Toscana: 600 giovani per il primo town meeting europeo sull’energia

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In 220 alla Fortezza, poi una delegazione porterà i risultati alla Commissione Ue. Arriveranno sabato alla Fortezza da Basso di Firenze da tutte le province della Toscana. Sono i 220 giovani tra i 15 e i 35 anni che hanno scelto di dire la loro sulle scelte energetiche per il futuro del continente e del pianeta, ma anche di esprimere un parere sulle fonti rinnovabili, sul petrolio, il gas e il nucleare. Con loro saranno collegati altri 120 ragazzi da Prato, Follonica, Livorno e Abbadia San Salvatore. Altri 100 saranno in dialogo telematico da Barcellona in Spagna ed altri 170 dalla regione francese di Poitou-Charantes. Quello che sabato andrà in scena sarà il terzo electronic town meeting organizzato dalla Regione Toscana, ma il primo pan-europeo: una sessione comune sui problemi dell’energia alla mattina, ta voli separati invece al pomeriggio quando la Toscana discuterà di energia eolica, il Poitou-Charentes di mobilità e la Catalogna di rifiuti. «Abbiamo deciso di organizzare questo confronto tra giovani europei – spiegano gli assessori all’energia e alla partecipazione Anna Rita Bramerini e Agostino Fragai – perché nessun Paese da solo è in grado di affrontare sfide come quella della lotta ai cambiamenti climatici e per una produzione di energia più rispettosa dell’ambiente. Abbiamo cercato il dibattito con Spagna e Francia perché crediamo nella partecipazione, in questo caso in tema di politiche ambientali. La Toscana ha scelto di essere pienamente in linea con gli obiettivi europei impegnandosi a ridurre del 20% consumi ed emissioni di gas serra in atmosfera e aumentando della stessa percentuale la produzione di energia da fonti rinnovabili. Quindi riteniamo naturale dialogare con l’Europa e con essa trovare una sintesi. La giornata del 15 novembre servirà anche per informare di più e meglio su temi fondamentali per il nostro futuro ma sui quali proprio i giovani lamentano scarsa informazione».

Saranno loro a far conoscere ai politici le opinioni degli under 35 europei e magari anche a fornire qualche utile indicazione e raccomandazione. Tre giorni dopo, martedì 18 novembre, una delegazione di sei ragazzi estratti a sorte (due dalla Catalogna, due dal Poitou-Charentes e due dalla Toscana) accompagneranno infatti l’assessore Fragai a Strasburgo e insieme consegneranno i risultati del Town meeting all’onorevole Guido Sacconi, presidente della Commissione speciale del Parlamento Europeo sui cambiamenti climatici. Sarà poi l’europarlamentare toscano a presentarli formalmente in Commissione.
Come funziona l’electronic town meeting Il meccanismo è semplice: la discussione viene affrontata nei singoli tavoli, dov e siedono tra le otto e le dieci persone, aiutate da una guida. Visto da lontano sembra di assistere a tante partite a poker, con un computer anziché un mazzo di carte al centro di ogni tavolo. I risultati della discussione vengono infatti immessi su un pc che invia tutti i dati ad un server centrale. Una squadra propone la sintesi, evidenzia sul grande schermo i temi comuni e quelli minoritari e propone una votazione, a cui ciascuno viene chiamato con un telecomando. Il voto rimane anonimo e al termine della giornata a tutti viene consegnato, in tempo reale, un report sulle decisioni prese. L’evento potrà essere seguito in diretta streaming, sul sito della Regione Toscana. Non è la prima volta che la Regione Toscana organizza un town meeting ‘elettronico’, declinazione moderna de lle assemblee di cittadini utilizzate quattrocento anni fa dai governanti del New England, negli Stati Uniti, per chiedere all’intera comunità suggerimenti e valutazioni sui provvedimenti adottati nelle politiche pubbliche. Il primo town meeting toscano è stato organizzato due anni fa a Marina di Carrara, sempre all’interno del Dire&fare per scrivere, assieme agli abitanti della regione, la futura legge sulla partecipazione. L’anno scorso è stata l’occasione per discutere, con i toscani, di ticket sanitari. La prima volta dell’electronic town meeting in Italia è stata invece a Torino nel 2005, nei mesi che hanno preceduto le Olimpiadi invernali: duemila giovani tra italiani e stranieri si sono incontrati per confrontarsi sui grandi temi del mondo, dalla lotta alla povertà e la fame, all’informazione globale, dallo sviluppo al dialogo tra le culture.

www.regione.toscana.it

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