 sul 2008 presenta un segno positivo (+4%), mentre tutti gli altri permangono con segno negativo, -3% per il 2010 sul 2009 e per il 2008 sul 2007.
Prorogato al 31 gennaio 2012 il termine di presentazione delle domande per la sospensione delle rate dei mutui ma gli eventi in base ai quali può essere chiesta la sospensione devono verificarsi entro il 31 dicembre 2011. Questo è quanto stabilito dal nuovo Accordo firmato dall’Abi e 13 Associazioni dei Consumatori, che ripropone quanto stabilito a gennaio scorso, al momento della prima proroga semestrale.
In un contesto in cui la congiuntura economica segnala il permanere di una ripresa ancora debole, la nuova proroga si è resa necessaria per supportare le famiglie che dovessero trovarsi in situazione di momentanea difficoltà. Nel frattempo, secondo gli ultimi dati disponibili, al 31 maggio 2011 sono stati sospesi 46.308 mutui per un controvalore di circa 5,5 miliardi di euro, garantendo alle famiglie interessate una liquidità complessiva di 339 milioni di euro.
Mutuionline analizza le migliori offerte di mutuo a luglio 2011, da cui emerge che, rispetto al mese di giugno, i tassi fissi registrano un lieve ribasso che consente alle offerte di durata tra i 10 e i 30 anni di rimanere ben al di sotto del 5%. Lieve innalzamento dei tassi Euribor a giugno, che ha portato il valore dei tassi variabili tra il 2,39% e il 2,59% a seconda della durata. Effetto Euribor al rialzo anche per i tassi variabili con cap. Le durate a 10 e 15 anni vantano comunque un tasso al di sotto del 3%.
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