Terrazza abusiva in Costiera Amalfitana – Legambiente: ” In Campania sempre più difficile abbattere. In dieci anni su circa 30mila ordinanze di demolizione solo il 2 % sono state eseguite”

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“Il tempo è scaduto. Finito. La lotta all’abusivismo edilizio in Campania deve diventare l’attività prioritaria dell’agenda politica di qualsiasi amministratore sia locale che centrale. Si deve avere il coraggio di dirlo, in Campania non è mai finito l’effetto condono. Anzi , nell’ultimo anno si registra un aumento di betoniere e calcestruzzo mai verificatosi precedentemente. Del resto siamo ad Abusivopoli. Campania. La regione più abusiva d’Italia. Dove in dieci anni sono state realizzare ben 60mila case abusive. Circa nove milioni di metri quadrati di superficie cementificata.” Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania lancia il suo atto d’accusa nei giorni della tragedia verificatasi in Costiera Amalfitana e presenta i dati inequivocabili sulla “carenza” della lotta all’abusivismo edilizio in Campania ed in Costiera Amalfitana.

Secondo un indagine di Legambiente presso gli uffici tecnici dei comuni della provincia di Napoli e Salerno, nel periodo riguardante i primi due condoni edilizi, sono ben 32.176 le ordinanze di demolizioni emesse dai comuni ma solo 669 quelle eseguite. Questo significa che in queste province solo il 2% delle ordinanze emesse dagli enti locali contro le costruzioni abusive hanno avuto una concreta attuazione. Si tratta di un dato disarmante, frutto sia di una diffusa “disattenzione” verso questo fenomeno da parte degli enti locali, sia dell’oggettiva difficoltà, che rasenta spesso l’impossibilità di fatto, a reperire in questi territori imprese edili disponibili a demolire costruzioni fuorilegge. Tale inerzia determina un ulteriore effetto: la consapevolezza di poter agire tranquillamente al di fuori della legalità, in quanto di fatto il patrimonio immobiliare abusivo non verrà sottratto all’autore dell’illecito. Di queste oltre 32mila ordinanze di demolizione ben 11.200 riguardano nuove costruzioni abusive. Una vera e propria ondata di cemento illegale – denuncia Legambiente – che ha totalmente sconvolto interi territori ed aree di alto valore naturalistico ed ambientale. Per quanto riguarda la costiera amalfitana sono risultate ben 5.046 richieste di sanatorie riguardanti i due condono edilizi, di cui 3.266 riguardano il condono di Craxi- Nicolazzi del 1985 e 1.780 quello recente del 1994 targato Berlusconi. Il primato spetta a Furore dove ci sono una domanda di condono ogni tre abitanti alla pari con Positano

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