I Verdi della Provincia di Firenze, hanno presentato in Conferenza Stampa le risposte ricevute all’interrogazione in Consiglio Comunale sul tema casa. “Riteniamo che il problema della casa e degli affitti elevati sia una delle ferite di cui la città soffre – dichiarano Tommaso Grassi, Portavoce Provinciale dei Verdi e Capogruppo in Consiglio di Quartiere 5 di Firenze e Luca Ragazzo, Capogruppo dei Verdi in Consiglio Provinciale – Per questo è necessaria la massima attenzione da parte di chi amministra: ad esempio, una volta completato un progetto, se ne dovrebbero approfondire attentamente gli effetti”. “Abbiamo presentato due interrogazioni in Consiglio Comunale per appurare i risultati conseguiti dal programma nazionale dei 20.000 alloggi in affitto, e dalla prima esperienza fiorentina dell´applicazione della norma del 20% di edifici destinati ad affitto calmierato su interventi superiori ai 2000 mq, ovvero l´intervento di Via Toscanini-Via Respighi, frutto della concessione edilizia di Viale Belfiore – affermano gli esponenti Verdi -. Ebbene, quanto emerge dalle risposte dell´Assessorato alla Casa e all´Urbanistica del Comune è sorprendente e preoccupante”.
Mese: Ottobre 2008
Orari accensione riscaldamento e benefici
La progettazione, l’installazione, il periodo di esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici trovano la loro disciplina nel D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993 e successive modifiche ed integrazioni. Il territorio nazionale è stato suddiviso in sei zone climatiche (si veda tabella n. 1), con indicazione nella tabella A, allegata al D.P.R. di cui sopra, della zona alla quale appartiene ogni singolo Comune. I Comuni che non sono stati inseriti nella tabella anzidetta o nelle sue successive modificazioni ed integrazioni sono disciplinati da apposito provvedimento del Sindaco. La zona climatica di appartenenza indica in quale periodo e per quante ore è possibile accendere il riscaldamento negli edifici. I Sindaci dei Comuni possono ampliare, a fronte di comprovate esigenze, i periodi annuali di esercizio e la durata giornaliera di accensione dei riscaldamenti, dandone immediata notizia alla popolazione.
Novara: case popolari. Cresce la possibilita’ di assegnazione
L’emergenza abitativa è un problema che anche la città di Novara sta affrontando, soprattutto dal punto di vista degli alloggi popolari. Dal bando emesso il mese scorso, si evince chiaramente come la domanda di alloggi di edilizia popolare sia in netta crescita. Per far fronte a queste esigenze, ma anche per sostenere alcune categorie deboli, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale, il Comune di Novara sta promuovendo una serie di iniziative finalizzate a contenere il problema abitativo. Innanzitutto, dopo dieci anni, è stato riproposto il bando per l’edilizia agevolata, allargando le categorie che ne possono fruire e coinvolgendo così la fascia superiore a quella che notoriamente fruisce dell’edilizia popolare sovvenzionata. In questo modo, famiglie con un reddito più alto rispetto a quello di norma richiesto nel bando potranno aggiudicarsi un alloggio, dove pagheranno un affitto leggermente più alto, ma certamente più contenuto rispetto al libero mercato.
Legambiente: camera approva delega su energia nucleare
Un via libera al nucleare all’insegna della militarizzazione e della monetizzazione del rischio, il peggior via libera possibile per una scelta che guarda al passato”. Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente commenta così l’approvazione alla Camera della delega sull’energia nucleare, contenuta nell’articolo 15 del Ddl Sviluppo. “Il nostro governo – dichiara Cogliati Dezza – avoca a sé qualsiasi decisione in materia di nucleare, con la possibilità di superare il parere di Comuni, Province e Regioni, nonché la totale esclusione di qualsiasi forma di informazione e partecipazione dei cittadini”. “Se, 21 anni fa, – prosegue il presidente di Legambiente – le nostre centrali sono state chiuse con un referendum popolare, oggi la loro riapertura non prevede nemmeno uno straccio di confronto con il territorio, nessun ‘dibattito pubblico’, come avviene ad esempio in Francia, paese tanto citato da Berlusconi, dove però la legge obbliga a una procedura trasparente di dibattito sui contenuti dei progetti e sugli standard di sicurezza e ambientali, gestita da un organismo indipendente. ”
L’abitazione data in uso ai soci dietro corrispettivo è locazione
Il corrispettivo – a valore di mercato – del trasferimento del diritto di usufrutto di un’abitazione nei confronti di un socio, per un periodo di tempo determinato, è esente da Iva perché riconducibile alla locazione di un bene immobile. Lo chiarisce l’agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 405/E del 30 ottobre, con la quale risponde a una società di costruzioni che ha chiesto al Fisco di poter portare in detrazione l’Iva derivante da contratti a corrispettivo concordato per la cessione, ai propri soci, dell’uso di unità abitative ricavate da un immobile strumentale di cui è proprietaria. Infatti, secondo l’interpretazione dell’interpellante, l’operazione rientrerebbe fra quelle imponibili Iva, se effettuata entro quattro anni dalla data di costruzione delle abitazioni.
