Crisi banche: positivo il piano del governo per tutelare i risparmi

di Redazione Commenta

Ora si eccendano i riflettori sulle responsabilità e si quantifichino i danno della finanza derivata sui risparmiatori, per poterli risarcire. Bene il piano anti-crisi varato del Governo dopo la consultazione con la Banca d’Italia. Ci sarà una garanzia pubblica sui conti correnti, in aggiunta a quella già prevista dal fondo interbancario e la possibilità per lo Stato di partecipare alla ricapitalizzazione delle banche che dovessero avere difficoltà, senza diventarne azionista. La Banca d’Italia, inoltre, si è detta pronta a concedere più liquidità alle banche. I risparmi dei depositanti nelle banche sono al sicuro. Positive, quindi, queste scelte, ma la crisi non è di questi ultimi giorni ed è gravissima. Per mesi, dall’agosto del 2007, quando è esplosa la crisi dei mutui subprime, è stata una corsa a minimizzare, a livello internazionale ed a livello europeo, con la BCE immobile, attenta solo a bloccare le retribuzioni più che i prezzi.

Colpevole anche il Governo Berlusconi, che ha seguitato a far finta di niente o che, peggio ancora, non aveva capito nulla di quello che stava succedendo.
Ora Governo, Banca d’Italia e Consob devono aprire la fase della totale trasparenza. Finora sono stati reticenti nel quantificare la reale entità dei danni inferti al pubblico dei risparmiatori dalla “allegra” finanza derivata, aspettiamo quindi che si faccia chiarezza su tutto ciò. Inoltre, è fondamentale che il Governo si faccia promotore, presso la BCE, di una ulteriore richiesta di diminuzione del tasso di sconto, dal momento che l’attuale taglio risulta del tutto insufficiente. Dopo aver difeso e tutelato i risparmi e ripristinato un clima di fiducia indispensabile fra cittadini e banche, è necessario che chi ha sbagliato paghi e non venga premiato, come sta accadendo negli Stati Uniti, con liquidazioni milionarie ai responsabili dei crack finanziari. È fondamentale, inoltre, per Federconsumatori ed Adusbef l’avvio delle iniziative necessarie a risarcire i risparmiatori in buona fede, ingannati dalle pressioni delle banche per acquistare titoli rivelatisi fallimentari che, secondo le nostre previsioni, ammontano ad oltre 200 mila.

www.federconsumatori.it

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