Tra i tanti servizi offerti, servirà per la ricerca di un posto letto. Verga: “In questi ultimi anni, grazie all’impegno del Comune di Milano, sono stati attivati interventi per la realizzazione, entro tre anni, di circa 5mila posti letto” Il diritto allo studio con le borse, gli alloggi e altri tipologie di agevolazioni non deve essere garantito soltanto per i più bravi e “privi di mezzi”. Milano è la prima città italiana per offerta didattica universitaria e la seconda per numero di iscritti. Per questo l’Amministrazione comunale continua a investire per risolvere il problema del disagio abitativo degli studenti portando a termine gli attuali progetti di sviluppo dell’edilizia universitaria. Il Comune, infatti ha avuto da poco l’ok dal Ministero dell’Università e della Ricerca per i finanziamenti da destinare alla realizzazione, in via sperimentale, di un’apposita Agenzia per i Servizi agli Studenti Universitari che sorgerà negli spazi al piano terra dell’immobile comunale di piazzale Dateo. Il progetto dell’Agenzia per l’Accoglienza nasce dalla collaborazione con le undici Università milanesi, servirà a mettere in contatto proprietari di immobili e studenti e svolgendo azioni di accompagnamento e orientamento alla ricerca di un posto letto. La sede dell’Agenzia sarà dotata di sale riunioni e per esposizioni. A disposizione degli studenti ci sarà anche un portale web integrato che consentirà di consultare velocemente le offerte di alloggio a Milano.

“In questi ultimi anni, grazie all’iniziativa e all’impegno del Comune di Milano, per soddisfare il bisogno abitativo degli studenti fuori sede sono stati attivati interventi per la realizzazione, entro tre anni di circa 5mila posti letto complessivi ” ha dichiarato l’assessore alla Casa Gianni Verga. “Siamo partiti teorizzando un punto- ha spiegato Verga – cioè che l’edilizia universitaria si realizza su aree destinate ai servizi. Il costo quindi deve essere uguale a zero: da qui la decisione di mettere a disposizione aree ed edifici comunali”. Il Comune di Milano, inoltre, per integrare i propri interventi nell’ambito delle politiche abitative rivolte ai giovani, insieme alla Fondazione Housing Sociale, ha presentato al Ministero per le Politiche Giovanili e Attività Sportive un progetto per l’attuazione del Foyer. Si tratta di un tipo di struttura presente in Francia e Gran Bretagna che si rivolge ai lavoratori, giovani in ricerca attiva di occupazione, studenti-lavoratori tra i 18 e i 30 anni e mira a rendere più semplice il passaggio a una soluzione abitativa indipendente dalla famiglia di origine, fornendo un’opportunità più facilmente sostenibile dal punto di vista economico e organizzativo, ma in alcuni casi anche emotivo. Il modello del Foyer lavora sull’accoglienza dei giovani, garantendo un percorso accompagnamento volto a favorire il passaggio verso una soluzione abitativa sul mercato; inoltre il Foyer svolge il ruolo di punto di accesso ad informazioni relative a formazione e lavoro. “Al Governo non chiediamo finanziamenti – ha concluso l’assessore alla Casa – questo deve essere chiaro, chiediamo solo di eliminare i balzelli relativi a queste operazioni: dall’Ici, all’Iva, sino alla tassa di registro. Se ci riusciremo, davvero potremo parlare di rivoluzione. Anche i costruttori, però, devono fare la loro parte cercando di tagliare ulteriormente i costi”.

www.comune.milano.it

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