La provincia di Reggio Emilia a favore di 2 milioni di emiliani. Accordo in quattro Modena, Parma, Piacenza e Reggio per migliorare la politica abitativa

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Razionalizzare i servizi e le attività fra le Acer, ottimizzare e valorizzare l’organizzazione e le professionalità, mettere in pratica economie di scala che permettano di migliorare i livelli di efficienza, efficacia e qualità dei servizi, promuovere le politiche per la casa secondo criteri di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Questi gli obiettivi del Protocollo d’intesa firmato il 23 aprile, nella Sala del Consiglio provinciale alla presenza di Enrico Cocchi – direttore generale dell’Assessorato regionale alla Programmazione e sviluppo territoriale – dai rappresentanti delle Province di Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, e dai presidenti delle Acer di Modena, Vito Tedeschini, di Parma, Romano Vitali, di Piacenza, Flavio Antelmi, e di Reggio Emilia, Marco Corradi. Un patto a quattro a favore di nuove e più efficaci politiche per la casa in grado di venire incontro alle esigenze di quasi 2 milioni di emiliani. “Si tratta di una iniziativa importante in particolare perché coinvolge quasi la metà della popolazione regionale, l’intera Emilia Ovest, ovvero uno dei distretti socio-economici più competitivi in Europa con indicatori-record per occupazione, numero di imprese, valore aggiunto, brevetti – ha spiegato Marcello Stecco, assessore provinciale alla Solidarietà di Reggio Emilia – Il Protocollo punta non solo a sostenere la qualità della vita dei cittadini e la coesione-sicurezza sociale, ma anche la competitività di questa area vasta in tempi di forte globalizzazione”.

“La casa ha rappresentato un tema centrale della recente campagna elettorale e ci aspettiamo dal governo azioni conseguenti: il taglio dell’Ici, però, riguarda la politica delle tasse, non quella della casa – ha detto Maurizio Maletti, vice presidente della Provincia di Modena – Il governo uscente aveva iniziato a proporre politiche vere sugli sfratti e, in particolare, sugli affitti, un tema centrale anche per il nostro territorio. Con l’accordo diamo vita a una collaborazione per rendere più efficaci questi primi passi, ma certo non bastiamo da soli”. “L’iniziativa di oggi, grazie all’utilizzo di positive economie di scala, ci permette di ottimizzare le risorse, dare ai dipendenti obiettivi di consapevolezza amministrativa e di offrire ai cittadini un’immagine forte di servizio pubblico efficiente”, ha sottolineato Ettore Manno, assessore al Bilancio e alle Politiche abitative della Provincia di Parma. “Grazie alle buone politiche territoriali attuate in questi anni non siamo in emergenza-abitativa, tuttavia sempre più giovani, anziani e lavoratori precari esprimono una esigenza di abitazioni a costi accessibili rispetto alla quale intendiamo rafforzare la capacità di intervento pubblico – ha dichiarato Paola Gazzolo, assessore alle Politiche sociali e giovanili della Provincia di Piacenza – Questa intesa ci consente di puntare a obiettivi chiari, concreti e misurabili che, in tempi certi, sapranno fare dell’agire in rete una buona prassi al servizio del territorio”.
“Le nuove politiche abitative sono sempre di più politiche di welfare che riguardano le persone e sono estremamente trasversali, serve però una profonda innovazione in termini di risposte e l’intesa di oggi è tesa a garantire, oltre alla tradizionale attività, proprio un maggiore impegno per quanto riguarda alloggi ad affitto calmierato, riqualificazioni urbane, mediazione sociale e qualità dell’abitare”, ha concluso Marco Corradi, presidente di Acer Reggio Emilia.
Alla base dell’accordo siglato oggi, la Legge regionale dell’8 agosto 2001, che ha disciplinato l’intervento pubblico nel settore delle politiche abitative, attribuendo alle Amministrazioni provinciali la possibilità di istituire un tavolo di concertazione con i Comuni dei propri territori e con le parti sociali, al fine di promuovere l’integrazione e il coordinamento delle politiche abitative a livello locale.
L’applicazione della legge regionale ha avviato inoltre processi di innovazione istituzionale e organizzativa tali da potenziare la capacità delle Amministrazioni pubbliche di fornire risposte e soluzioni concrete alle situazioni di disagio abitativo.
Acer, Aziende Casa Emilia Romagna, alle quali è affidata la gestione del patrimonio residenziale delle 4 province costituito da 20.075 alloggi di edilizia residenziale pubblica, ha contribuito in modo significativo ad accrescere e migliorare le politiche abitative degli enti pubblici concorrendo alla definizione di più complessive politiche locali nel settore della casa.
L’attuazione del Protocollo d’intesa fra le quattro province e le rispettive Acer permetterà la realizzazione di una rete di funzioni dislocate territorialmente in grado di avvantaggiare ogni singola Azienda coinvolta e applicare economie di scala che renderanno più semplice il raggiungimento degli obiettivi comuni.
Il Comitato di coordinamento, costituito da un rappresentante di ciascuna Provincia e di ciascuna Acer, presenterà entro i prossimi tre mesi un dettagliato programma di lavoro volto al miglioramento delle politiche abitative e all’attuazione di iniziative comuni sul tema della casa. Alle Province di Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia il compito di verificare l’andamento dell’intesa e coinvolgere e informare i tavoli provinciali per la casa, le organizzazioni economiche e sindacali e garantire i rapporti con la Regione Emilia Romagna.

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