Confconsumatori: rinegoziazione mutui, prima di accettare valutare le proprie condizioni

di Redazione Commenta

Per banche ed intermediari finanziari che hanno aderito alla convenzione stipulata tra ABI e Governo, è scaduto venerdì 29 agosto il termine per inviare ai propri clienti l’offerta informativa sulla rinegoziazione dei mutui a tasso variabile, da cui decorrono tre mesi per accettare. La lettera inviata ai mutuatari deve indicare, oltre alle modalità e condizioni di accettazione della proposta di rinegoziazione cosiddetta “imposta”, anche altre soluzioni, che i cittadini interessati devono valutare attentamente. Con la rinegoziazione “imposta” il mutuo viene trasformato da tasso variabile in mutuo a rate fisse calcolate sulla media dei tassi applicati nel 2006 e viene contemporaneamente aperto un conto accessorio di finanziamento a tasso variabile in cui confluisce il differenziale, da estinguere dopo la scadenza del mutuo. Tra le alternative vi sono la rinegoziazione “Bersani”, senza spese per il cliente, la portabilità gratuita del mutuo, l’estinzione del mutuo e contestuale apertura di un altro presso altra banca, con le sole spese per il nuovo contratto.

Confconsumatori consiglia pertanto di valutare accuratamente le conseguenze della rinegoziazione del mutuo a tasso variabile. Se è vero che nell’immediato i mutuatari pagheranno di meno, va considerato sia l’allungamento della durata del mutuo, sia la variabilità del tasso del conto accessorio, col possibile rischio di trovarsi a pagare più di quanto previsto. La scelta per la rinegoziazione “imposta” sembra più adatta per chi si trova in effettiva e contingente difficoltà nel pagare le rate del mutuo o per chi è moroso e non può ottenere condizioni più vantaggiose né dalla propria né da altra banca.

www.confconsumatori.it

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