Il codice POD (acronimo di “Point of delivery”, in italiano “punto di riconsegna” è un codice alfanumerico composto da 14 o 15 cifre che permette l’identificazione della fornitura di luce in maniera univoca, per effettuare una moltitudine di operazioni. Questo viene assegnato al momento dell’attivazione del contatore, e non cambia nel tempo, anche se si stipula un contratto con un diverso operatore.
Come è composto?
Come già detto, il codice POD è composto da 14 o 15 numeri. Ogni cifra indica un dettaglio preciso. Le due lettere iniziali, ovvero IT, si riferiscono alla nazione dove è attiva la fornitura, in questo caso l’Italia. I tre numeri che seguono la sigla IT, permettono di identificare il distributore locale. Quest’ultimo è il soggetto che si occupa della rete di trasporto dell’energia fino a dentro casa, e gestisce i contatori. In seguito, c’è la lettera E, un carattere standard, che fa riferimento al fatto che si tratta di energia elettrica.
Gli otto numeri seguenti sono diversi per ogni contatore, e precisano il punto di prelievo. Infine, può esserci la chiave di controllo, ovvero un numero opzionale che può essere anche omesso.
Dove si trova?
È possibile trovare il codice POD sulla bolletta dell’energia elettrica, sia in formato cartaceo che digitale. In alternativa, questo codice si può reperire direttamente sul contatore. Infatti, i modelli di contatori elettronici più recenti (quelli attualmente installati nella maggior parte delle abitazioni) possono mostrare questo codice semplicemente premendo il pulsante situato accanto al display. I contatori più vecchi, invece, consentono di visualizzare solo le ultime cifre.
Se non è possibile reperire il codice POD in nessuno dei due modi, è necessario rivolgersi al fornitore oppure al gestore, fornendo le proprie informazioni personali e quelle relative all’immobile.
Differenza tra codice POD e matricola del contatore
Spesso si tende a confondere questo codice con la matricola del contatore, tuttavia si tratta di due numeri differenti tra loro.
La matricola, infatti, non identifica l’utenza bensì l’apparecchio stesso. Ciò significa che, in caso di sostituzione del contatore, questa cambia, mentre il codice POD rimane lo stesso. Al contrario, se il contatore viene spostato altrove, quest’ultimo potrebbe cambiare, mentre la matricola rimanere sempre la stessa.
Anche la matricola in genere è riportata in bolletta, ma è scritta anche sotto il display. Ad ogni modo, la matricola spesso non è necessaria per le operazioni comuni, pertanto raramente viene richiesta dal fornitore.
Differenza tra codice POD e codice cliente
Un’altra differenza importante è quella tra il codice cliente e quello POD. Il codice cliente, infatti, rappresenta un numero identificativo generato direttamente dal sistema interno del fornitore di energia ed è legato al contratto stipulato con quest’ultimo.
Pertanto, se si decidesse di cambiare fornitore di energia, il codice cliente cambierebbe di conseguenza, poiché è specifico per ogni contratto e fornitore.
A cosa serve?
Il codice POD è necessario per molteplici operazioni che riguardano l’utenza di energia elettrica, quali:
- Cambio di fornitore: quando si cambia il fornitore di energia elettrica, il nuovo fornitore richiede questo codice per identificare il punto di fornitura specifico associato al richiedente e completare il passaggio senza intoppi;
- Voltura: questo procedimento indica una modifica del contratto con cambiamento dell’intestatario delle utenze. Questo passaggio è fondamentale quando, ad esempio, una proprietà viene venduta o affittata. Per effettuare una voltura, l’intestatario precedente (oppure il nuovo acquirente) deve fornire il codice POD all’operatore;
- Subentro: anche per le operazioni di subentro (ovvero il cambio dell’intestatario di un contratto di fornitura se il contatore è stato precedentemente disattivato) questo codice è fondamentale, al fine di garantire il corretto ripristino dell’utenza;
- Reclami: nel caso in cui sorgano controversie o problemi con il fornitore di energia elettrica, il codice POD viene utilizzato per fornire un riferimento specifico del punto di fornitura oggetto del reclamo;
- Installazione dei pannelli fotovoltaici: quando si installa un impianto fotovoltaico e si desidera connetterlo alla rete elettrica, è necessario comunicarlo al fine di precisare il punto di immissione nella rete dell’energia autoprodotta;
- Richiesta di informazioni: il codice in esame costituisce anche un metodo di identificazione presso il fornitore di energia elettrica, e spesso è necessario per ottenere informazioni sui consumi oppure inviare l’autolettura dei consumi tramite i canali informatici;
- Disdire il contratto: quando si decide di interrompere l’approvvigionamento di energia in un determinato immobile, il fornitore richiede il codice POD per individuare esattamente il luogo in cui interrompere il servizio.
È quindi evidente come individuare e conoscere questa stringa di numeri e lettere sia fondamentale per poter fare la maggior parte delle azioni possibili che riguardano la propria fornitura energetica.