Intervento del Presidente dell’ASPPI, Luigi Ferdinando Giannini, alla conferenza del coordinamento della proprietà immobiliare

di Redazione Commenta


Si è svolta presso la sala Corallo dell’Hotel Nazionale, in Piazza Montecitorio a Roma, la conferenza stampa organizzata dal Coordinamento della Proprietà Immobiliare, di cui fanno parte Arpe-Federproprietà, Uppi, Confappi ed Asppi per fare il punto sulla Finanziaria 2008 e sui recenti provvedimenti che riguardano gli sfratti. Alla conferenza ha partecipato anche il presidente nazionale dell’Asppi Luigi Ferdinando Giannini.


“L’impegno sviluppato con serietà al Tavolo di concertazione sulle Politiche Abitative – ha affermato il presidente Giannini – ha prodotto un prezioso elaborato, frutto di un lungo lavoro, durante il quale la proprietà immobiliare ha mantenuto una posizione ineccepibile, per addivenire ad un documento ampiamente condiviso. Ci aspettavamo che questi auspici si traducessero in fatti concreti: la Finanziaria 2008 li ha raccolti solo in parte. Manca un progetto organico per la questione abitativa, gli interventi frammentati non aiutano. Pur tuttavia ci sono primi segnali positivi, come sull’Ici, che non è più un tabù. Eppure risulta un argomento determinante nelle campagne elettorali. Il sistema politico, come sul fronte delle Siiq, sembra risentire di una seduzione ed una pressione dei grandi, quando la piccola proprietà ha sempre dimostrato estrema moderazione e disponibilità. La stessa tassazione separata dei canoni di locazione, pur essendo nel programma del Governo, non è stata ancora attuata: sarebbe importante per alleggerire l’eccessiva pressione fiscale che grava sui proprietari. Le buone intenzioni non sono state ancora messe in pratica, ci auguriamo un’inversione di tendenza”.
“Preoccupa inoltre – conclude Giannini -, la condizione di coloro che si sono indebitati per l’acquisto della casa, che in prospettiva può costituire un nuovo fenomeno di emergenza. Infine, per ciò che attiene alla proroga degli sfratti, rimarchiamo che è stato emanato un disegno di legge in materia, che aggira il divieto alla decretazione d’urgenza ma che, di fatto, viene utilizzato dalle Prefetture per non concedere la forza pubblica. Auspichiamo chiarimenti a breve, e che si metta la parola fine a queste reiterate proroghe”.

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