Se c’è un settore che ha più risentito della crisi degli ultimi anni, quello è senza dubbio il settore immobiliare. Troppi immobili invenduti e case sfitte con un mercato piuttosto fermo. Il rimedio contro il dilagante fenomeno della case sfitte e nuova tendenza del settore immobiliare si chiama Short rent. Ma in cosa consiste?
Short rent o affitto breve, già in auge all’estero ma da qualche mese a questa parte in crescita anche in Italia, offre la possibilità di affittare le abitazioni per un periodo piuttosto breve. Proprio questo tipo di affitto (non più di 30 giorni) consente ai proprietari di far fruttare anche solo per un breve periodo, le abitazioni non occupate, facendo sì che il proprietario possa far fruttare il proprio investimento sul mattone e, al contempo, offrire un alloggio più piacevole rispetto ad un hotel.
Ed i costi? Anche quelli piuttosto democratici! Si aggirano intorno ai 40 max 60 euro a notte, a seconda della dimensione della casa e delle tipologia.
Una soluzione d’affitto presente anche al prossimo EXPO 2015.
A livello fiscale lo short rent rientra nella casistica della cedolare secca al 21%. A carico dei proprietari degli appartamenti da destinare a questo utilizzo vanno aggiunte anche le spese per l’inserimento dell’annuncio, magari in più lingue, sui portali specializzati.
Ancora, secondo il supplemento della casa de Il Sole 24 Ore il costo per l’inserzione varia dai 150 ai 400 euro.
Se siete alla ricerca di un alloggio a breve termine e con costi moderati, lo Short Rent può essere la soluzione giusta per voi.