Casa Lombardia, varato il piano 2009. Programmati interventi per 2.200 alloggi a basso canone

di Redazione 1

“Nel 2009 la Regione Lombardia finanzierà programmi e interventi per rispondere al bisogno abitativo con 316 milioni di euro, di cui circa 79 sono la parte che il Piano casa nazionale destina alla Lombardia”. Lo ha annunciato il presidente Roberto Formigoni, illustrando i diversi provvedimenti approvati dalla Giunta regionale su proposta dell’ assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti.

Interventi che completano il quadro della programmazione annuale prevista dal Piano Regionale per l’ Edilizia Residenziale pubblica (Prerp) 2007 – 2009, già approvato dal Consiglio regionale che, fra l’ altro, grazie al recupero di 83 milioni derivanti da economie, revoche e nuove risorse, incrementa i fondi a propria disposizione passando da 561 milioni a 644.

Il pacchetto casa 2009 è così articolato:

– 102 milioni per il Fondo sostegno affitti (51 milioni in pagamento per il 2008 e altrettanti stanziati per il 2009)
– 47 milioni per l’ acquisto o la ristrutturazione della prima casa (ne potranno beneficiare 7.835 famiglie)
22 milioni per il bando emergenza abitativa, cioè la realizzazione in tempi rapidissimi di 350 alloggi a canone sociale e moderato
– 14 milioni per il bando Sacc (Servizi abitativi a canone convenzionato) destinato alla costruzione di 700 alloggi a canone convenzionato
– 52 milioni per completare la riqualificazione di 500 alloggi in varie province lombarde
– 79 milioni del Piano Casa Nazionale per realizzare, attraverso Comuni e Aler, 1.147 nuovi alloggi.

“Sono cifra importanti – ha detto Formigoni – che testimoniano tutta l’ attenzione che, come Governo regionale, riserviamo al tema della casa. Se presentando il piano edilizio ci eravamo occupati delle possibilità che la nuova norma nazionale riserverà a chi è già proprietario, con questo nostro piano mettiamo a disposizione di chi non ha una casa o di chi non riesce a pagare i canoni d’ affitto fondi che possano aiutare a risolvere un problema molto sentito”.

I provvedimenti in maggior dettaglio:

Fondo sostegno affitti
Saranno circa 70.000 le famiglie che sia per il 2008 sia per il 2009 potranno beneficiare di un contributo che copre, a seconda del reddito Isee / Fsa del richiedente, dal 23 al 50% del canone mensile di locazione. Vale a dire che, a seconda delle classi di appartenenza, i contributi annuali sono compresi fra un minimo di 250 e un massimo di 1.800 euro, determinati in funzione del canone di locazione, della situazione socioeconomica, dell’ entità delle domande presentate e delle risorse finanziarie disponibili.

Possono richiederlo i titolari di contratti di locazione registrati (stipulati per unità immobiliare situata in Lombardia utilizzata come residenza e abitazione principale), che siano cittadini italiani, dell’ Unione europea o, se di uno Stato extra UE, in possesso di carta di soggiorno o di permesso con validità almeno biennale e che esercitino una regolare attività. Devono inoltre risiedere da almeno dieci anni in Italia o da almeno cinque in Regione Lombardia. Il reddito Isee / Fsa (appunto per il fondo sostegno affitti) non può essere superiore a 12.911 euro.

Le domande potranno essere presentate nel Comune dove è ubicata l’ unità immobiliare e nei Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale (CAAF) convenzionati con il Comune o la Regione. In particolare, per quanto riguardo il Fondo 2008 le famiglie riceveranno il contributo nelle prossime settimane. Sarà invece possibile richiedere quello del 2009 presso gli appositi sportelli che rimarranno aperti dal prossimo 1° giugno fino al 15 settembre 2009.

“Questo tipo di sussidio – ha spiegato l’ assessore Scotti – diventa di anno in anno più importante perché sono sempre più numerose le famiglie che non riescono a pagare gli affitti. Per questo, per il 2008 e il 2009 abbiamo stanziato 102 milioni di euro complessivi stimando che, ogni anno, potranno essere soddisfatte le domande di circa 70.000 famiglie”.

