Sono oltre 181 i milioni di euro che la Giunta regionale mette a disposizione dei Comuni lombardi per incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica per un totale di 164 interventi ritenuti finanziabili, e quindi inseriti all’interno della delibera che propone i nuovi schemi di Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale – AQST che, allo stesso tempo, integra e conclude quelli già firmati a inizio 2006.

Saranno sottoscritti entro gennaio dall’assessore alla Casa e Opere Pubbliche Mario Scotti, in tutte le province. Gli accordi permetteranno di mettere a disposizione 2.738 alloggi: 567 saranno ristrutturati, 2.021 costruiti ex novo e gli altri 150 acquisiti. Dei 2.738 alloggi, 1.814 saranno assegnati a canone sociale (e cioè a coloro che hanno un reddito ISEE fino a 14.000 euro e che, dunque, pagheranno un canone calcolato in base alla nuova legge regionale) e i rimanenti 924 a canone moderato (circa 350 euro al mese per un alloggio di 80 mq.)

“Gli accordi, che hanno un significato particolarmente importante e che confermano la nostra attenzione verso questa materia – ha commentato il presidente della Regione, Roberto Formigoni – saranno sottoscritti in ogni provincia prima dell’avvio ufficiale dei lavori. Sono uno strumento innovativo, con il quale Regione Lombardia ha scelto di contribuire in maniera forte e decisa, ma soprattutto in stretto raccordo con gli enti locali e territoriali, ad affrontare il tema della casa”.

“Il metodo – ha ricordato l’assessore Scotti – è quello che si è già rivelato vincente in più occasioni, vale a dire coinvolgere e responsabilizzare gli Enti locali che sono chiamati (in un lavoro comune) a proporre gli interventi, dopo aver rilevato i bisogni dei cittadini, e a precisarli nel dettaglio nel corso della negoziazione con la Regione. E’ questo l’unico modo per garantire in tempi rapidi un alloggio confortevole a chi non si può permettere di pagare le cifre che il libero mercato immobiliare impone. In quest’ottica, gli accordi rappresentano una concreta applicazione del principio di sussidiarietà e di responsabilizzazione dei soggetti istituzionali”. (Ln)

Fonte: Regione Lombardia

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