Piemonte: tavolo trasparenza nucleare

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“Abbiamo ottenuto i pareri favorevoli dalla Commissione nazionale per la valutazione d’impatto ambientale per i progetti di Saluggia e di Trino. Ora però il ministro deve essere sollecito nella firma dei decreti”: l’assessore regionale all’Ambiente, Nicola de Ruggiero, terminata il 17 luglio la riunione del tavolo di trasparenza per la dismissione del parco nucleare piemontese, ha chiesto al Governo, assente anche se puntualmente invitato, di sostenere in modo preferenziale le procedure di decomissioning e messa in sicurezza dei siti che hanno registrato una sensibile accelerazione negli ultimi mesi. “Oggi possiamo dire che stiamo andando avanti in modo spedito – ha aggiunto de Ruggiero – grazie anche al lavoro prezioso, al costante impegno e allo scambio di informazioni che abbiamo attuato all’interno delle nostre riunioni. Registriamo positivamente l’accelerazione dei programmi di Sogin. Inoltre, l’avvio del decomissioning di Bosco Marengo è previsto per i prossimi giorni e si concluderà entro il 2009, per Trino si prevede il termine dello smantellamento e del condizionamento dei rifiuti entro il 2013, tra il marzo 2010 e dicembre 2011 tutto il combustibile presente in Piemonte verrà trasferito in Francia per il suo riprocessamento.

Il rispetto degli impegni da parte di Sogin ha permesso il superamento dell’emergenza della piscina Eurex, così come si deve riconoscere l’attività di comunicazione all’insegna della massima trasparenza che nelle riunioni del tavolo ha visto un’intensa collaborazione di tutti i soggetti”. Per il decommissioning Sogin prevede nel prossimo di impiegare 49.7 milioni di euro per Saluggia, 26 per Trino e 8,4 per Bosco Marengo.
Situazione che fa dire all’assessore che “i problemi di scorie che abbiamo in Piemonte ci dimostrano che per noi nucleare significa prioritariamente ed esclusivamente la messa in sicurezza dell’eredità che ci è toccata da una ventina d’anni. Per noi nucleare è solo una parola del passato, e mettiamo ancora in chiara evidenza che il Governo, nonostante il ministro Scajola abbia annunciato novità entro giugno, nulla ci è stato fatto sapere sul sito unico nazionale di stoccaggio, mentre rilancia l’utilizzo di una produzione di energia obsoleta, pericolosa e costosa”. Infine, de Ruggiero ha rilevato che “nonostante l’impegno profuso, con risvolti senza dubbio positivi, Sogin non ha ancora destinato alcuna risorsa economica per l’attività preziosa di Arpa Piemonte nel monitorare la situazione delle falde. E’ un intervento che oggi è ad esclusivo carico della Regione, nonostante sia una emergenza nazionale perché sul nostro territorio è presente l’80% delle scorie nucleari del Paese”.

www.regione.piemonte.it

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