È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 59 del 12 marzo 2009 il Decreto Ministeriale del 2 marzo 2009 che estende il diritto al premio aggiuntivo agli impianti fotovoltaici fino a 200 kw operanti in regime di scambio sul posto per la produzione di energia in edifici pubblici e residenziali. La possibilità di estendere lo “scambio sul posto” a tutti gli impianti alimentati con fonti rinnovabili di potenza nominale non superiore a 200 kW di potenza è prevista dall’ art. 2, comma 150, lettera a), della legge 244/2007 (Finanziaria 2008).

L’ art. 7 del decreto interministeriale 19 febbraio 2007 prevede che gli impianti fotovoltaici che accedono alle tariffe incentivanti, operanti in regime di scambio sul posto e destinati ad alimentare, anche parzialmente, utenze ubicate all’ interno o comunque asservite a unità immobiliari o edifici, possono beneficiare di un premio aggiuntivo qualora siano effettuati interventi di efficienza energetica sull’ edificio.

Il premio consiste in una maggiorazione percentuale della tariffa così come prevista dal Conto Energia, pari alla metà della percentuale di riduzione del fabbisogno di energia conseguita ed attestata, ma non può superare il 30% della tariffa incentivante. L’ estensione del premio per impianti fotovoltaici abbinati all’ uso efficiente dell’ energia trova adesso attuazione in questo nuovo decreto.

Un segnale di attenzione verso il settore che in questi ultimi mesi ha vissuto un periodo di grande incertezza a causa di alcuni messaggi poco rassicuranti circa l’ impegno del Governo nel voler mantenere il conto energia che, con questo decreto, risulta invece rafforzato nei suoi contenuti.

Un incoraggiamento per la promozione di impianti domestici e di media taglia poiché l’ estensione fino ai 200 kW è l’ ideale per le aziende di piccole e medie dimensioni, altamente energivore, con capannoni industriali in grado di ospitare un impianto fotovoltaico sul tetto senza alcun impatto ambientale.

Un grande contributo potrebbe arrivare dalle Regioni se accogliessero la nostra proposta di semplificare il processo autorizzativo, in questo caso, ad una semplice DIA.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>