Assoedilizia: a rischio la tutela degli interessi pubblici in tema di ambiente

 A rischio la tutela degli interessi pubblici in tema di ambiente,di decoro urbano, di fruibilita’ del suolo pubblico; nonche’ degli interessi legittimi dei residenti controinteressati. Passo indietro sul percorso del federalismo. Efficace la detassazione degli interventi.
Dichiarazione del presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici: “L’art. 23 del D.L. del 28 novembre scorso prevede che gruppi organizzati, in modo non meglio definito,di cittadini possano presentare proposte operative (microprogetti) per interventi di interesse locale o di arredo urbano, sul suolo publico o su beni pubblici. L’ente locale puo’ collaborare. In caso di mancata opposizione da parte di quest’ultimo (quando non si tratti di beni particolarmente protetti ) si forma il silenzio-assenso, decorsi 60 giorni dalla domanda, e le opere sono finanziate in parte dalla collettivita’. La norma, per come è concepita presenta il difetto di rendere più complicata all’ente Comune la tutela dell’interesse pubblico, sul piano, non solo della fruizione del bene pubblico ( non protetto da vincoli puntuali ), ma anche del decoro e dell’ordine dell’ambiente urbano. Il principio del silenzio-assenso, che trova la sua ragione nell’agire del privato su un bene proprio in virtu’ dello jus aedificandi, non puo’ giustificarsi quando si tratti di intervenire sul bene pubblico.

Piemonte: preoccupazione per il freno agli sgravi fiscali per il risparmio energetico

 “Guardiamo con preoccupazione al provvedimento che renderà complesso e limitato il percorso per ottenere le detrazioni del 55% delle spese sostenute per l’installazione di impianti a energia solare. La manovra disincentiverà la domanda e avrà un effetto negativo sulla produzione. Interventi di questo genere riducono fortemente l’impatto delle misure regionali sia dal punto di vista del rilancio dell’economia sia da quello del sostegno all’innovazione tecnologica.” E’ questo il commento degli assessori all’ Energia, Andrea Bairati, e all’Ambiente e Risparmio Energetico, Nicola de Ruggiero, alla notizia che il decreto anticrisi approvato dal Governo renderà più difficile ottenere sgravi fiscali per chi intende risparmiare energia. La manovra contenuta nel pacchetto “anticrisi” diverge dalla politica intrapresa dalla Regione Piemonte che, per raggiungere gli obiettivi energetico ambientali fissati dall’Unione Europea al 2020, ha destinato oltre 250 milioni di euro dei Fondi Europei di Sviluppo Regionale (2007-2013) agli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e di produzione di energia da fonti rinnovabili. “Il cosiddetto decreto “anticrisi” – ha sottolineato Bairati – non solo renderà più complessa la procedura per poter beneficiare delle detrazioni fiscali Irpef ed Ires del 55% per interventi di riqualificazione energetica ma non garantirà l’accoglimento delle istanze per interventi realizzati dopo il 31 dicembre 2007.

Milano: dalla parte del pianeta per ridurre il surriscaldamento globale

 L’assessore Croci: “In prima fila per contrastare i cambiamenti climatici”. A Palazzo Reale la terza tappa del road show del progetto del Nobel Al Gore dedicato ai grandi problemi del futuro, dalla mobilità all’approvigionamento energetico sostenibili. L’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci è intervenuto questa mattina a Palazzo Reale alla presentazione della terza tappa del road show Una mano al pianeta, un’iniziativa organizzata da Climate Project Italia e patrocinata dal Comune di Milano. “The Climate Project” è l’organizzazione mondiale fondata dall’ex Vicepresidente degli Stati Uniti e Nobel per la Pace 2007 Al Gore che è impegnata a far conoscere i problemi del futuro del pianeta e a contrastare i cambiamenti climatici in atto. Il progetto è stato presentato dal direttore di The Climate Project Italia, Mario Alverà. “Milano è tra le città maggiormente impegnate a livello internazionale per ridurre le emissioni dei gas responsabili dell’effetto serra e per contrastare il cambiamento climatico – ha detto l’assessore Croci illustrando le politiche di intervento del Comune. Un impegno concreto, che si dettaglia in un insieme di azioni previste nel piano per il clima cittadino, che prevede interventi sia a favore della mobilità sostenibile che della sostenibilità energetica”.

