Enel: un ruolo di punta nel rilancio del nucleare

di Redazione Commenta

A Flamanville, in Francia, sono presenti circa 50 ingegneri specializzati di Enel e 50 specialisti italiani, che stanno attivamente partecipando alla costruzione del reattore di terza generazione, l’Epr. Secondo l’AD Fulvio Conti, l’azienda possiede le competenze necessarie per rispettare il piano del governo sull’atomo. Enel è in grado di rispettare la sfida del governo sul nucleare e la posa della prima pietra entro la fine della legislatura è un risultato possibile. Intervistato nella cittadina normanna di Flamanville dal quotidiano Il Messaggero, l’AD di Enel, Fulvio Conti, ha pertanto ribadito l’intenzione dell’azienda da lui guidata di giocare un ruolo di punta nel rilancio del nucleare. Enel possiede le competenze necessarie per la gestione del piano, e può partecipare alla fase di disegno e di progetto, oltre a gestire gli impianti. In totale sono 150 gli ingegneri nucleari della divisione nucleare dell’azienda che operano in cinque paesi – oltre a Francia, Spagna, Slovacchia, Russia e Romania – dove hanno acquisito il dominio completo sulle tecnologie del reattore. Infatti, Enel sta lavorando con la tecnologia Vvr in Slovacchia, con la tecnologia Epr in Francia, con la tecnologia Westinghouse in Spagna con Endesa e presto forse in Romania con la tecnologia canadese Candu.

A Flamanville si trovano circa 50 di ingegneri specializzati dell’Enel e 50 specialisti italiani – saranno 65 nel 2009 – che stanno attivamente partecipando alla costruzione del reattore francese di terza generazione, l’Epr. Oltre all’European Pressurized Reactor (Epr), c’è anche la tecnologia americana di Westinghouse. Sull’importante questione delle tecnologie Conti ha commentato che “l’Epr è tra le più avanzate, ma la scelta sui reattori dipenderà anche dai siti, dalla disponibilità degli ingeneri. Personalmente sono a favore”.
La terza generazione avanzata soddisfa infatti i criteri di sicurezza, affidabilità, produttività e costo sulla base dei quali sarà compiuta la scelta della tecnologia da usare nelle centrali italiane. Quando in Italia si passerà alla fase operativa, la tecnologia Epr sarà stata già stata ampiamente sperimentata in Francia e Finlandia.

www.enel.it

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