Dal bilancio sociale è, infatti emerso più chiaramente “cos’è davvero Tecnocasa”.
Il bilancio di esercizio esprime le condizioni di equilibrio economico e patrimoniale che garantiscono la continuazione dell’attività, che seppur essenziali (guai se non ci fossero!) non riescono ad esprimere tutti i fattori di successo di questo Gruppo. Il bilancio sociale è stata l’occasione per mettere in luce, per conoscere e far conoscere aspetti e contenuti dell’attività aziendale meno noti, meno evidenti, ma non per questo meno importanti.

È una chiave di lettura diversa e più completa, che valorizza il lavoro delle persone, che evidenzia le competenze distintive presenti nelle società del Gruppo, che fa emergere il significativo impatto che l’azione di questo Gruppo genera sui territori, che mette in evidenza l’importanza di una reputazione sapientemente costruita e difesa nel tempo facendo leva su valori, confronto, spirito di squadra, qualità, attenzione al cliente finale.
Ne è emersa una realtà con “numeri” molto significativi, espressivi della più grande realtà di franchising immobiliare in Italia: circa 2.800 agenzie di franchising immobiliare sul territorio, una quota di penetrazione significativa nella mediazione immobiliare, 130.000 accessi mensili alla rete intranet, valore della produzione “consolidato” a livello di gruppo superiore ai 150 mln. di euro nel 2009. Accanto a tali dati, forse già abbastanza noti, sono però state evidenziate anche altre informazioni, certamente meno note ma parimenti importanti, che hanno messo in risalto le ricadute sociali ed ambientali delle attività del Gruppo.
Un esempio tra gli altri: i processi che Tecnocasa ha implementato al fine di un più efficace accesso ai servizi da parte della rete e della clientela, che hanno comportato l’introduzione del “Manuale operativo” con la descrizione dei processi e delle procedure operative da adottare nell’erogazione di servizi al cliente (costantemente rivisto ed aggiornato dalla sua introduzione negli anni ’90), la “Scrivania del consulente”, il software Geco, il progetto Smarc finalizzato a completare e rafforzare i sistemi di customer relationship management, ma anche l’arricchimento dei contenuti della Scuola di Formazione.
L’attenzione alle reti e alla clientela, nella ricerca di fattori di successo che possano garantire la sostenibilità futura del business e la capacità di fare sempre più “proprie” le istanze degli stakeholder strategici nell’erogazione servizi di qualità e ad elevato valore aggiunto, sono la più chiara testimonianza della responsabilità sociale del Gruppo e del fatto che per Tecnocasa la responsabilità e la correttezza sono e devono essere condizioni interne, fattori strategici.
Ciò non toglie che il Gruppo ha voluto esprimere il proprio senso di responsabilità anche all’esterno, creando e sostenendo la Fondazione Millesoli, che ha costituito un’altra importante occasione di coinvolgimento di tutta la Rete Tecnocasa e di condivisione del senso di solidarietà.
C’è da augurarsi che questa prima edizione del bilancio sociale riceva la dovuta attenzione all’interno e all’esterno e che possa costituire uno stimolo anche per le articolazioni locali del Gruppo; la continuazione del processo di rendicontazione sociale sarebbe certamente più stimolante e proficua se si avvantaggiasse del parere e della collaborazione di un numero sempre maggiore di persone interessate allo sviluppo del Gruppo e ad una rendicontazione sempre più puntuale ed esaustiva.
Fonte: Prof.ssa Cristiana Schena
Vice direttore del CreaRes (Centro di ricerche su etica negli affari e responsabilità sociale)
Dipartimento di Economia
Università degli Studi dell’Insubria di Varese

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