Il mercato immobiliare modenese. Dal Primo Rapporto Nomisma 2010

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Il mercato immobiliare modenese. Dal Primo Rapporto Nomisma 2010

Nel corso del 2009, il mercato della casa a Modena ha fornito agli operatori un quadro generale abbastanza deludente, con flessioni per quasi tutti i comparti delle quantità domandate in compravendita e locazione a fronte di un’ offerta perlopiù in aumento

L’ eccezione in questo caso è costituita dal segmento dei box / garage, per il quale si registra una domanda ed un’ offerta costanti ed una certa dinamicità di massima. In complessiva contrazione anche prezzi e canoni, per tutte le tipologie d’ uso ed all’ interno di tutte le localizzazioni urbane della città, con valori di redditività tendenzialmente abbastanza contenuti e nontroppo diversi da quanto emerso nelle precedenti rilevazioni.

Da segnalare, poi, un diffuso incremento dello sconto ottenuto dalla domanda sul prezzo proposto dall’ offerta, indice di un crescente potere contrattuale degli acquirenti ed una dilatazione generale dei tempi medi di vendita e locazione, sintomo di un mercato stagnante e gravato da diversi elementi di problematicità. Anche in questo caso, l’ eccezione è rappresentata dal comparto dei box / garage, con divari e tempi in contrazione.

Per quanto concerne le previsioni per il prossimo anno, gli operatori interpellati intravedono, a fronte di una forte stazionarietà di base rispetto a quanto emerso nel 2009, lievi ulteriori flessioni nei canoni di locazione per immobili ad uso abitativo, direzionale ed industriale.

Per il direzionale, in particolare, tipologia d’ uso che ha fatto registrare forse le performance peggiori, gli operatori prevedono anche lievi cali nei prezzi e nel volume degli scambi in compravendita.

Concludendo con una breve nota sulla progettualità in atto o prevista a Modena, da segnalare la riqualificazione edilizia dell’ ex ospedale Sant’ Agostino, complesso storico che sorge su un’ area di 25.000 mq, destinato a diventare un nuovo polo culturale ed espositivo in stretto raccordo con l’ Università di Modena, con un investimento stimato in 40 milioni di euro.

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