News. Casa Domotica su Rai Tre con “Cominciamo Bene”

 Il talk show mattutino di Rai Tre ha dedicato un servizio alla casa dotata di impianti domotici realizzata da Area Group Immobiliare e Vividomotica. Nel filmato una dimostrazione di come le nuove tecnologie possono contribuire a risparmiare energia ed elettricità.

Nella puntata della trasmissione televisiva Cominciamo Bene di lunedì 15 febbraio si è parlato di quegli oggetti del nostro passato che stanno scomparendo, spesso sostituiti da nuove tecnologie. Durante il talk show mattutino in onda su Rai Tre, Fabrizio Frizzi ed Elsa Di Gati insieme ad Enza Sampò e l’ attore Paolo Ferrari si sono confrontati su vecchi e nuovi dispositivi domestici.

In questa cornice è stato tramesso un servizio dedicato alla Casa Domotica che Area Group Immobiliare e Vividomotica hanno realizzato a Pieve di Campi (PR). L’ obiettivo era proprio di far conoscere le numerose potenzialità degli impianti domotici al grande pubblico sia per quanto riguarda il risparmio energetico e luminoso che le possibilità di programmare e gestire diversi dispositivi domestici tramite touch screen o tramite l’ uso della voce.

Modificato il Piano Casa Molise

 Modificato il Piano Casa Molise. La Legge Finanziaria Regionale 3 / 2010 ha introdotto alcune modifiche che agevolano l’ applicazione della norma per rilanciare il settore delle costruzioni mediante interventi straordinari di ampliamento, demolizione e ricostruzione , che sono estesi ai fabbricati realizzati al rustico entro il 17 dicembre 2009, data di entrata in vigore della legge sul Piano Casa.

L’ applicazione delle norme anticrisi valgono anche per gli edifici abusivi. Infatti, il comma 1 bis aggiunto all’ Articolo 14 impegna il Comune che non ha ancora rilasciato la concessione in sanatoria a completare l’ istruttoria entro 60 giorni, durante i quali sono sospesi i termini della Dia, nel caso in cui il richiedente abbia inoltrato domanda di condono edilizio per il fabbricato per il quale intende usufruire delle agevolazioni del Piano Casa.

I lettori scrivono. Gli interessi dei molti, dei pochi e di uno solo: l’ ENEL

 Tenuta a debita distanza dai riflettori dell’ informazione, c’ è un’ Italia reale che stenta ad arrivare alla fine del mese, una parte significativa di Paese di cui sui media si parla poco e malvolentieri. Gli ultimi dati ISTAT sulle condizioni di vita e sul reddito degli italiani registrano una crescita del numero dei nuclei familiari in difficoltà, che salgono dal 15 % del 2007 al 17 % del 2008, con punte drammatiche sino al 30 % al Sud.

La fotografia scattata dall’ ISTAT mostra che quasi il 12 % delle famiglie non riesce a pagare regolarmente le bollette delle utenze domestiche (oltre il 25 % in Sicilia). Non si tratta dell’ opportunità o meno di comprare l’ ultimo modello di cellulare, o il computer più innovativo, o il televisore di tendenza, ma dell’ oggettiva difficoltà per centinaia di migliaia di famiglie di pagare l’ elettricità e il gas.

Se un’ autorità è istituzionalmente preposta alla regolamentazione e alla vigilanza di servizi che, per loro stessa natura, sono considerati essenziali, essa dovrebbe sempre considerare l’ impatto economico dei propri provvedimenti anche sulle fasce sociali più deboli e vulnerabili della popolazione.

Mercato immobiliare industriale e commerciale. Speciale capannoni

 Sul mercato immobiliare industriale e commerciale, nella prima parte del 2009, si registra una diminuzione dei prezzi dei capannoni dell’ 1,7% sulle tipologie usate e su quelle di nuova costruzione. Le regioni dove si sono registrate le diminuzioni di prezzo più sensibili sono state il Lazio rispettivamente con -3,0% e con -0,3%, la Lombardia con -2,4% e -2,7%, la Sicilia con -5,3% e -2,1% e l’ Emilia Romagna con -0,7% e -1,9%.

Sul mercato dei capannoni la domanda orientata sulle tipologie ad utilizzo produttivo è in ribasso; sono più elevate le richieste che si orientano verso tipologie da destinare alla logistica, alla vendita al dettaglio o all’ ingrosso oppure per lo svolgimento di attività artigianali.

Nelle grandi città, dove si trovano capannoni industriali dismessi inseriti in contesti residenziali, queste strutture, se possibile, sono trasformate in loft oppure utilizzate per realizzare show room. Tra le caratteristiche più apprezzate si segnalano la posizione a piano terra, la visibilità dalla strada, la presenza di parcheggio e di un’area di carico/scarico merci.

Mercato immobiliare industriale e commerciale. Speciale laboratori

 Sul mercato dei laboratori si registra un calo delle quotazioni del 2,2% e dei canoni di locazione del 2,4%. Tra le regioni dove si è segnalata la riduzione più forte ci sono l’ Emilia Romagna (-2,6% per i prezzi e -6,9% per i canoni di locazione), la Sicilia (-5,6% per i prezzi e -5,4% per le locazioni) e il Veneto (-3,2% e -2,8%).

