Il 2008 anno record per i fondi immobiliari

di Redazione Commenta

Con 27,5 miliardi di euro di patrimonio suoerano assicurazioni e banche rendimento annuo del 7,2 per cento: migliorare il risultato europeo nel 2007 aumentano gli investimenti nelle operazioni di sviluppo di tutti i numeri. I fondi immobiliari italiani hanno superato indenni sia la crisi dei mutui subprime che l’esodo del risparmio dai fondi comuni. Il 2007 si è chiuso con un altro record per i fondi immobiliari e il 2008 conferma l’ottimo momento di questo strumento. Il numero dei fondi operativi è passato dai 7 del 2001 ai 186 di fine 2007, con una previsione di circa 220 a fine anno. Il patrimonio netto ( nav) è previsto arrivare a 27,5 miliardi di euro, diventando così il più consistente “portafoglio” privato italiano, superando assicurazioni e fondi previdenziali. Per il secondo anno consecutivo i fondi retail quotati hanno avuto la migliore performance (considerando come indice il Roe) a livello europeo. Il patrimonio è impegnato per i due terzi in uffici e commerciale, mentre ha un peso crescente lo sviluppo, che è al 15 per cento ed è in costante crescita. Si tratta di alcuni dati contenuti nel Rapporto 2008 “I fondi immobiliari in Italia e all’estero”, realizzato da www.scenari-immobiliari.it e illustrato a Milano dal suo presidente Mario Breglia nel corso di un convegno.

A livello mondiale il risparmio gestito nell’immobiliare attraverso fondi e reits ha toccato (fine 2007) i 1.350 miliardi di euro, con un incremento del 15 per cento sull’anno precedente.
La quota europea è circa la metà di quella mondiale con un patrimonio complessivo di
circa 620 miliardi di euro e circa mille tra fondi e Reits. Il Rapporto di Scenari Immobiliari, giunto all’ottava edizione, di 343 pagine, illustra nella prima parte gli andamenti e le performance nei principali Paesi del mondo. La seconda parte contiene le schede dei più importanti cinquanta fondi immobiliari, compresi tutti quelli destinati ai risparmiatori.

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