News. Un nuovo concept presentato a Milano: Town House Street

di Redazione Commenta

News. Un nuovo concept presentato a Milano: Town House Street. Un progetto internazionale di riqualificazione degli spazi urbani per coniugare due eccellenze ambrosiane: la grande tradizione alberghiera e la ricerca creativa del design

È stata presentata in questi giorni, in un’ apposita conferenza stampa a Palazzo Marino, una nuova idea di albergo a Milano: trasformare i negozi del centro, stritolati dalla crisi e magari chiusi da mesi / anni, in camere di albergo esclusive con tutti i comfort di un gruppo importante alle spalle specializzato in hotel di lusso (la società detiene già il famoso hotel sette stelle in Galleria).

L’ idea del cambio d’ uso dei negozi non è nuova, tuttavia la riconversione, finora, si era concentrata nella trasformazione delle vecchie attività in residenze (prioritariamente in zone semiperiferiche della città), per venire incontro alle esigenze immobiliari della clientela, prevalentemente extracomunitaria, la quale, pagando una percentuale magari un po’ inferiore rispetto ai valori di mercato di zona, ha potuto beneficiare di una casa con camera soppalcata, pur con il disagio di un ingresso dalla strada.

Il progetto presentato (nome Town House Street), invece, prevede mille suite firmate dall’ Architetto Simone Miceli nelle principali città del mondo (tra le altre, Roma, Firenze, Venezia, Parigi, Londra, Praga, Barcellona, Mosca, New York, Atene, Los Angeles, Boston, Tel Aviv, Gerusalemme, Miami, Melbourne, Shangai, Hong Kong, Auckland e Johannesburg).

Ideatore del concept l’ imprenditore Alessandro Rosso, il quale spiega l’ idea dichiarando che ”in questo modo il concetto di jet lag che si sente viene superato; quando si viaggia soli e si sta nella camera 1032 del sedicesimo piano di un albergo ci si sente isolati, nel Town House Street invece si è immersi nella città, nella sua velocità, nel suo movimento, si possono osservare le luci della strada, entrare in contatto con il paesaggio, con i suoi abitanti, come si fa al tavolino di un bar, si fa all’ aperto, si fa amicizia; la città diventa la tua compagna di viaggio, ci si sente vivi mentre si guarda la città, una casa con tutti i plus dell’ albergo, con i servizi da hotel si ha un proprio spazio”.

Sulla medesima lunghezza d’ onda l’ Architetto Simone Micheli, creatore del progetto riguardante gli interni, il quale, spiegando il suo lavoro ha dichiarato: ”Il mio progetto di architettura degli interni avrebbe dovuto trasmettere, saltando gli stereotipi conosciuti, unicità, forte identità, incredibile interconnessione con il sistema urbano. Ho creato così dei luoghi estremamente evocativi, funzionali, coinvolgenti, capaci di divenire veri e propri manifesti di un nuovo modo di pensare al mondo dell’ ospitalità, di un nuovo modo di concepire il rapporto tra la dimensione della ricettività e la città. In questo progetto gli spazi esterni del connettivo metropolitano, considerati come i corridoi di un hotel, penetrano negli spazi confinanti degli edifici e ne trasfigurano il senso. La ricercata osmosi segnica e contenutistica, tra il fuori e il dentro, esasperata dal brillante contributo fotografico di Maurizio Marcato, ha originato una miscela iconica esplosiva”.

L’ inaugurazione del progetto, intese come le prime quattro suite al mondo, è prevista per metà aprile quando, in Via Goldoni 33, in occasione del Salone del Mobile, l’ evento sarà collegato ad una delle rassegne ‘‘fuori salone”.

Fra le autorità cittadine che hanno espresso un parere positivo citiamo l’ Assessore al Turismo Massimiliano Orsatti, il quale ha spiegato come ”ciò che lo ha spinto ad appoggiare questo progetto è la sua capacità di coniugare due eccellenze ambrosiane: la grande tradizione alberghiera e la ricerca creativa del design. Un connubio che genera nuovi spazi urbani che raccontano l’ identità più intima della città”.

Ben vengano, dunque, altre iniziative simili, che sicuramente aiutano il mercato immobiliare in una fase di difficoltà (probabilmente i negozi rimarrebbero sfitti ancora a lungo senza una simile riconversione), come dichiarato dallo stesso imprenditore Rosso, il quale ha confermato che i proprietari dei muri divideranno con lui i ricavi derivanti dall’ iniziativa.

Kevin John Carones – Anna Sara Balloni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>