Fiscalità: il contratto preliminare

 L’ Agenzia delle Entrate con la Risoluzione n. 197 dell’ 1 Agosto 2007 ha fornito chiarimenti sul trattamento fiscale delle somme pagate a titolo di acconto o di caparra confirmatoria, dovute a seguito di un contratto preliminare di compravendita. Il contratto preliminare, disciplinato dall’ articolo 1385 c.c., è l’ accordo con il quale le parti si obbligano reciprocamente alla stipula di un successivo contratto definitivo, indicandone subito i contenuti e gli aspetti essenziali. Il contratto produce tra le parti effetti unicamente obbligatori e non reali, non essendo idoneo a trasferire la proprietà del bene o a determinare l’ obbligo di corrispondere il prezzo pattuito. Deve essere registrato entro venti giorni dalla sua sottoscrizione (articolo 10, della tariffa, parte prima, del testo unico delle disposizioni concernenti l’ imposta di registro, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131 – di seguito T.U.R) e comporta il versamento dell’ imposta di registro in misura fissa pari ad euro 168,00 indipendentemente dal prezzo della compravendita. Tuttavia, sulle somme pagate a titolo di acconto o di caparra confirmatoria è dovuta l’imposta proporzionale di registro.

Mercato immobiliare: si allungano i tempi di vendita

 Un’ analisi realizzata dall’ Ufficio Studi Tecnocasa ha preso in esame l’ andamento dei tempi medi di vendita degli immobili nell’ ultimo anno. Il periodo analizzato va da Gennaio 2008 a Gennaio 2009. Si sono considerate le grandi città ed i rispettivi hinterland e i capoluoghi di provincia. Gli ultimi dati ci dicono che nelle grandi città le tempistiche di vendita sono intorno a 138 giorni, in crescita rispetto ai 128 giorni registrati esattamente un anno fa. A seguire i capoluoghi di provincia con una media di 155 giorni contro i 149 di Gennaio 2008 ed infine i comuni dell’ hinterland delle grandi città che sono passati da 166 a 169 giorni. Da notare come nelle grandi città i tempi di vendita siano più brevi rispetto alle altre realtà, a conferma di un maggiore turn over metropolitano.

Mercato immobiliare: gli immobili di prestigio

 In un mercato residenziale che nel primo semestre del 2008 ha lanciato segnali di moderata contrazione dei prezzi e delle compravendite, il segmento del mercato di pregio non registra cedimenti, anche se gli operatori notano una maggiore attenzione ai dettagli e alla qualità dell’ abitazione, e in generale, una maggiore riflessione da parte degli acquirenti. La tenuta dei valori per questa tipologia di abitazioni è spiegabile anche con una bassa offerta presente sul mercato, infatti chi possiede un immobile di questo genere difficilmente è disposto a cederlo e le compravendite riguardano spesso soluzioni ereditate oppure da alienare in seguito al trasferimento dei proprietari in altre città.

Mercato immobiliare: il loft, un settore di nicchia

 Uno spazio abitabile che anche in questo periodo ha ancora i suoi amatori. Basta la parola loft a farci sognare: il loft è, infatti, per eccellenza il sogno dello spazio, l’ immagine di un ambiente che rimanda al concetto di libertà piuttosto che di volume e superficie. Gli acquirenti di questo tipo di immobili sono per la maggior parte professionisti, in genere architetti, che lo utilizzano sia come ufficio che come abitazione, single e giovani coppie con una certa disponibilità di spesa. Ci troviamo quindi di fronte ad un mercato abbastanza di nicchia, di amatori del genere. L’ acquirente di un loft preferisce quasi sempre l’ utilizzo diretto, attratto soprattutto dagli spazi ampi che, in questo tipo di abitazione, sono destinati alla zona giorno e al bagno. Tuttavia in questo periodo il mercato del loft è in calo. E anche i loft sono penalizzati in quanto, accatastati come C3, non hanno subito il cambio di destinazione d’ uso e pertanto sono per definizione destinati allo svolgimento di arti e mestieri e quindi non utilizzabili come abitazione.

Mercato immobiliare: uffici in calo, ma meno che in Europa

 Indice puntato contro il settore immobiliare, che invece in Italia ha tenuto: nonostante il calo delle quotazioni in tutto il mondo nel 2008, la discesa è stata solo del 5%. Anche nell’ ultimo semestre, specie per quanto riguarda gli uffici. La crisi immobiliare ha lambito soltanto di striscio il segmento in Italia, grazie a quella che per anni era stata considerata una delle sue maggiori inefficienze, ovvero la scarsità dell’ offerta, e che oggi ne rappresenta invece uno dei punti di forza, riuscendo a contenere le perdite attorno al 5%. Roma e Milano, nell’ ultimo anno, sono riuscite a mettere a segno addirittura un incremento nel livello di assorbimento fino a occupare 300 mila metri quadrati di nuovi spazi. E questo proprio a causa della crisi economica e del credit crunch che non soltanto ha bloccato numerosi progetti già esistenti ma ha stoppato anche i costruttori interessati a investimenti nel comparto uffici.

I mutui in Italia: il mercato nel terzo trimestre 2008

 A livello internazionale il terzo trimestre 2008 è stato caratterizzato da diverse flessioni degli indici borsistici, dal fallimento della Lehman Brothers (15 settembre) e dalla trasformazione delle banche d’ affari Goldman Sachs e Morgan Stanley in banche commerciali. In questo scenario si colloca il credito ipotecario destinato alle famiglie italiane per l’ acquisto di abitazioni. Il volume di erogazioni è in flessione rispetto allo stesso trimestre del 2007 (in base al bollettino della Banca d’ Italia del 22-01-2009), pari a 12,6 miliardi di Euro con una differenza negativa di -1,4 miliardi di euro, che in termini percentuali (-10,11%) conferma il momento non positivo del mercato (il dato dei volumi erogati include anche i mutui di sostituzione). Considerando, però, il volume delle erogazioni dei primi 9 mesi del 2008 si registra una variazione percentuale rispetto allo stesso periodo del 2007 che ammonta invece a -6,9%.

