ASCENSORI INTERNI E MONTASCALE: SOLUZIONI DI DESIGN PER L’ACCESSIBILITA’ DEGLI SPAZI DOMESTICI

di Redazione Commenta

Quando si decide di acquistare o di prendere in affitto un’abitazione, è bene assicurarsi che non abbia problemi di accessibilità, che non ci siano ostacoli o barriere architettoniche o che, in caso contrario, queste si possano rimuovere senza difficoltà.

È una valutazione necessaria, tenendo conto dei problemi di mobilità a cui si potrebbe andare incontro con l’avanzare dell’età o di una disabilità improvvisa, temporanea o permanente. Insomma, è una scelta lungimirante che, in più, aumenta il valore stesso dell’abitazione.

La decisione, a questo punto, ricade su due impianti che facilitano, rispondendo ad esigenze diverse, la mobilità in casa e all’esterno del condominio: il montascale o l’ascensore interno.

Il montascale a poltroncina è uno degli ausili più diffusi, in particolare nelle abitazioni private. E’ disponibile in vari modelli, in modo da poter essere installato anche laddove i vani scala sono tortuosi o di dimensioni ridotte. Come Vivace di KONE Motus, ideale per anziani e persone con disabilità lievi, adatto a rampe di scale rettilinee e curvilinee, con un design elegante e un ingombro minimo. La poltroncina, infatti, una volta terminato l’uso, è ripiegabile verso l’interno con una semplice manovra. Anche la guida ha un ingombro ridotto, poiché viene posizionata in basso, “a filo” con la parete, consentendo così l’uso del corrimano. Infine, grazie alla tecnologia wireless, non ci sono fili e cavi che intralciano.

Installare un ascensore interno, soprattutto nelle abitazioni di nuova costruzione o in fase di ristrutturazione, è una scelta che comporta molti vantaggi: può essere usato da più persone nello stesso momento, può trasportare anche disabili in sedia a ruote, l’installazione non compromette l’estetica e la funzionalità delle scale, anzi ne migliora il design, diventando un elemento di pregio di una casa, ma anche di un negozio, di un ufficio, di un ambulatorio medico.

Armonico di KONE Motus risponde perfettamente a questo profilo, con il valore aggiunto del basso consumo energetico, dell’assenza di rumori durante il funzionamento e dell’adattabilità ad ambienti con poco spazio a disposizione.

I materiali scelti, come alluminio, vetro e diversi tipi di legno, ne migliorano l’estetica e la “leggerezza” all’interno degli spazi abitativi.

Installare un montascale o un ascensore interno comporta anche delle agevolazioni di spesa. Lo stabilisce la legge 13 del 1989, contenente norme sul “superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati”, con l’indicazione dei percorsi mirati a garantire la mobilità interna ed esterna al fabbricato alle persone disabili, anziane o comunque a persone con patologie tali per cui risulti impossibile o difficile salire una o più rampe di scale. La legge ha stabilito, inoltre, un contributo economico parziale a fondo perduto, al quale può accedere chi ne ha diritto, presentando una domanda presso gli uffici del Comune di residenza, corredata dalla documentazione che attesta il tipo di patologia e il grado di invalidità.

Inoltre, le persone con disabilità funzionale permanente possono usufruire dell’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di ausili per la mobilità.

Nel caso in cui un montascale o un ascensore venga installato durante i lavori di ristrutturazione di un immobile, sono previste detrazioni Irpef del 50% dell’importo, per un massimo di spesa di 96.000 euro. La detrazione è ripartita in dieci quote annuali.

Gli interventi mirati all’eliminazione delle barriere architettoniche – e dunque anche l’installazione di ascensori e montascale – rientrano tra i lavori di edilizia libera e non necessitano di alcuna autorizzazione. A stabilirlo è il nuovo Glossario unico per le opere di edilizia libera (Decreto ministeriale del 2 marzo 2018, ndr).

Tuttavia, per gli ascensori interni, il Glossario specifica che gli interventi di installazione e di messa a norma, per essere inseriti tra le opere di edilizia libera non devono incidere sulla struttura portante dell’immobile.

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