La filosofia del “gruppo d’acquisto” fa volare il fotovoltaico sardo

di Redazione Commenta

Proprio mentre è in corso il 22° European photovoltaic solar energy conference & exhibition, il più grande congresso al mondo sul fotovoltaico che si tiene quest’anno a Milano, arriva una notizia dalla Sardegna, anzi da un piccolo centro della Sardegna, che merita di essere portata all’attenzione generale. Si tratta dell’iniziativa fortemente voluta dal sindaco del Comune di Loceri, Carlo Balloi, proprio sul fotovoltaico.

A seguito della pubblicazione da parte del ministero del cosiddetto “Conto Energia”, il Comune di Loceri (nella foto)a marzo ha indetto una manifestazione di interesse, invitando i cittadini della nuova provincia Ogliastra a sottoscrivere apposite richieste (predisposte dall’ufficio tecnico del Comune) per la realizzazione di impianti fotovoltaici. L’iniziativa – racconta il Comune in una nota – ha avuto un riscontro insperato e nel giro di poche settimane, sono pervenute più di 150 richieste da parte di privati ed aziende interessati ai vantaggi derivanti dall’acquisto di impianti fotovoltaici. Ad aprile è stato poi indetto un bando nazionale a valenza pubblica a cui hanno partecipato diverse imprese del settore. L’idea è stata quella di individuare un unico appaltatore che, oltre ad un prezzo contenuto, fosse in grado di offrire un servizio chiavi in mano che comprendesse: progettazione; Fornitura materiali primari; installazione; redazione della documentazione per l’accesso alle tariffe incentivanti; collaudo finale e Certificazione degli impianti; finanziamento impianto attraverso Istituti di credito convenzionati.

Il concetto è stato quindi quello del “gruppo di acquisto”, il bando è infatti stato utile per ottenere un’offerta a prezzi estremamente favorevoli sia per i cittadini che per le pubbliche amministrazioni interessate. A maggio la Stena Italia di Olbia (Gruppo Enerpoint), si è aggiudicata la gara per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare nel territorio presso privati cittadini ed aziende e a soli due mesi dall’assegnazione della gara, le iniziali 150 richieste, sono più che quadruplicate.

Ad oggi infatti hanno sottoscritto la convenzione i Comuni di: Arzana, Osini, Perdasdefogu, Sarule ed altri stanno aderendo ufficialmente, attraverso delibere di Giunta, all’iniziativa. Moltissimi sono invece i cittadini che ancor prima dei propri amministratori hanno dato seguito al progetto firmando i relativi moduli forniti dal Comune di Loceri: 700 le attuali domande (per un totale di presunta potenza installabile che si aggira intorno ai 2,5 – 3,0 MWp), domande che provengono da tutta la Sardegna (Cagliari compresa).

Entro settembre l’appaltatore partirà con i primi 30 interventi (totale di circa 180 kWp).Tra fine novembre ed i primi di dicembre le domande di partecipazione – spiegano nella nota – potrebbero superare le 1.000 unità a livello regionale, alla luce del recentissimo interesse da parte di Comuni come Borore, Palau, Tertenia, Gavoi ecc… Il vantaggio di aderire direttamente alla “manifestazione di interesse” indetta dal Comune di Loceri, consente alle pubbliche amministrazioni di poter usufruire di un sistema collaudato alle migliori condizioni del mercato. Saranno inoltre formati dalla società che si è aggiudicata l’appalto, diversi giovani che seguiranno l’assistenza tecnica degli impianti attraverso la stipula di contratti di manutenzione programmata, con un’importante ricaduta dal punto di vista occupazionale su tutti i territori che saranno interessati dagli interventi di realizzazione di sistemi solari.

Il programma di Loceri si chiama “Sardegna al Sole” e l’amministrazione crede che unito al nuovo “Conto Energia” potrebbe rappresentare una svolta per il territorio sardo. Non grandi impianti – dicono – ma tanti piccoli sistemi solari sui tetti delle case, a servizio delle abitazioni e delle imprese sarde, per risparmiare energia e diminuire sia la dipendenza dalle fonti fossili sia le emissioni di CO2.

Se tutto andrà come l’amministrazione di Loceri spera, l’iniziativa è da annoverarsi tra i migliori esempi di buone pratiche ambientali. C’è bisogno anche di queste iniziative per far sì che il passaggio tra produzione di energia da fonti fossili a quelle rinnovabili venga accelerato. Crediamo inoltre che sia – a tal proposito – da approfondire e valutare fino in fondo la proposta fatta dal presidente dell’Assimpredil-Ance Claudio De Albertis, riguardo al “conto energia”. Secondo De Albertis infatti, «il conto energia potrebbe essere rivisto, almeno per le nuove costruzioni, in modo tale che la tariffa agevolata spetti a chi installa l’impianto, mentre il risparmio spetti all’occupante».

Fonte: Greenreport

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