Energie rinnovabili. Certificati verdi e incentivi: nuove norme

 Cambiamenti nel settore delle agevolazioni per l’ energia pulita. Il conto energia include anche biomasse e biogas. Da alcuni anni l’ energia elettrica da fonti rinnovabili è incentivata con il rilascio di certificati verdi. Con il nuovo Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico il produttore di energie alternative potrà chiedere un incentivo fisso invece del certificato verde se produce energia con impianti non superiori a 1 Mw. Stessa norma per il fotovoltaico. Per l’ energia eolica, invece, l’ impianto non potrà avere potenza superiore ai 200 kW.
Il diritto di scegliere fra certificati verdi e tariffa fissa deve essere comunicato all’ atto della prima richiesta al GSE, Gestore del servizio elettrico. Prima della fine del periodo, è possibile un solo passaggio fra i sistemi di incentivazione. La durata del nuovo sistema è ridotta del periodo di cui si è fruito con il precedente sistema.
Entriamo nel dettaglio. Dal 2001 gli impianti che producono o importano energia elettrica da fonti non rinnovabili devono immettere nel sistema una quota derivante dalle energie alternative.

Un’abitazione biocompatibile ed ecosostenibile: le caratteristiche

 La casa deve essere uno spazio sano, non energivoro e rispettoso dell’ ecosistema terra. Per un’ edificio “climaticamente responsabile” due sono le strategie più reali e immediate: il risparmio energetico e la correttezza ecologica nella fase gestionale.
Il risparmio energetico è una vera e propria fonte di energia alternativa: consente una concreta indipendenza dalle energie fossili e che una reale riduzione dell’ inquinamento. La climatizzazione degli ambienti (riscaldamento invernale e raffrescamento estivo) produce un’ alta percentuale dei consumi energetici dell’ abitazione, pertanto una progettazione attenta e l’ utilizzo di materiali idonei possono produrre non solo un notevole risparmio nelle future spese di gestione, ma anche un maggiore comfort abitativo. Questi consumi possono essere ridotti mediante l’ utilizzo corretto dell’ energia e intervenendo sulle abitazioni già esistenti con accorgimenti tecnici a basso costo.

Mercato immobiliare turistico montagna: quotazioni in calo

 Nei primi sei mesi del 2008 si segnala un -0.1%. Si è registrata una lieve ripresa della domanda subito dopo il periodo estivo, ma i valori non hanno subito variazioni perché gli acquirenti sono sempre più riflessivi e attenti al prezzo dell’ immobile: acquistano dopo aver vagliato tutte le offerte del mercato.
Solo la Valle d’Aosta ha registrato un leggero aumento delle quotazioni con un +1%: in crescita Courmayeur (+4.2%), la Salle (+7.1%) e Morgex (+7.7). Le località del Trentino Alto Adige hanno registrato una situazione stabile.
In diminuzione invece i prezzi delle località turistiche del Piemonte (-0.4%), dell’ Abruzzo (-1.6%) e dell’ Emilia Romagna (-3.4%).
Madonna di Campiglio e Courmayeur sono le località più costose: le quotazioni possono arrivare a 14 mila euro al mq per la prima e a 11 mila euro al mq per la seconda.
Le tipologie più richieste sono il bilocale o il piccolo trilocale, ma che non abbiano bisogno di interventi di ristrutturazione. Preferita la presenza del box e del posto auto. Ubicazione possibilmente vicino ai centri, alle zone servite e agli impianti sciistici.

Costruire sostenibile. I materiali e la biocompatibilità

 Da oltre trent’ anni vengono prodotti per l’ edilizia materiali nuovi, in genere di sintesi chimica o derivanti da idrocarburi, che si sono scoperti nocivi se non addirittura cancerogeni per l’ uomo. Parliamo di amianto, formaldeide, alcuni tipi di cemento, vari tipi di piastrelle di monocottura, gres e clinker (radioattivi), vernici e prodotti per la pulizia della casa. Molti dei quali impediscono la traspirazione dell’ edificio e, quindi, il naturale ricambio d’ aria, provocando l’ insorgenza di muffe. Senza parlare poi dell’ alterazione del campo magnetico naturale provocato dalle armature in acciaio e dagli impianti elettrici, gli elettrodomestici, la vicinanza di elettrodotti, dei quali ultimi tuttavia non si conosce il grado di pericolosità.

L’ inquinamento indoor, come scientificamente accertato, è per le città più pericoloso di quello esterno. Cause principali: polvere, radioattività e batteri patogeni. E così la casa, definita in bioedilizia “la terza pelle dell’uomo”, non respira. È la sindrome dell’ edificio malato (sick building sindrom), che si traduce, per gli ignari abitanti, in broncopatie, allergie, asma, affanno, intossicazioni, stanchezza. Pertanto s’ impone, per la prevenzione e la tutela della salute, un’ attenzione consapevole ai materiali edili proposti dal mercato oltre che alla progettazione biocompatibile.

