Un fondo di garanzia per aiutare chi ha difficoltà a pagare le rate del mutuo. Grazie a un accordo della Regione con l’Abi Liguria è possibile rinegoziare il mutuo o chiedere una sospensione per un massimo di diciotto mesi. La Regione dà respiro a chi è soffocato dal mutuo istituendo un fondo di garanzia a sostegno delle famiglie che sono momentaneamente in difficoltà economica e faticano a pagare la rata del mutuo. La Liguria è la prima Regione italiana a offire una misura di sostegno del genere, grazie alla quale sarà possibile, per esempio, sospendere i pagamenti delle rate fino a diciotto mesi: il fondo, attivato dall’Ente con la finanziaria regionale Filse, prevede uno stanziamento di un milione e trecentomila euro, che salgono a tre milioni e novecentomila grazie a un protocollo d’intesa stipulato con Abi Liguria. In base a questo accordo, inoltre, i cittadini che hanno stipulato un mutuo per l’acquisto o il restauro della prima casa tra il 2002 e il 13 dicembre 2007 possono rinegoziare il mutuo e sospendere il pagamento, in caso di difficoltà, per due volte (a patto che la banca che ha concesso il mutuo aderisca all’intesa).
Politiche sulla casa
Enel: l’inverno è sempre a rischio per il Gas
Una nuova crisi metanifera, con temperature meno miti di quelle dell’inverno scorso, potrebbero riproporre lo scenario energetico del 2006. Lo riferisce quotidiano “Il Sole 24 Ore”, che avverte come la nuova emergenza potrebbe coinvolgere non solo l’Italia ma tutta l’Europa, “sempre più a secco di giacimenti propri”. L’allarme è stato lanciato dal “comitato per l’emergenza gas”, che si è costituito in occasione della crisi di due anni fa in seno al Ministero dello Sviluppo e che ora si ritrova con dati preoccupanti. Un mare di “potenziamenti” previsti nei prossimi anni, tutti o quasi in ritardo, con la prospettiva di un’Italia “ancora più schiava del gas metano” e “strangolata da prezzi sempre più alti”. La sicurezza a medio termine dovrebbe essere garantita, “corroborata da almeno un paio di rigassificatori da 8 miliardi di metri cubi l’anno (ognuno in grado di aggiungere circa il 10% all’attuale fabbisogno) e pronti a irrobustire gli ampliamenti delle condutture dalla Russia, che però non potrà dare molto di più”. Ma il prossimo inverno? Si chiede l’autore dell’articolo “Per il gas in ritardo i potenziamenti: inverno a rischio”, Federico Rendina. Le incognite sono tante, in quanto dallo studio emerge che i rigassificatori sono “al palo” e i potenziamenti dei gasdotti soffrono dei ritardi, al punto che solo dopo il 2009 si produrrà un vero adeguamento delle nostre infrastrutture.
Sardegna: rifiuti, entro un anno un ecocentro in ogni Comune dell’isola
Sono circa 250 i Comuni sardi ancora sprovvisti delle aree attrezzate di raggruppamento. Ogni amministrazione comunale dovrà indicare alla Regione l’area dove intende realizzare il centro di raccolta e il cofinanziamento. L’assessore Morittu: “Entro il 2012 avremo il 65% della raccolta differenziata”. Entro un anno tutti i Comuni della Sardegna saranno dotati di un centro ecologico per la raccolta dei rifiuti, il che permetterà alla Regione, che ha investito in questo progetto 23 milioni di euro dei fondi Por Fesr 2007/13, di raggiungere l’obiettivo del 65% della raccolta differenziata entro il 2012 fissato dal Piano regionale. Il via libera ufficiale è stato dato con la delibera approvata ieri dalla Giunta regionale. “Una delibera importante per la politica della gestione di rifiuti nell’Isola”, ha commentato l’assessore dell’Ambiente, Cicito Morittu, nel corso di una conferenza stampa questo pomeriggio a Cagliari. Sono circa 250 i Comuni sardi ancora sprovvisti delle aree attrezzate di raggruppamento – ha spiegato l’Assessore – alcune decine lo hanno già realizzato, centri importanti come Alghero, Macomer, Quartu, Sestu e Ozieri, altri sono in fase di realizzazione, come quelli già previsti nei Comuni che fanno parte del Parco Geominerario.
Torino: un prestito obbligazionario per rifinanziare i mutui e finanziare nuovi investimenti
Il Consiglio comunale nella seduta di oggi pomeriggio ha approvato la delibera che autorizza l’emissione di un prestito obbligazionario a tasso fisso chiamato “Città di Torino 2008”, per un importo
Roma: via l’Ici, tutto quello che c’è da sapere
Via l’Ici prima casa anche a Roma, come previsto dal decreto legge n. 93 del 29 maggio 2008 – che elimina l’imposta per l’ “abitazione principale”, ovvero l’immobile in cui il proprietario abita e ha la propria residenza anagrafica <_. Lo comunica il Dipartimento Entrate del Comune, precisando che la norma non ha valore retroattivo e vale, quindi, solo per gli importi a partire dal 2008. Già in occasione dell'acconto del 16 giugno, dunque, i proprietari di sola prima casa non dovranno più pagare l'imposta, mentre chi possiede diversi immobili non dovrà considerare l'abitazione principale nel calcolo Ici. Da ricordare, inoltre, che anche i locali strettamente pertinenti all'abitazione principale - box o posto auto, più una cantina o una soffitta - non pagano l'Ici, anche se registrati separatamente al catasto. Continuano invece a pagare l'Ici le prime case accatastate in categoria A1, A8, A9 (abitazioni di lusso, ville, castelli), alle quali continuerà ad essere applicata la detrazione annuale di 103,29 euro.