Belluno: il comune incentiva il risparmio energetico
Il Comune di Belluno ha emanato un bando di incentivazione al risparmio energetico che interessa il settore residenziale privato e che, in particolare, finanzia, nei limiti degli stanziamenti di bilancio, coloro che intendono: rottamare le vecchie stufe tradizionali a legna e sostituirle con impianti che pur utilizzando la legna o materiali ad essa referenti come pellet, cippato, ecc., abbiano un alto grado di efficienza e un rendimento non inferiore al 70%; sostituire le caldaie funzionanti a gasolio con analoghi impianti a gas metano ad alta efficienza (3 o 4 stelle); sostituire le caldaie a gas, con analoghi impianti ad alta efficienza(sempre 3 o 4 stelle). L’iniziativa è parte rilevante delle politiche ambientali promosse dall’Assessorato all’A mbiente per favorire il risparmio energetico e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. L’utilizzo della legna per riscaldamento in vecchi impianti a bassa tecnologia (stufe) e la rilevante presenza di caldaie a gasolio e a gas a bassa efficienza, comportano infatti, come dimostrano studi in ambito europeo e locale condotti da A.R.P.A.V., un rilevante inquinamento dell’a ria con le pregiudizievoli conseguenze sulla nostra salute.
Federconsumatori: richiesta rimborsi per servizio di depurazione
La Federconsumatori chiede la restituzione dei canoni pagati negli ultimi 10 anni dagli utenti che non hanno fruito del servizio di depurazione e che si riconosca loro tale diritto, senza ricorrere alle vie legali. A seguito della recentissima sentenza della Corte Costituzionale con sentenza n. 335/08, dichiarando l’illegittimità dell’art. 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n.36 (Disposizioni in materia di risorse idriche), sia nel testo originario, e sia nel testo modificato dall’art. 28 della legge 31 luglio 2002, n.179 (Disposizioni in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota relativa al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi». Illegittimità estesa anche all’art. 55 comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota relativa al servizio di depurazione, è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi»; nella fattispecie si è stabilito che tale quota, pagata finora da tutti gli utenti del servizio idrico, non configura una tassa ma il corrispettivo di un servizio che, nei casi in cui manchino gli impianti, non viene erogato.
Benevento: vendita immobili, via libera della Commissione alle modifiche regolamentari
Vendita immobili, via libera della Commissione alle modifiche regolamentari. Gli attuali conduttori avranno il diritto di prelazione se in regola con i pagamenti. Via libera della Commissione consiliare Patrimonio alla modifica dell’art. 19 del regolamento comunale per la vendita degli immobili. A renderlo noto sono l’assessore al Patrimonio Cosimo Lepore e il presidente della Commissione, Angelo Fusaro, che spiegano: “Nel corso della riunione sono stati esaminati e discussi i nuovi criteri per la vendita degli immobili comunali di Parco Sogene. Tali criteri sono volti alla tutela degli attuali affittuari. Nell’alienazione dei beni immobili abitativi è infatti previsto l’obbligo per l’Ente di applicare il diritto di prelazione nei confronti del conduttore che non sia in mora con il pagamento dei canoni.
