Seminario ad Avenza-Carrara: costruzioni. Obblighi e responsabilita’ per imprese e professionisti nei cantieri

 Mercoledi 10 dicembre 2008 costruzioni e obblighi per imprese e professionisti nei cantieri, organizzato dall CNA Apuana. Il seminario è rivolto a edili, impiantisti, installatori, geometri, architetti e a chiunque opera nei cantieri. Tra i relatori l’assessore provinciale Raffaele Parrini e il Presidente Nazionale Cna Costruzione Rinaldo Incerti. “Il Testo Unico sulla Sicurezza: La necessaria qualificazione delle imprese e dei professionisti, i loro obblighi e le loro responsabilità” è il titolo del seminario organizzato da Cna Massa Carrara rivolto al settore delle costruzioni (edili, impiantisti, installatori ma anche geometri, architetti, responsabili di cantiere etc) che si terrà mercoledì 10 dicembre, dalla 15,30 alle 18,30 presso la sede Provinciale di Cna in Viale G. Galileo, 1/A ad Avenza, Carrara. Il seminario, a cui parteciperà il Presidente Nazionale di Cna Costruzioni, Rinaldo Incerti è mirato ad illustrare alle imprese e agli imprenditori del comparto, l’importanza della documentazione per la valutazione dei rischi, la formazione, le differenti figure responsabili all’interno del cantiere ma anche per fare chiarezza sugli aspetti della responsabilità solidale e sul regime degli appalti e subappalti in base alle regole stabilite dall’articolo 26 del decreto legislativo 81/2008. La partecipazione al seminario è gratuita ma è necessario dare la propria adesione entro il 9 dicembre compilando la scheda che può essere richiesta telefonando allo 0585-85291 oppure collegandosi al sito www.cna-ms.it alla sezione “Convegni”. Ai coordinatori della sicurezza il seminario riconosce crediti formativi di 3 ore dei 40 previsti, relativi all’aggiornamento come dall’All. XIV del D.lgs numero 81 del 09 aprile 2008.

Provincia di Milano: appello al Parlamento per l’urgente modifica del decreto per “alt” al risparmio energetico

 Un appello al Governo per chiedere l’immediata modifica del decreto legge 185/2008 approvato venerdì scorso, che, di fatto, vanifica lo sconto del 55% sulla spesa delle famiglie per interventi di riqualificazione energetica. E’ stato lanciato oggi, durante l’assemblea annuale di Infoenergia, in cui la Provincia di Milano, insieme ai sindaci riuniti, ha preso posizione contro la scelta del Governo Berlusconi che limita fortemente le possibilità di risparmio energetico per le famiglie italiane. “Non si comprende questa decisione – afferma il presidente della Provincia Filippo Penati – dato che il provvedimento introdotto dal governo Prodi a favore degli sgravi fiscali del 55% ha innescato in due anni un notevole risparmio energetico e un contributo importante agli impegni italiani del Protocollo di Kyoto. Ora l’attuale Governo vanifica tutto, senza in realtà promuovere un’entrata importante nelle casse dello Stato”. “Una scelta che di fatto contraddice la volontà di questo Governo di aiutare famiglie e imprese – prosegue l’assessora provinciale all’Ambiente ed Energia Bruna Brembilla – e che butta all’aria quei 77milioni di euro di risparmio fiscale per le famiglie dell’area metropolitana che hanno deciso di investire in fonti rinnovabili ed efficienza energetica”.

Assoedilizia: a rischio la tutela degli interessi pubblici in tema di ambiente

 A rischio la tutela degli interessi pubblici in tema di ambiente,di decoro urbano, di fruibilita’ del suolo pubblico; nonche’ degli interessi legittimi dei residenti controinteressati. Passo indietro sul percorso del federalismo. Efficace la detassazione degli interventi.
Dichiarazione del presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici: “L’art. 23 del D.L. del 28 novembre scorso prevede che gruppi organizzati, in modo non meglio definito,di cittadini possano presentare proposte operative (microprogetti) per interventi di interesse locale o di arredo urbano, sul suolo publico o su beni pubblici. L’ente locale puo’ collaborare. In caso di mancata opposizione da parte di quest’ultimo (quando non si tratti di beni particolarmente protetti ) si forma il silenzio-assenso, decorsi 60 giorni dalla domanda, e le opere sono finanziate in parte dalla collettivita’. La norma, per come è concepita presenta il difetto di rendere più complicata all’ente Comune la tutela dell’interesse pubblico, sul piano, non solo della fruizione del bene pubblico ( non protetto da vincoli puntuali ), ma anche del decoro e dell’ordine dell’ambiente urbano. Il principio del silenzio-assenso, che trova la sua ragione nell’agire del privato su un bene proprio in virtu’ dello jus aedificandi, non puo’ giustificarsi quando si tratti di intervenire sul bene pubblico.

