Milano: Via libera del Consiglio comunale al recupero di 147 aree per nuove case, servizi e verde

di Redazione Commenta

Carlo Maria Giorgio Masseroli – Sviluppo del Territorio

Nella seduta di giovedi’ 13 settembre il Consiglio comunale ha approvato le delibere per il recupero di 66 aree del territorio urbano (le ultime di un pacchetto complessivo di 147 zone), che erano bloccate dal 1975, definite tecnicamente “Zone omogenee B2”.

La decisione, che segna un passaggio importante per il futuro urbanistico di Milano, prevede un piano di intervento su aree degradate paragonabile a quello attuato nel dopoguerra. La riqualificazione interesserà infatti una superficie complessiva di 10 milioni di metri quadrati, pari al 5% del territorio comunale, il 17% dei quali ubicato all’interno del centro storico.

Il piano di recupero delle 147 aree prevede nel complesso la realizzazione di volumetrie per 4.500.000 metri cubi, di cui 2.300.000 su aree libere immediatamente edificabili. Ciò consentirà di costruire residenze per 23.000 nuovi inquilini.

Il giro d’affari stimato per la prima fase dei lavori è di 3 miliardi di euro, con un incasso per l’Amministrazione di 60 milioni di euro per oneri di urbanizzazione.

“Con la decisione adottata dal Consiglio – commenta l’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli – inizia la rivoluzione urbanistica della città. Purtroppo, per i limiti imposti dal vecchio Piano regolatore generale e l’eccessiva gabbia legislativa in materia urbanistica, le cosiddette zone omogenee B2 hanno rappresentato fino ad oggi per Milano una importante risorsa che, tuttavia, non poteva essere adeguatamente valorizzata”.

“Questo importante passo in avanti dell’Amministrazione – aggiunge Masseroli – ci permette di ridisegnare la città secondo una logica che pone al centro le esigenze dei cittadini.”
“A causa dell’eccessiva gabbia legislativa – spiega l’assessore – in queste zone non si poteva né costruire, né demolire. Con la decisione finale del Consiglio questi limiti sono stati superati”.
“L’obiettivo – ha concluso Masseroli – è riqualificare la città in ambiti che per trent’anni sono rimasti degradati”.

In allegato una scheda sulle zone B2 approvate dal Consiglio comunale

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