L’assessore Croci: “Il Comune è impegnato nel promuovere sistemi di riscaldamento puliti attraverso il potenziamento del teleriscaldamento e incentivi per la sostituzione degli impianti a gasolio con sistemi puliti”. Da oggi si spengono i riscaldamenti di case e uffici. Si tratta di 185mila impianti in totale, di cui 150mila autonomi e 35mila centralizzati. Come prevede la legge, in caso di permanenza di condizioni climatiche non favorevoli, sarà comunque possibile tenere accesi gli impianti per sette ore al giorno, frazionando l’orario in due o più sezioni tra le ore 5 del mattino e le ore 23. Le disposizioni che regolano lo spegnimento delle caldaie non si applicano ad ospedali, case di cura, scuole materne e asili nido, alberghi, pensioni e stabili adibiti a piscine e saune. I riscaldamenti sono tra i principali responsabili dell’inquinamento atmosferico in città. Infatti la percentuale di Pm10 prodotta dalle caldaie è pari al 21% del totale annuo che diventa il 44% nei mesi invernali.

“Lo spegnimento degli impianti di riscaldamento elimina un’importante fonte di emissioni e di inquinamento dell’aria – ha detto l’assessore alla Mobilità, trasporti e ambiente, Edoardo Croci. In particolare il Comune è impegnato nel promuovere sistemi di riscaldamento puliti attraverso il potenziamento del piano di teleriscaldamento e mediante incentivi per la sostituzione delle caldaie a gasolio con sistemi puliti”. Oggi la principale responsabilità delle emissioni di Pm10 è comunque da attribuirsi al gasolio: il 34% degli autoveicoli è alimentato a gasolio ed è responsabile dell’84% delle emissioni di polveri sottili, mentre il 31% della potenza termica istallata negli stabili è a gasolio e produce l’84% delle emissioni da impianti termici civili. I primi mesi dell’anno, che sono i più critici per la compresenza dell’accensione degli impianti di riscaldamento, si sono comunque caratterizzati come i migliori per la qualità dell’aria in città da quando vi sono rilevazioni sistematiche, con un valore medio trimestrale delle concentrazioni di Pm10 pari a 58 g/m3 contro gli 85 g/m3 del 2006 e i 70 g/m3 del 2007.

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