Assoedilizia: contestuale richiesta al Governo stesso di una moratoria per le certificazioni energetiche degli edifici

di Redazione Commenta

Il nostro Paese interviene oggi in sede Europea per richiedere un ripensamento degli obiettivi e dei parametri posti dalla politica comunitaria di risparmio energetico. Il presidente di Assoedilizia e di Federlombarda edilizia Achille Colombo Clerici dichiara: «Siamo d’accordo con chi ritiene che venga anteposta l’economia ai problemi ambientali, soprattutto se si tratti, come è nella gran parte dei provvedimenti conseguenti varati nel campo immobiliare, di misure di valenza marginale per il bene pubblico, ma gravosissime per i costi privati ed individuali che esse comportano. Inoltre siamo convinti che un territorio povero sia meno facilmente difendibile, sul piano ambientale stesso, di un territorio economicamente prospero, come avveniva nei paesi satelliti dell’Unione Sovietica, divenuti allora ricettacolo di rifiuti inquinanti e tossici.

Come proprietari siamo preoccupati che la prima euforia e la solerzia, nell’adempiere alle prescrizioni comunitarie, abbian portato l’Italia a varare un sistema di certificazioni energetiche degli edifici, e di conseguenti adeguamenti, i cui costi privati ed individuali non sono stati adeguatamente valutati nei loro effetti. Se c’è un settore gia’ onerato di tasse, balzelli, vincoli e spese, questo è il settore immobiliare; i costi di certificazione energetica e di adeguamento degli edifici sono e saranno altissimi e costituiscono una vera cappa di piombo sull’intero comparto, in grado di metterlo in ginocchio, in questo momento di crisi dell’economia. Gli obiettivi che l’U.E. si è posti nel campo del risparmio energetico, e la supina conseguente azione normativa dei passati Governi, espongono il settore immobiliare al rischio di un pericoloso sovraccarico di oneri e spese. Chiediamo pertanto al Governo ed alle Regioni che hanno legiferato in materia ,in via concorrente (fra queste la Lombardia ed il Piemonte), di intervenire in proposito presso l’U.E., analogamente a quanto si sta facendo per l’industria; e, per parte loro, di disporre, comunque, una moratoria immediata, riguardante tutti gli interventi prescritti per il settore immobiliare ed in particolare le certificazioni energetiche.»

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