Mutui. Adusbef promuove class action contro banche e notai

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Nonostante il decreto 40 del 2 febbraio 2007 (Legge Bersani) sulla portabilità dei mutui, abbia sancito il diritto di un titolare di un mutuo a trasferire il proprio debito ad un’altra banca, qualora avesse la possibilità di accedere a condizioni migliori, senza alcun onere per il cliente, “sistema bancario” e casta dei notai, hanno osteggiato la legge, facendo pagare spese di istruttoria, oneri di perizia e costi notarili pari a circa 2-3.000 euro cadauno. Il dispositivo della legge, in vigore dal 2 febbraio 2007, impone che la nuova banca subentri nella garanzia ipotecaria già iscritta dal creditore originario, mediante atto di surroga annotata a margine dell’ipoteca e permette di evitare, come accadeva in passato, che la sostituzione di un mutuo avvenisse tramite la cancellazione della vecchia ipoteca e l’iscrizione di una nuova. Con la sottoscrizione della surroga la banca subentrante provvede a saldare il vecchio debito residuo, sostituendosi al creditore originario nella relazione con il mutuatario.

Gli istituti di credito, invece di applicare la legge per favorire 3,2 milioni di mutuatari indebitati a tasso variabile surrogando o rinegoziando i mutui senza alcun onere, hanno invece richiesto, al contraente debole ed in stato di bisogno per gli elevati aumenti delle rate, pari ad una media di 170 euro al mese per un mutuo di centomila euro (oltre 2.000 euro l’anno), costi e spese non dovute per migliaia di euro che i consumatori (circa 150.000) sono stati costretti a pagare, anche per evitare guai peggiori, come l’aumento ulteriori dei tassi e dell’euribor, configurandosi in tali condotte fraudolente anche l’ipotesi di estorsione.

Adusbef pubblicherà sul sito www.adusbef.it, il fac simile di delega ad una class action contro banche e notai, che invece di applicare il decreto Bersani sulla gratuità di surroga e portabilità dei mutui, hanno al contrario richiesto migliaia di euro per adempimenti la cui gratuità è stata più volte ribadita dal parlamento, in ultimo con la legge finanziaria, per il rimborso dell’indebito addebito oltre ad un congruo risarcimento dei danni, che possono essere fissati nel doppio di quanto pagato. La casta degli intoccabili banchieri, che continua a vessare con ordinari soprusi il popolo di consumatori e risparmiatori e che invece di diminuire gli elevatissimi costi di gestione, li rincara, deve cominciare a risarcire milioni di vittime del sistema bancario.

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