Piemonte: congresso mondiale degli architetti
Conto alla rovescia per il 23° congresso mondiale degli architetti, che si svolgerà al Lingotto di Torino dal 29 giugno al 3 luglio. “L’architettura è di tutti” è lo slogan
Loiero e Lombardo contro provvedimento Ici
Al primo confronto istituzionale tra il Governo e le Regioni, tenutosi a Palazzo Chigi, il presidente della Calabria, Agazio Loiero, ha sottolineato al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi l’ingiusta decisione
Le tentazioni corporative del localismo italiano: quasi l’80% dei residenti nei piccoli comuni rifiuta la città
Quasi la metà degli italiani vive in comuni con meno di 20.000 abitanti. Più di 10 milioni sono quelli che vivono in comuni con meno di 5.000 residenti. Si vive in piccoli centri ma, sempre più, all’interno di “grandi contenitori metropolitani”dove l’urbanizzazione continua salda centinaia di comuni vicini. Anche in queste conurbazioni (quella milanese-lombarda, veneta, Roma e l’area napoletana), come nel resto del territorio, il radicamento territoriale resta molto forte. Secondo un’inedita indagine RUR-Censis, il 47% degli italiani non lascerebbe mai il luogo in cui vive, più del 17% sogna di abitare invece in una piccola città, l’8% in una casa di campagna, il 7% in un piccolo paese, mentre il 10% sceglierebbe una grande metropoli e ancora un cittadino su dieci preferirebbe vivere in una città estera. In particolare, chi vive in una metropoli, per il 63,7% non cambierebbe tipologia insediativa, restando dove vive attualmente (40%) o spostandosi in un’altra grande città italiana o straniera. I residenti in piccoli comuni per il 78,3% non intendono cambiare, restando per il 53,2% dove abitano o al massimo spostandosi in un altro piccolo centro (25%). Le ultime elezioni hanno decretato il successo di un’offerta politica meno attenta alle differenze di classe, di ceto, di categoria professionale degli elettori, e centrata invece sulle istanze in grado di accomunare i cittadini che vivono, lavorano, intraprendono in un determinato territorio. Ma una costruzione del consenso giocata “nel” locale e “per” il locale comporta rischi di corporativismo localistico.
Anama: in Russia a sostegno del business italiano.
E’ l’iniziativa del momento! ANAMA attenta alle novità del mercato immobiliare si è spinta fino a Mosca per valutare e definire rapporti commerciali, associativi ed istituzionali di altissimo livello. Lo
E’ pronto il vademecum per il pagamento dell’ICI: tutto su chi è tenuto ancora a pagarla e chi, invece, ne è esonerato
In distribuzione da domani presso tutti gli sportelli degli agenti della riscossione di Equitalia un vademecum informativo per il pagamento dell’Ici, realizzato in collaborazione con l’Ifel (Fondazione Anci per la finanza e l’economia locale). La pubblicazione spiega ai cittadini, in modo chiaro e semplice, quando l’imposta deve essere ancora versata e quando l’obbligo è venuto meno a seguito delle disposizioni contenute nel decreto legge 93/2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 124 del 28 maggio 2008. A tutti i contribuenti che nel 2007 hanno effettuato il versamento dell’Ici le società di Equitalia hanno inviato i bollettini per effettuare il pagamento relativo al 2008. Il processo è stato avviato a marzo per rispettare gli obblighi normativi, in tempo per la prima scadenza del 16 giugno. Non tutti però, come precisato sopra, sono tenuti all’adempimento, in conseguenza di quanto stabilito dal Dl 93 del 27 maggio.
Milano: città laboratorio in attesa dell’Expo 2015
Tappa di avvicinamento ai grandi eventi dell’Expo 2015:esperti, studiosi, politici, associazioni e cittadini s’incontrano per sviluppare insieme una cultura e una politica di sviluppo sostenibile Al via il Festival Internazionale dell’Ambiente. Per la prima volta esperti, studiosi, politici, associazioni e cittadini s’incontrano per sviluppare insieme una cultura e una politica di tutela. La manifestazione si svolgerà a Milano, in provincia e in altri comuni della Lombardia fino all’11 giugno. L’obiettivo dell’evento è quello di approfondire, confrontarsi e trovare vere e proprie soluzioni che rendano le città “sostenibili” e migliorino la qualità della vita. Tali soluzioni esistono e grazie a tanti “piccoli” contributi che, uniti tra loro, possono portare a un tangibile e anche rapido miglioramento alle grandi sfide legate ai cambiamenti climatici e allo sviluppo sostenibile. Per una settimana, infatti, la città ospiterà incontri, eventi e manifestazioni per scoprire le migliori esperienze nei campi della lotta all’inquinamento, delle energie rinnovabili, della gestione dei rifiuti e degli stili di vita. L’evento, coordinato da FieraMilano, è promosso dal Comune, dalla Regione Lombardia, dalla Provincia e dalla Camera di Commercio.
Fini su piccoli e grandi abusi edilizi, Legambiente “Mai più condoni, senza differenziazioni di sorta”
“Quante e quali tra le 28.000 case abusive costruite nel 2007 possono essere dichiarate ‘manufatti che non deturpano irrimediabilmente l’ambiente’?” Così Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, nella giornata