Linee guida strutturali per mercati sostenibili

Principi e orientamenti per lo sviluppo del settore immobiliare nazionale

Principio 5. Gli Stati devono elaborare politiche integrate che guidino i processi decisionali. Al fine di creare un clima economico solido e favorire mercati immobiliari più stabili, queste politiche devono fondarsi su regole inequivocabili in termini finanziari e d’investimento.

CRITERIO
La buona governance contribuirà a rendere il mercato immobiliare più sostenibile dal punto di vista ambientale e caratterizzato da una maggiore sensibilità sociale, contemperando l’esigenza di fornire abitazioni adeguate per tutti. Si rende necessario lo sviluppo di politiche finalizzate ad azioni a breve termine per far crescere i mercati immobiliari e che possano stimolare riforme istituzionali più strutturali e a lungo termine, volte a minimizzare il verificarsi di crisi finanziarie con conseguenti ripercussioni sul piano sociale.

INDICATORI
1. Un approccio politico intersettoriale su questioni relative alle politiche e alle riforme fondiarie dovrebbe essere sostenuto e attivamente incoraggiato ai massimi livelli di governo.
2. I potenziali acquirenti/locatari di qualunque tipo di immobile non dovrebbero essere in alcun modo limitati nelle loro scelte tra le varie opzioni di diritto di possesso che includono la vendita, la locazione o l’ipoteca.
3. Non dovrebbero sussistere arbitrarie limitazioni di prezzo imposte da regole sui mercati dei fattori produttivi del settore immobiliare (ad esempio, manodopera, terreni, materiali da costruzione), o sui corrispondenti servizi immobiliari (ad esempio, mediatori, geometri, periti stimatori) o sui prodotti immobiliari (ad esempio, controllo dei canoni di affitto).
4. L’e-government e procedure a favore del consumatore dovrebbero eliminare sostanziali ed inutili ritardi negli iter amministrativi di approvazione di misure finalizzate allo sviluppo immobiliare.

5. I costi delle transazioni immobiliari, nei Paesi in cui sono attualmente troppo elevati, dovrebbero essere ridotti per favorire l’accesso alla proprietà e consentire una maggiore mobilità abitativa (ad esempio, per ragioni di lavoro e di studio).

6. Non dovrebbero sussistere vincoli giuridici che inibiscano (in tutto o in parte) la liberà dei privati di stipulare contratti privati relativi a interessi fondiari.

7. Nel loro insieme, leggi e procedure che incidono sui diritti di proprietà e sulle transazioni dovrebbero essere ben documentate.

8. Si rende necessario tutelare i diritti di proprietà, indennizzando adeguatamente i proprietari dei beni espropriati per pubblico interesse.

9. Sarebbe opportuno promuovere strumenti quali la riconversione urbanistica e la ricomposizione fondiaria nell’ambito delle riforme fondiarie.

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