Mercato immobiliare. Il loft: domanda in calo

 Anche il segmento dei loft sta subendo un calo della domanda, in questo periodo di generale contrazione del mercato immobiliare. Gli acquirenti di questo tipo di immobili sono per la maggior parte professionisti, in genere architetti, che lo utilizzano sia come ufficio che come abitazione, single e giovani coppie con una certa disponibilità di spesa. Ci troviamo quindi di fronte ad un mercato abbastanza di nicchia, di amatori del genere. L’ acquirente di un loft preferisce quasi sempre l’ utilizzo diretto, attratto soprattutto dagli spazi ampi che, in questo tipo di abitazione, sono destinati alla zona giorno e al bagno. In particolare in questo periodo sono penalizzati i loft accatastati come C3, che non hanno subito il cambio di destinazione d’ uso, ed anche i tagli più piccoli che arrivano al massimo a 150 mq.

Locazioni: più case in affitto al nord

 Secondo Idealista.it il mercato degli affitti potrebbe essere un ottimo strumento di flessibilità in mano alle famiglie per far fronte all’ instabilità economica e alla crisi dei consumi. Potrebbe, inoltre, spingere fuori casa i cosiddetti “bamboccioni” e fare da ombrello per le categorie colpite dalla crisi: giovani precari, giovani coppie ed extracomunitari. Tuttavia, nel corso del 2008 il segmento delle locazioni non ha brillato per vitalità. La domanda è scoraggiata da una un’ offerta ridotta – secondo il Censis solo il 19% del patrimonio immobiliare del nostro paese è in locazione contro il 40% circa di Paesi come Francia, Austria, Olanda, Danimarca – a prezzi spesso proibitivi. La mancanza di incisive politiche abitative da parte dello Stato in tema di edilizia popolare ha fatto il resto, con la conseguenza di canoni pressoché raddoppiati nel nostro paese in soli 7 anni.

Il mercato dei box: calo delle quotazioni

 Nel primo semestre del 2008 a livello italiano si evidenzia un calo delle quotazioni dello 0.9% per i box e dello 0.8% per i posti auto. Nelle grandi città le performance sono state leggermente peggiori: -1.4% per i box e -2.0% per i posti auto, dinamica che non accadeva da diversi semestri. Tra i motivi che hanno portato alla diminuzione dei prezzi dei box la decisione di tanti acquirenti di rinunciare all’ acquisto per ridurre l’ investimento complessivo nell’ abitazione e il completamento, soprattutto nelle grandi città, di interventi di nuova costruzione che hanno portato ad una maggiore offerta sul mercato per queste tipologie. A questo si deve aggiungere anche una diminuzione della domanda di box ad uso investimento. Tra le grandi città, Napoli e Genova hanno segnalato il ribasso più sensibile delle quotazioni rispettivamente con -3.5% (box) e -3.4% (posto auto) e con -5.1% (box) e -5.3% (posto auto). I valori più alti si registrano sempre nelle zone centrali dove comunque la domanda di box è sempre più alta rispetto all’ offerta. I top prices si evidenziano a Roma dove si possono toccare anche valori di 150 mila euro per una soluzione singola.

Eventi mercato immobiliare: Real Forum

 Salone Immobiliare – Bologna
dal 19 al 22 febbraio 2009
presso Bologna Fiere – padiglione 31

Il Salone Immobiliare è meta obbligata non solo per chi cerca casa, ma anche per chi vuole informarsi sulle tendenze, il know-how, le novità e le occasioni del settore immobiliare. Un momento di apprendimento, dunque: conoscere qual è relazione tra i social network ed il mercato immobiliare; come si gestisce un contatto sul web rispetto alle tradizionali telefonate in agenzia; come condizionano il lavoro degli agenti immobiliari le nuove norme antiriciclaggio; le normative sui permessi di soggiorno.
Grazie alla recente partnership tra Salone Immobiliare e Real Forum, durante i giorni di fiera verrà organizzato un palinsesto di convegni, work – shop, tavole rotonde, education e networking con lo scopo di analizzare l’ evoluzione del mercato immobiliare ed offrire un importante momento formativo per tutti gli operatori e i privati. A tutti gli incontri, a cui interverranno prestigiosi esperti del settore, l’ingresso è gratuito.

Compravendite: un progetto nazionale camerale sul contratto tipo

 Acquisti on – line più sicuri, compravendite di immobili più trasparenti, turisti più garantiti. Sono alcuni dei principali risultati che verranno raggiunti grazie al progetto nazionale sui contratti – tipo e le clausole inique, presentato a Pisa. Le Camere di Commercio Italiane, coordinate da Unioncamere, in collaborazione con l’ Autorità Antitrust, con le associazioni dei consumatori e delle imprese ed il supporto di alcuni ordini professionali, hanno messo a punto 13 contratti – tipo, 5 pareri sulle clausole inique e 1 codice di condotta, raccolti in una banca – dati nazionale on-line liberamente consultabile e a disposizione del piccolo imprenditore così come del semplice cittadino consumatore.
Secondo Tecnocasa il mercato immobiliare italiano chiude l’ anno 2008 con una contrazione dei prezzi e delle compravendite che ha interessato grandi metropoli, capoluoghi di provincia e comuni dell’ hinterland. Si è di fronte ad una realtà contrassegnata da una maggiore offerta di immobili sul mercato, da una domanda più selettiva e prudente e da un allungamento delle tempistiche di vendita.