Il Console generale di Russia incontra una delegazione dell’I.R.A.

 Nella sua splendida villa in Genova – Nervi, a pochi passi dalla camminata con vista sul mare, il Console Generale di Russia , Nicola Tavdumadze, ha incontrato la delegazione di IRA composta dal Presidente Salvatore Parisi, dal presidente nazionale dell’ANAMA Paolo Bellini e dalla nostra corrispondente da Mosca Alla Kudryashova, in missione in Italia in questi giorni. L’incontro è risultato non solo cordiale ma soprattutto interessante ed utile per gli interessi di IRA e del suo network. Infatti l’alto diplomatico russo si è detto fortemente interessato a seguire lo sviluppo di IRA considerando la rete un’organizzazione di eccellenza che saprà dare lustro all’Italia. I russi potranno trovare nell’ Italian Russian Association un punto di riferimento importante dotato di tutte le credenziali di correttezza e trasparenza che i russi cercano negli agenti immobiliari italiani.

Edifici scolastici solo la meta è a norma

 Dal disastro di San Giuliano, il governo vara un piano straordinario per 100 scuole Non e` sicura la meta` degli edifici. Tra dimenticanze e tagli finanziari, l`edilizia resta in coda. Sia la legge finanziaria 2009, con un taglio di 22,8 milioni di euro, sia il decreto legge 137/08, ora convertito nella legge n. 169, con un articolo 7-bis aggiunto alla camera (ha portato dal 10% al 5% la quota parte dei finanziamenti per le grandi opere da destinare all`edilizia), si sono occupati d`edilizia scolastica. Interventi che, nella ricorrenza dei 6 anni dal disastro di San Giuliano di Puglia eludono una grande emergenza nazionale per la sicurezza e la qualita` del sistema di istruzione: al momento, secondo stime ufficiose sui dati delle regioni e degli enti locali, circa la meta` del patrimonio scolastico necessiterebbe di interventi di rifacimento. Dati confermati dall`ultimo rapporto di Cittadinanza attiva: solo il 47% degli edifici e` sicuro.

Leasing immobiliare “in pool”

 Nel caso di locazioni finanziarie immobiliari in pool, ciascuna delle società partecipanti al pool è tenuta alla registrazione del contratto di leasing, ai sensi degli articoli 5 e 10 del Testo unico dell’imposta di registro (Dpr 131/1986). Le stesse compagini, in qualità unitaria di “parte contraente”, sono, inoltre, solidalmente obbligate al pagamento del tributo. Questi, in sintesi, i chiarimenti forniti dall’agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 443/E del 17 novembre. Il contratto atipico di leasing può sostanziarsi in una pluralità di forme, pur sempre conservando, nel rapporto causale che lega le parti, gli elementi distintivi comuni a tale tipologia contrattuale. Nello specifico, il “leasing finanziario” è caratterizzato dalla “trilateralità” del rapporto contrattuale. Il concedente, ovvero l’impresa di leasing, si frappone tra fornitore del bene e suo utilizzatore; acquista o fa costruire dal produttore il bene, mobile o immobile, scelto dall’utilizzatore e, restandone proprietario, lo concede in godimento all’utilizzatore, che assume su di sé tutti i rischi e i benefici connessi con la proprietà del bene. A ogni modo, anche nella variante del leasing finanziario in pool, le parti che intervengono nel contratto restano individuabili nel concedente (pool delle società di leasing), nel fornitore del bene e nell’utilizzatore. Nella fattispecie prospettata dall’istante, si faceva presente come fosse stipulato un unico contratto di locazione finanziaria nei confronti dell’utilizzatore e come le banche, o gli enti di intermediazione creditizia, assumessero unitariamente la parte contrattuale di “concedente”. Per quanto concerne il relativo trattamento tributario, tutti i contratti di locazione, anche finanziaria, e di affitto, aventi a oggetto immobili strumentali, siano essi esenti ai fini Iva ovvero assoggettati all’imposta, scontano l’obbligo di registrazione in termine fisso, con imposta di registro proporzionale, nella misura prevista dall’articolo 5 della tariffa, parte prima, allegata al Dpr 131/1986.