Contributo per acquisto o ristrutturazione prima casa
Importanti novità riguardano il 9° bando che prevede l’ assegnazione di un contributo di 6.000 euro, una tantum a fondo perduto, per l’ acquisto o la ristrutturazione della prima casa. I destinatari sono tutte le tipologie di famiglie previste dalla legge regionale sulla famiglia (23 / 1999), vale a dire le giovani coppie (quelle sposate dopo il 1° gennaio 2007 o che si sposeranno entro il 28 febbraio 2010 e i cui componenti non abbiano compiuto 40 anni alla data di presentazione della domanda), le gestanti sole (donne gravide del primo figlio che siano nubili o prive del coniuge per separazione legale senza convivenza, divorzio o decesso), i genitori soli con uno o più figli minori a carico e i nuclei familiari con almeno tre figli, che presentino un reddito Isee non superiore a 35.000 euro (lo scorso limite era 30.000).

Per poter accedere al contributo sarà necessario aver rogitato tra il 1° gennaio 2007 e il 28 febbraio 2010. Il valore dell’ alloggio acquistato dovrà essere compreso tra 25.000 e 280.000 euro (prima il costo massimo era di 200.000) e il mutuo non potrà avere durata inferiore a 5 anni. Il bando resterà aperto dal 1° giugno al 31 luglio 2009 e le domande dovranno essere presentate ai CAAF. Dei 47 milioni totali, 35 milioni sono destinati alle giovani coppie e 12 alle altre tipologie. “Rispetto al bando precedente – ha spiegato Scotti – abbiamo modificato i requisiti in modo da offrire a più famiglie di nuova formazione, o già formate, la possibilità di accedere ad un finanziamento che per molti è strategico”.

Bando “emergenza” per alloggi a canone sociale e moderato
Regione Lombardia cofinanzia con 22 milioni di euro interventi di costruzione di nuove unità abitative che si concludano in tempi brevi (massimo 36 mesi) da destinare a famiglie che hanno i requisiti per poter accedere all’ assegnazione di un alloggio a canone sociale e / o moderato o in locazione con patto di futura vendita.

Il bando (che sarà pubblicato entro il mese di aprile) è rivolto sia a soggetti pubblici che privati in grado di avviare i lavori in tempi brevi (dicembre 2009 per realizzazione diretta delle opere da parte del soggetto proponente, marzo 2010 in caso di affidamento dei lavori con procedura d’ appalto). Si prevede si possano realizzare circa 350 unità abitative.

Alloggi a canone convenzionato
In Lombardia esiste una fascia di popolazione che non ha i requisiti per accedere agli alloggi a canone sociale e, contemporaneamente, non può sostenere l’ acquisto o l’ affitto proposti dal libero mercato. A loro è rivolta la legge 14 / 2007 che prevede il finanziamento di interventi promossi ed attuati da soggetti pubblici o privati che favoriscano l’ accesso alla casa a queste persone. Regione Lombardia, con il programma SACC, sostiene con 14 milioni di euro, gli operatori capaci di offrire alloggi in affitto, a canoni convenzionati, cioè inferiori al mercato. Si prevede che possano essere realizzati circa 700 unità abitative.

Programma di riqualificazione del patrimonio
Il programma prevede lo stanziamento di 52 milioni di euro per ristrutturare il patrimonio esistente o realizzare nuovi alloggi a canone sociale, moderato e convenzionato, migliorando la dotazione infrastrutturale. Le proposte sono già state presentate ed entro fine maggio sarà essere pubblicata la graduatoria.

Piano casa nazionale
Alla Lombardia spettano circa 79 milioni di euro che serviranno a Comuni e Aler per realizzare 1.147 alloggi in 23 diversi interventi nelle province lombarde.

Il canone
Per quanto riguarda il canone sociale, l’ affitto mensile parte da un minimo di 20 euro e cresce in relazione alla situazione economica. Il canone medio applicato in Lombardia è di circa 100 euro al mese. Per quanto riguarda, invece, quello moderato e convenzionato, l’ affitto mensile è stabilito secondo il piano finanziario dell’ intervento e si stima che a Milano potrà essere di circa 400 / 600 euro per un alloggio per 4 persone e di circa 300 / 500 euro nelle altre città.

Commenti (1)

  1. la settimana scorsa ho letto che in Spagna il governo Zapatero ha deciso, nei mesi scorsi, di aiutare con 210 euro/mese i giovani in affitto con maggiori difficoltà economiche (fonte: idealista.it, bollettino 3 aprile)

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