III Rapporto Nomisma 2010 sul mercato immobiliare, i progetti di Social Housing in Italia

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III Rapporto Nomisma 2010 sul mercato immobiliare, i progetti di Social Housing in Italia

Ciò che differenzia l’housing sociale rispetto alle tradizionali politiche abitative è la volontà di fornire soluzioni abitative (non solo case) a coloro che, sia per ragioni economiche, che per l’assenza di un’offerta adeguata, non riescono a soddisfare il proprio bisogno sul mercato

Vi sono diversi modi di intendere il social housing oggi in Italia:
– una definizione che include nel social housing tutto l’insieme degli interventi di sostegno pubblico all’abitare (mutuata da quella europea del Cecodhas);


– una definizione che individua nel social housing un’area di politica abitativa non ricompresa nella tradizionale edilizia residenziale pubblica e che da questa si differenzia per la flessibilità, per il target (non i più poveri, ma una fascia più ampia di persone in difficoltà), e per i soggetti coinvolti (non solo gli attori pubblici, ma anche il privato e il mondo del non profit);

– una definizione che identifica con il termine social housing una modalità di partenariato tra soggetti pubblici e privati per l’investimento di risorse a favore della riqualificazione urbana e della realizzazione di nuovi interventi edilizi;
– una definizione che classifica come social housing l’insieme delle iniziative volte a promuovere un’offerta abitativa per target specifici, nell’ambito di una più ampia politica di coesione sociale.

Canone
Per soddisfare quella parte sempre più consistente di fabbisogno di abitazioni espresso da una domanda con ridotte capacità di spesa, diviene prerogativa indispensabile, un avveduto controllo dei costi che si riflette in un‘offerta abitativa accessibile.

Dalla rassegna degli 86 progetti presentati al Social Housing Exhibition, un’area espositiva all’interno di EIRE 2010 (Expo Italia Real Estate, il salone dedicato al mercato immobiliare e al real estate italiano e dell’area mediterranea) abbiamo ricavato alcune informazioni circa il canone medio offerto negli interventi di edilizia sociale localizzati in differenti ambiti urbani.

Il canone medio è di 435 €/mese per un’abitazione sociale di 80 mq.

La distribuzione dei canoni è compresa in un range che ha come estremo inferiore e superiore rispettivamente poco più di 300 €/mese a Parma e a Fano, e 600€/mese a Milano.

Il nuovo Piano Nazionale di Edilizia Abitativa (legge 133/2008) destina i finanziamenti statali agli alloggi realizzati o recuperati, che andranno locati per una durata non inferiore ai 25 anni, e ad un canone non superiore a quello derivante dai valori risultanti dagli accordi locali sottoscritti ai sensi della legge 431/98.

Ora, anche solo con riferimento ai mercati di Milano e di Parma, dove il canone concordato medio di un alloggio di 80 mq si aggira attorno ai 500 €/mese, si può osservare che i progetti in corso offrono soluzioni abitative in affitto in linea con i canoni concordati, quando invece ci si attendeva uno scarto maggiore.

dal III Rapporto Nomisma 2010 Osservatorio sul mercato immobiliare

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