Problemi di affitti e condominio, Confedilizia risponde

La rubrica fornisce risposta solo a quesiti di interesse generale. Non saranno presi in considerazione quesiti né a carattere personale né relativi a questioni già pendenti innanzi all’Autorità Giudiziaria

I quesiti vanno inoltrati alla Confedilizia tramite le oltre 200 Associazioni territoriali aderenti alla stessa e presso le quali è possibile attingere anche ogni ulteriore informazione. Per gli indirizzi delle Associazioni consultare i siti www.confedilizia.it/www.confedilizia.eu oppure telefonare al numero 06.67.93.489.

Redazione bilancio condominiale
Un amministratore chiede quale differenza ci sia nel redigere il rendiconto condominiale secondo il principio di ”cassa” oppure secondo il principio di ”competenza”.

Applicare il principio di ”cassa” significa tenere conto soltanto delle entrate e delle uscite effettivamente avvenute nel periodo dell’esercizio contabile (individuato, in ambito condominiale, nei termini previsti dal regolamento o, in mancanza di questo, coincidente con l’anno solare) e non già delle somme che si riferiscono a tale periodo ma che sono, rispettivamente, ancora da corrispondere, o ancora da incassare. Diversamente, applicare il principio di ”competenza” vuol dire inserire nel rendiconto tutte le voci di entrata e di uscita che si riferiscono all’esercizio contabile a prescindere, rispettivamente, dall’avvenuto incasso o pagamento.

Registrazione pluriennale
Dovendo a breve dare in locazione il mio immobile, vorrei sapere quali sono i vantaggi di corrispondere l’imposta di registro commisurata all’intera durata del rapporto contrattuale.

Si ha diritto a una detrazione dall’imposta, in misura percentuale, pari alla metà del tasso di interesse legale (attualmente fissato all’1,5%) moltiplicato per il numero delle annualità.

Aggiornamento del canone
Un proprietario di un locale commerciale domanda se possa inserire nel contratto di locazione che andrà a stipulare della durata di 7 anni + 6 anni una clausola che preveda l’aggiornamento annuale del canone nella misura del 100% delle variazioni accertate dall’Istat dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e di impiegati.

Sì. Dopo le modifiche recate dall’art. 41, comma 16 duodecies, d.l. n. 207/’08 (come convertito) all’art. 32, l. n. 392/’78 in tema di aggiornamento del canone, una pattuizione del genere, in un contratto la cui durata iniziale è superiore a quella minima prevista dalla legge, è senz’altro legittima.

Indennità di vacanza contrattuale
Il nostro portiere ci ha chiesto quando gli verrà corrisposta l’indennità di vacanza contrattuale, poiché il relativo CCNL è scaduto il 31 dicembre scorso.

Dal 1° aprile prossimo. Infatti, il CCNL per i dipendenti da proprietari di fabbricati, firmato da Confedilizia e CGIL/CISL/UIL, prevede che l’indennità di vacanza contrattuale sia dovuta, in caso di mancato accordo, dopo 3 mesi dalla data di scadenza contrattuale. Inizialmente sarà pari al 30% – e dopo 6 mesi al 50% – del tasso di inflazione programmato, applicato ai minimi retributivi contrattuali vigenti (paga o stipendio base ed indennità di contingenza). Tale indennità cesserà di essere corrisposta dalla data di inizio di applicazione dell’accordo di rinnovo del CCNL.

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