Nel 2008-2010 calo del -30% per le nuove costruzioni
Per il settore delle costruzioni si annuncia un periodo molto difficile. Il Cresme stima che nel triennio 2008-2010 ci sara’ ”una drammatica caduta delle nuove costruzioni residenziali con un -30%”
Federalismo fiscale il parere di Confedilizia
A parere della Confedilizia, il federalismo è un vero federalismo se ed in quanto sia (come in Svizzera) competitivo. Sul piano fiscale, anzitutto. In sostanza, il cittadino vota trasferendosi ad abitare ove ottiene migliori servizi a minori costi. E la competizione territoriale richiede che il confronto sui migliori servizi prestati, a minori costi, per i contribuenti, si basi su una ine-ludibile esigenza: che in tutt’Italia unico sia il metodo di valutazione dei servizi resi. Senza questo unico metodo non vi sarebbe possibilità di confronto, non vi sarebbe concorrenza, non vi sarebbe quindi federalismo. Solo il federalismo competitivo porta ad una diminuzione delle imposte. E sotto questo profilo, desta preoccupazione il fatto che Regioni ed Autonomie locali mirino oggi, in buona sostanza, a farsi riconfermare i livelli di entrata (e conseguentemente di spesa) già in essere. Con una sostanziale riconferma, quindi, del criterio della spesa storica, pur formalmente ripudiato. Invero, è ferma convinzione della Confedilizia che gli sprechi si possano ridurre procedendo anzitutto ad un taglio (netto e pregiudiziale, sia pure graduale negli anni) dei tributi: solo – come si dice negli Stati Uniti “affamando la bestia” (della spesa pubblica) si porranno gli Enti locali nella condizione obbligata di ridurre gli sprechi, la cui voragine è proprio rappresentata dalla spesa locale (che non ha in Italia alcun controllo né di merito né di legittimità come in nessun’altra parte d’Europa avviene).
SUL DISEGNO DI LEGGE N. 1117 (Ferma, comunque, la necessità di raggiungere gli obiettivi sopra enunciati).
Mutui in flessione nel secondo trimestre
Elaborazione Tecnocasa su dati Bankitalia la crisi fa paura, grande gelata per i mutui. Nel secondo trimestre dell`anno flessione del 10%. Genova (-17%) si colloca comunque all`11° posto in Italia. Il mercato dei prestiti per l`acquisto delle abitazioni fa segnare nel secondo trimestre 2008 un -10% rispetto allo stesso trimestre dell`anno precedente. A livello di macroaree si puo` notare un peggioramento generalizzato: -12% nel Nord-Ovest, -8% nel Nord-Est, -10% al Centro, -9% al Sud e -11% nell` Italia insulare. Per quanto riguarda piu` specificatamente la Liguria, il dato registra un -16% rispetto allo stesso trimestre del 2007. Nel secondo trimestre 2008 sono stati erogati 475 milioni di euro, un ammontare che colloca la regione al 10° posto per volumi erogati. Tutte le province presentano una diminuzione delle erogazioni: Imperia (-14%), La Spezia e Savona (-15%). Di segno negativo anche la provincia di Genova (-17%), che comunque si colloca al 11° posto per volumi erogati in Italia con 278 milioni.
Pacchetto Ue, cinque proposte per dimezzare i costi
Tempi, delocalizzazione, crediti di emissione. L’AD Fulvio Conti ha chiesto al Parlamento di sostenere cinque proposte di Enel per dimezzare i costi dell’applicazione in Italia del “pacchetto 20/20/20”, stimati dall’Unione europea in oltre l’1% del Pil italiano contro circa lo 0,5% degli altri Paesi europei. “L’introduzione degli elementi di flessibilità proposti da Enel potrebbe consentire di allineare i costi italiani a quelli degli altri paesi che sono pari a circa la metà”, ha detto Conti nel corso di un’audizione alla Commissione Ambiente del Senato. Innanzitutto va richiesto il prolungamento oltre il 2012 della possibilità di compensare le emissioni in Europa con i crediti guadagnati con investimenti in impianti a minor impatto ambientale realizzati fuori dalla Unione. Gli stessi 100 euro investiti in sistemi già molto efficienti come quelli italiani producono una riduzione di emissioni di CO2 di gran lunga inferiore a quella che si possono ottenere aiutando i paesi emergenti a migliorare le proprie tecnologie.