Comune di Roma. Riduzioni Ici e Ta.Ri., rimborsi più veloci: ultime delibere di Giunta

 Uno sconto medio di 122 euro sull’Ici 2008, pari al 35% in meno rispetto all’anno scorso: è questo l’impatto che la nuova detrazione sulla prima casa prevista dalla Legge Finanziaria (pari all’1,33 per mille del valore catastale dell’immobile, fino a un massimo di 200 euro) avrà sull’importo totale dell’Ici dovuta dalle famiglie romane. Il quadro fiscale per il calcolo dell’Ici 2008 è stato disegnato dalla Giunta comunale dimissionaria in una delle sue ultime delibere.

La riduzione governativa si aggiunge alla detrazione di 90 euro, decisa nel 2007 e confermata per il 2008 dalla Giunta, per i proprietari di casa che rientrano nei parametri ISEE (circa 100 mila). Per le famiglie in condizioni di forte disagio (circa 70 mila), poi, vengono confermate le agevolazioni ‘mirate’: detrazione di 154,94 euro e aliquota agevolata all’1 per mille (pari a un beneficio di circa 280 euro).

Aree edificabili e Ici

L’imposta è applicabile solo con l’ok del Comune in base alla qualificazione attribuita dallo strumento urbanistico generale adottato dall’Ente locale

Ancora novità sull’edificabilità dei terreni ai fini Ici: l’aliquota viene determinata dalla qualificazione attribuita dal piano regolatore generale adottato dal comune, indipendentemente dal fatto che venga o no approvato dalla regione e anche in assenza di piani attuativi. La Cassazione tributaria, nella sentenza 1861/2008, si è espressa a favore dei Comuni, ma di parere contrario potrebbe essere la Corte costituzionale, avanti alla quale pendono diverse ordinanze di commissioni tributarie sulla nozione di terreno edificabile ai fini fiscali, emesse dalla commissione tributaria del Lazio (in Gazzetta Ufficiale 18/2007 e 47/2007) e dalle commissioni provinciali di Piacenza e Ancona.

Slitta l’aggiornamento delle rendite catastali

 Prorogati i termini per denunciare al catasto le modifiche apportate agli immobili di residenza. L’aggiornamento delle rendite catastali è stato voluto da molti comuni italiani, tra cui grandi città come Roma, Milano, Genova e Firenze per rivalutare gli appartamenti secondo canoni correnti anche ai fini della regolarizzazione delle contribuzioni ICI.

Finanziaria 2008: Ulteriore detrazione ICI

 Con l’art. 1, commi 5 – 6 – 7 della Legge Finanziaria 2008, vengono modificati gli articoli 8 e 6 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 in materia di Ici, fissando un’ulteriore detrazione Ici per l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo di un importo pari all’1,33 per mille della base imponibile. La stessa detrazione minore uguale a 200 euro può essere utilizzata fino a concorrenza del suo ammontare rapportandola al periodo dell’anno durante il quale si protrae la destinazione di abitazione principale.

Finanziaria 2008: Ici meno cara per i divorziati “sfrattati”

Potrà fruire dell’aliquota ridotta per l’abitazione principale e delle relative detrazioni la parte, soggetto passivo dell’imposta, non assegnataria della casa coniugale.

Il coniuge soggetto passivo Ici che, a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, non dovesse risultare assegnatario della casa coniugale, potrà comunque fruire, alle condizioni stabilite dalla norma, dell’aliquota ridotta per l’abitazione principale e delle relative detrazioni. La novità è contenuta nella Finanziaria 2008 e va a incidere direttamente sull’articolo 6 del decreto legislativo 504/1992, che disciplina l’imposta comunale sugli immobili, recante “Determinazione delle aliquote e dell’imposta”.

Finanziaria 2008: tutte le novità sulla casa

 Sconto ICI sulla prima casa: detrazione fino a 303 euro l’anno
Per la casa di abitazione, i proprietari degli immobili potranno sommare all’attuale detrazione ICI di 103,29 euro un’ulteriore detrazione di imposta pari al 30% dell’aliquota base dell’ICI: lo sconto complessivo avrà un tetto di 303,29 euro l’anno per contribuente. In pratica, si calcola che circa il 40% dei proprietari di casa in Italia non pagheranno nulla per questa imposta. Sono escluse dallo sconto ICI solo le ville e i castelli.

Casa. Dopo l’acquisto, le prime spese da affrontare

 Dopo l’acquisto, le prime spese da affrontare Al momento dell’acquisto si deve pagare l’imposta di registro: il suo importo è proporzionale al valore dell’immobile stesso secondo i coefficienti stabiliti dallo Stato. Esistono, infatti, aliquote diverse a seconda che si acquisti da imprese o da privati oppure se la casa risulta essere la nostra prima o seconda abitazione.

Infine, allo Stato bisogna versare l’imposta ipotecaria e catastale, in seguito a volture catastali e trascrizioni, iscrizioni e variazioni nei pubblici registri immobiliari in proporzione ad aliquote stabilite. Se si acquista da un privato, e si può godere delle agevolazioni per la prima casa, entrambe le imposte corrispondono a 168 euro. Senza le agevolazioni, l’imposta corrisponde al 2 per cento del valore catastale, mentre quella di registro al 7 per cento.

Assoedilizia: “Chiara la manovra dello Stato: sempre piu’ ICI e meno trasferimenti di risorse ai Comuni”


“Non ho alcuna intenzione di apparire come il patrocinatore di coloro che fanno resistenza alla riforma catastale perché non vogliono pagare le tasse. I proprietari di casa che rappresento le tasse le pagano, eccome, anche più dell’equo. Per cui se le imposte, invece di versarle allo Stato le versiamo ai Comuni, può anche andarci bene: purché la riforma del Catasto non si traduca in un aggravio dell’attuale carico fiscale, purché le imposte locali non diventino, come sta capitando, un doppione delle imposte erariali”.
L’ha affermato il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici intervenendo al Convegno “Verso un nuovo Catasto: per un federalismo effettivo, equo, efficiente” organizzato oggi dal Comune di Seregno.

Ici. Comune di Milano con Anci per ricorso contro il governo su tagli

 “Il Comune di Milano aderirà all’iniziativa dell’Anci che presenterà ricorso contro la decisione del Governo di procedere ai tagli dei trasferimenti Ici agli enti locali”.
Lo annuncia il vice Sindaco Riccardo De Corato che aggiunge: “Il Governo con questo provvedimento scarica sulle amministrazioni locali il peso di nuovi gravosi tagli. Una manovra del tutto illegittima contro la quale agiremo legalmente, unendoci all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani che ha impugnato l’atto che comunica la riduzione dei trasferimenti”.