Quali sono le azioni messe in campo dal suo assessorato per contrastare l’emergenza abitativa nel Lazio?

“Nel Lazio sono 79 i comuni focalizzati per l’emergenza abitativa. La Regione, come richiesto dal governo, ha presentato il piano straordinario per il Lazio (comprensivo di quello per Roma) che prevede un fabbisogno complessivo di 4 miliardi e 500 milioni di euro così ripartiti: primo anno 1 miliardo, secondo anno 1 miliardo e mezzo, terzo anno 2 miliardi. Per indicare tali necessità si è tenuto conto dell’odierno costo medio di un intervento Iacp-Ater, per un alloggio di circa 55/65 mq utili, pari a 90 mq di superficie complessiva. Con tali risorse, si punta all’obiettivo di 45.808 alloggi in più in tutta la regione, da conseguire con varie forme d’intervento: con la costruzione di nuovi alloggi su aree site nei ‘Peep’ nonché in altre aree reperite all’uopo; con il recupero di edifici esistenti, anche con cambiamento di destinazione d’uso; con l’attivazione di progetti speciali per centri di assistenza alloggiativi; con l’acquisto di alloggi sul mercato con riferimento a quelli ancora disponibili degli enti privati, pubblici, previdenziali.”

“Inoltre, con l’articolo 54 della legge Finanziaria regionale numero 27 del 28 dicembre 2006, si è stabilito il finanziamento dell’edilizia sovvenzionata delle Ater, per completamenti e nuove costruzioni, con uno stanziamento complessivo di 100 milioni di euro e on 243 milioni di euro, è partito il bando di contributo per cooperative e imprese, ergo per nuove costruzioni: solo per la capitale, circa 146 milioni di euro. Insomma, credo di poter dire che abbiamo messo a frutto quanto possibile. In Consiglio regionale, su proposta del mio Assessorato, e facendo proprie le istanze provenienti dalle realtà locali, dall’Ater, dalle forze sindacali, dai movimenti, abbiamo approvato una risoluzione sull’emergenza abitativa contenente diversi strumenti normativi e finanziari”.

Sul fronte delle misure urgenti per l’edilizia sociale pubblica, quali gli obiettivi e i mezzi previsti dalla legge regionale numero 11 del 19 luglio 2007?

“Con questa norma si è scelto di regolarizzare le occupazioni senza titolo, al 20 novembre 2006, degli alloggi Erp. Una scelta operata nell’ottica di rimettere in sesto le gravi difficoltà economiche delle Ater. Voglio sottolineare che, sulla casa, pesa un’eredità dal segno negativo e serve un nuovo corso. Con tante altre iniziative qui non espresse, e data la carenza conclamata di risorse, abbiamo lavorato per raggiungere risultati concreti, ricercando la massima convergenza di tutti gli interlocutori. Ora, però, ci aspettiamo che anche gli altri attori facciano la propria parte: primo fra tutti, il governo nazionale. Continuo a ribadire due richieste: l’abolizione dell’Ici per le case popolari e l’avvio del nuovo Piano nazionale per le politiche abitative. Dobbiamo dare seguito a quanto concordato al Tavolo di concertazione, convocato sin dal marzo di quest’anno, che ha concluso i lavori giungendo a un documento finale. Ebbene, è urgente l’attivazione dei contenuti di tale documento, a partire dal nuovo piano casa e dal contributo al sostegno per la locazione”.

Fonte: Regione Lazio

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