Dalla Confedilizia il consiglio di individuarle subito. Il ripristino dell’Ici non è ricompreso nell’elenco delle Gazzetta.
Nella riunione, tenutasi ieri mercoledì 3 agosto 2011, dello specifico Gruppo di lavoro per la riforma fiscale a suo tempo istituito dal Ministro dell’economia, la Confedilizia ha chiesto che si provveda alla immediata individuazione dei regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale che si sovrappongono alle prestazioni assistenziali.

Lo rende noto la stessa Confederazione della proprietà edilizia, precisando che la “clausola di salvaguardia” contenuta nella manovra approvata dal Parlamento prevede che la riduzione – del 5% a partire dal 2013 e del 20% a partire dal 2014 – di tutti i 483 regimi agevolativi previsti dalla tabella allegata alla manovra, non abbia luogo “qualora entro il 30 settembre 2013 siano adottati provvedimenti legislativi in materia fiscale ed assistenziale aventi ad oggetto il riordino della spesa in materia sociale, nonché la eliminazione o riduzione dei regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale che si sovrappongono alle prestazioni assistenziali, tali da determinare effetti positivi, ai fini dell’indebitamento netto, non inferiori a 4.000 milioni di euro per l’anno 2013 ed a 20.000 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2014”.
Se l’individuazione e la successiva eliminazione/riduzione di tali sovrapposizioni saranno sollecite – rileva la Confedilizia – sarà possibile, visti i risultati complessivi ai quali tale azione porterebbe, verificare già prima del 2013 quanto si debba incidere con la ben più complessa azione del predetto riordino della spesa in materia sociale, e così assicurare in tempi brevi la non applicazione per il 2013 del taglio lineare del 5% di tutte le 483 voci inserite nella manovra.
Circostanza che contribuirà ad attenuare quegli effetti fortemente negativi che l’ipotizzato taglio generalizzato sta determinando sui contribuenti, come nel caso della cedolare secca sugli affitti, impropriamente compresa tra tali regimi agevolativi e il cui decollo ha subìto un arresto per effetto dell’ipotesi di un aumento dell’aliquota applicabile.
Quanto all’ipotizzato ripristino dell’Ici su tutte le abitazioni principali (essendone attualmente prevista l’applicazione solo per talune categorie di immobili), la Confedilizia sottolinea che tale regime fiscale non è ricompreso nell’elenco allegato alla manovra pubblicata in Gazzetta Ufficiale e che, pertanto, non vi è allo stato alcuna possibilità di un intervento in tal senso.

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