Anche le nuove costruzioni soffrono

 In un clima economico e finanziario alquanto difficile, connotato dal restringimento di accesso al credito, da bassissimi livelli di fiducia nell’intonazione economica da parte di imprese e famiglie, e da difficoltà nel piazzare il prodotto immobiliare esistente, rallentano anche gli investimenti in costruzioni e le nuove realizzazioni immobiliari. L’attività edilizia si è fermata nel corso del 2008 e retrocederà ulteriormente anche nel corso del prossimo anno (-1,1% gli investimenti in costruzione nel corso del 2008 con previsioni del -1,5% per il 2009), con una riduzione più evidente in corrispondenza della nuova edilizia abitativa, mentre quella riguardante la manutenzione del patrimonio esistente e la realizzazione di edifici di moderna concezione per le attività economiche (di cui il nostro paese è sottodotato) mostra maggiore tenuta Il dualismo fra il mercato abitativo, più in crisi sul fronte della nuova produzione, e quello per le attività economiche, è inoltre rappresentato dal numero di nuove unità immobiliari costruite, che dimostra la continuazione di produzione moderna per immobili direzionali e commerciali (+15,3% uffici, +0,6% per negozi, +6,2% magazzini), mentre si è arrestata quella per il residenziale
(-2,5%).

Piemonte: preoccupazione per il freno agli sgravi fiscali per il risparmio energetico

 “Guardiamo con preoccupazione al provvedimento che renderà complesso e limitato il percorso per ottenere le detrazioni del 55% delle spese sostenute per l’installazione di impianti a energia solare. La manovra disincentiverà la domanda e avrà un effetto negativo sulla produzione. Interventi di questo genere riducono fortemente l’impatto delle misure regionali sia dal punto di vista del rilancio dell’economia sia da quello del sostegno all’innovazione tecnologica.” E’ questo il commento degli assessori all’ Energia, Andrea Bairati, e all’Ambiente e Risparmio Energetico, Nicola de Ruggiero, alla notizia che il decreto anticrisi approvato dal Governo renderà più difficile ottenere sgravi fiscali per chi intende risparmiare energia. La manovra contenuta nel pacchetto “anticrisi” diverge dalla politica intrapresa dalla Regione Piemonte che, per raggiungere gli obiettivi energetico ambientali fissati dall’Unione Europea al 2020, ha destinato oltre 250 milioni di euro dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale (2007-2013) agli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e di produzione di energia da fonti rinnovabili. “Il cosiddetto decreto “anticrisi” – ha sottolineato Bairati – non solo renderà più complessa la procedura per poter beneficiare delle detrazioni fiscali Irpef ed Ires del 55% per interventi di riqualificazione energetica ma non garantirà l’accoglimento delle istanze per interventi realizzati dopo il 31 dicembre 2007.

Federconsumatori: abbassare il tasso di sconto della BCE di almeno un punto

 Portera immediato sollievo a famiglie ed imprese. “Bisogna abbassare di almeno un punto percentuale il tasso di sconto della BCE, poiché è necessario arrivare presto, nei primi mesi del 2009, anche sotto il 2%. Si tratta di una operazione importantissima, per dare ossigeno alle imprese e, soprattutto, alle famiglie indebitate dai mutui, oltre a quelle che, a causa della crisi, dovranno chiedere dei finanziamenti” – sostengono Elio Lannutti e Rosario Trefiletti. Vogliamo ricordare che l’abbattimento di 1 punto percentuale significa dare sollievo di almeno 70 -80 Euro per le famiglie che, in questi anni, hanno subito aumenti sostanziosi per le rate dei mutui a tasso variabile. Vogliamo inoltre ricordare che centinaia di migliaia di famiglie, nel biennio 2007 – 2008, spaventate dalla variazione dei tassi, hanno contratto mutui a tasso fisso, con interessi del 6 – 6,50%. Per queste famiglie il Governo si deve impegnare a far sì che il sistema bancario, oltretutto agevolato da consistenti finanziamenti, non dovrà permettersi alcun tipo di intralcio o difficoltà per la rinegoziazione e la portabilità dei mutui, al fine di correggere positivamente le percentuali definite in questo biennio.

Bonus sociale, guida al risparmio sulla bolletta elettrica

 Da gennaio 2009 si potrà usufruire della social card, il cosiddetto “bonus sociale”, lo strumento introdotto dal Governo con l’obiettivo di sostenere le famiglie in condizione di disagio economico, garantendo loro anche un risparmio sulla spesa annua per l’energia elettrica. Tutte le informazioni sul sito dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Sul sito dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas si legge che il bonus sociale è uno sconto applicato alle bollette dell’energia elettrica, per 12 mesi. Al termine di tale periodo, per ottenere un nuovo bonus, il cittadino dovrà rinnovare la richiesta di ammissione. Il sistema sarà pienamente operativo dal gennaio 2009, ma il godimento del “bonus” può essere retroattivo anche per tutto il 2008. In questo caso, però, le richieste dovranno essere presentate entro il 28 febbraio 2009. Le richieste pervenute dopo tale data non consentiranno di beneficiare del bonus retroattivamente per il 2008. Potranno accedere al bonus sociale, secondo quanto stabilito dal governo, tutti i clienti domestici, intestatari di una fornitura elettrica nell’abitazione di residenza con potenza impegnata fino a 3 kW, che abbiano un ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) inferiore o uguale a 7.500 euro.