News casa: nuovo blocco sfratti

 Sono 2889 gli sfratti bloccati in tutta Italia, concentrati per la gran parte in non più di 10 Comuni. Lo ha accertato il Ministero delle infrastrutture. Il Senato ha però rinnovato il blocco per 849 Comuni: in pratica, un Comune bloccato per ogni tre sfratti in essere! Il provvedimento di blocco sta a dimostrare la forma corrotta di democrazia in cui i governanti fanno promesse e concessioni alle masse popolari solo per mantenere il proprio potere, oltre al disprezzo più palese di ogni diritto proprietario. Ma soprattutto evidenzia la totale mancanza di volontà di risolvere i problemi esistenti con l’ unico strumento possibile: quel rilancio dell’ affitto che l’ Agenzia del territorio ha chiesto. Secondo il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, il nuovo provvedimento di blocco è addirittura peggiore di quello varato dal Governo Prodi l’ anno scorso: le agevolazioni fiscali per i proprietari sono infatti state limitate ai soli Comuni di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Palermo, Messina, Catania, Cagliari e Trieste e ai Comuni ad alta tensione abitativa con essi confinanti.

Le nuove frontiere dell’ edilizia: costruire sostenibile

 Poter comprare una casa che abbia tutti i requisiti di sicurezza e contemporaneamente abbia bassi costi di gestione e manutenzione sarebbe naturalmente un’ opportunità. Ma se la casa fosse anche innocua per l’ ambiente, consumando energie da fonti rinnovabili, non immettendo gas combusti nocivi in atmosfera, non inquinando suolo e acqua in tutto il suo ciclo di vita (dalla costruzione alla demolizione), sarebbe un’ ulteriore opportunità. In senso concreto. E non un’ utopia, ma un preciso dovere dell’ architettura. Oggi, infatti, esistono tecnologie e materiali per realizzare costruzioni sane e a bassi consumi energetici. Leggi nazionali e regionali incentivano e premiano chi usa le risorse rinnovabili e l’ energia in modo razionale.
Un obiettivo sociale nel quale devono sentirsi coinvolti tutti, da chi progetta, costruisce e abita le case a chi promuove le leggi e governa. Tutti consapevoli che bisogna correlare sinergicamente qualità dell’ abitare, ecosistema, risparmio di energia, ad evitare che tutto il mondo che abbiamo costruito, l’ economia e l’ equilibrio climatico ed ecologico precipitino vero il collasso.

Mercato immobiliare: gli investitori istituzionali

 Sono operatori professionali che investono per locare (e rivendere) e non per l’ uso diretto, come accade nel mercato della casa. Lo fanno attraverso i fondi di investimento immobiliare, i fondi pensione, le casse di previdenza, le property company, ecc. In periodo di crisi, per la mancanza di liquidità, investono solo se l’ immobile è di qualità (ad esempio sotto il profilo dell’ efficienza energetica), se è occupato da un inquilino stabile ed ha una redditività da locazione di almeno il 6,5-7%. L’ offerta di tali immobili, tuttavia, è rara, poiché i proprietari preferiscono conservarli per farne aumentare il valore. Di conseguenza, come accertato da un’ indagine Nomisma sui principali investitori operanti sul mercato italiano, oggi tale mercato istituzionale è quasi completamente bloccato. Oggi il mercato istituzionale si è così assottigliato che negli ultimi mesi non pare esservi traccia di operazioni di dimensione superiore ai 20 / 30 milioni di euro, ovvero operazioni di un taglio che, sino al 2007, erano da collocarsi nella fascia bassa del mercato degli investitori istituzionali.

Cose di casa: le barriere architettoniche

 La legge tutela i portatori di handicap e, in genere, gli anziani, chi ha ridotte capacità di movimento o menomazioni fisiche che non gli consentono di raggiungere e di utilizzare comodamente la propria casa. Per questo motivo è favorevole all’ eliminazione delle barriere architettoniche all’ interno di un complesso condominiale, ossia di quegli ostacoli che creano disagio per la mobilità delle persone in condominio. L’ edificio condominiale deve essere accessibile e facilmente praticabile. Le persone che vi abitano, anche se limitate nelle loro funzioni sensoriali e di movimento, hanno il diritto di entrarvi regolarmente, di fare uso degli spazi comuni, di raggiungere agevolmente i singoli appartamenti, di usare tutte le attrezzature condominiali disponibili in condizioni di sicurezza.
Dunque le legge dispone che le barriere architettoniche vengano eliminate mediante piccole opere che l’ assemblea deve deliberare. Perché la legge protegge la proprietà privata in tutte le sue funzioni, anche quella della sua accessibilità da parte di tutti perché tutti possano fruire liberamente di tutti i servizi di cui l’edificio è dotato. Anche un condomino sano può realizzare opere per eliminare le barriere architettoniche nell’ edificio condominiale, per agevolare la visita di persone che hanno difficoltà a muoversi.