Milano
A Milano i prezzi dei laboratori sono diminuiti dell’ 1,5%, mentre i canoni di locazione sono aumentati dell’ 1,7%. Sono in calo anche i prezzi dei laboratori, in particolare nelle aree di Gambara, Pagano e Washington. La richiesta è comunque sempre presente, anche perché spesso sono utilizzati come ufficio, più economici di questi ultimi trattandosi solitamente di soluzioni seminterrate. I laboratori al pian terreno sono quasi sempre trasformati in loft o in appartamento. La caratteristica più importante è la facilità di accesso e di carico e scarico merci. I tagli maggiormente presenti sono compresi tra 50 e 200 mq. Il laboratorio è utilizzato in genere da artigiani, elettricisti, odontotecnici, oppure per lo svolgimento di attività di riparazione computer o da piccole imprese edili. Si registra infine una forte presenza sul mercato di laboratori in affitto e in vendita nell’ area urbana nord – est di Milano di via Rubattino, piazza Udine e viale Monza.

ZeroHouse ovvero l’ efficienza energetica a 360 gradi

 ZeroHouse è la casa che produce tanta energia quanta ne utilizza. L’ efficienza energetica di ZeroHouse ha standard così elevati da ridurre a zero i consumi di energia. Progettata da due architetti di Austin (USA) fa parte delle cosiddette case net – zero, che producono tanta energia quanta ne utilizzano nel corso di un anno e gestiscono tutta l’ acqua tramite il riciclo di acque reflue.

L’ acqua piovana viene raccolta in apposite cisterne e riciclata con le acque reflue mentre i rifiuti organici vengono smaltiti attraverso un sistema di compostaggio posto sotto la casa che lo converte in concime per il giardino antistante la casa.

Locazione Logistics ParkNews Siziano. News da Redilco Real Estate

 Redilco Real Estate S.p.A. e AMB Property Corporation® (NYSE: AMB) – società leader mondiale nello sviluppo di immobili per logistica con sede a San Francisco e quotata a Wall Street – annunciano la locazione di circa 23.500 metri quadrati del Lotto 3 del Siziano Logistics Park

GFL S.p.A., azienda specializzata nella produzione e nella distribuzione di articoli di cortesia per alberghi, occuperà circa 18.000 mq, mentre Lodeman S.r.l., società specializzata nella fornitura di servizi logistici On Demand, occuperà circa 5.500 mq. Massimo Mazzi, Presidente di Redilco Real Estate SpA, ha dichiarato: “La commercializzazione del Siziano Logistics Park dimostra come la nostra strategia di investire nelle immediate vicinanze dei principali centri urbani si sia rivelata vincente; nonostante il difficile momento che l’ economia mondiale sta attraversando, gli operatori continuano a ricercare, infatti, strutture moderne ed efficienti vicine al consumatore finale”.

Evento. Salone del Mobile 2010. Novità 2010 Domitalia: poltrone e pouf da design

 BABÀ, PHANTOM e OMNIA: queste le anteprime firmate Domitalia per un comfort da design che saranno presentate al Salone del Mobile 2010. Si tratta di due nuove poltrone e un pouf dai mille utilizzi disegnati da Orlandini e Radice: tre prodotti in grado di sedurre e affascinare grazie alle loro forme sinuose e al forte carattere distintivo, aiutato anche da caratterizzanti e freschi colori. Innovativo anche il materiale utilizzato: si tratta di polietilene stampato con tecnologia rotazionale. Il design è stato studiato per soddisfare il desiderio di creare sedute nuove, un conventional, lontane dalle costrizioni tradizionali ed in grado di abbracciare un mondo fatto di volumi ed equilibri ristabiliti.

Housing sociale: maxifondo ricco

 Intesa Sanpaolo, Unicredit, Generali, Allianz e una decina di casse di previdenza private sono pronte a investire un miliardo e mezzo di euro nel maxifondo immobiliare per l’ edilizia sociale lanciato dal Governo. Dalla Cassa depositi e prestiti arriverà 1 miliardo e 140 milioni dal ministero delle Infrastrutture per lo sturt up. Un maxifondo veramente ricco, un contributo sostanzioso alla causa dell’ edilizia sociale che dovrebbe risolvere il disagio abitativo. Housing sociale: un maxifondo ricco.

Lo strumento del fondo dei fondi fu lanciato nel 2008 dal ministro dell’ Economia, Giulio Tremonti e si è rivelato un volano a 360° per sostenere programmi edilizi locali mediante partecipazioni di minoranza (massimo 40%). Per ora, l’ intesa con i principali gruppi nazionali del credito e del mondo assicurativo è informale, non c’ è ancora nero su bianco, non è stato ancora autorizzato il regolamento del maxifondo immobiliare per il social housing sul quale la Cassa depositi e prestiti è impegnata con l’ apposita società di gestione Cdp Investimenti Sgr.

Edilizia sociale: fermi 2,3 mld ex Gescal

 Le risorse per l’ edilizia residenziale sovvenzionata , cioè le le case popolari, non sono esaurite. I fondi ex Gescal sono fermi da dieci anni. Nati con la legge 60 / 1963, i contributi Gescal consistevano in una trattenuta sulla busta paga dei lavoratori dipendenti per finanziare i piani statali di edilizia sociale. E così per l’ edilizia sociale sono fermi 2,3 mld ex Gescal

I contributi sono stati cancellati dal 1° gennaio 1999, in coincidenza con il trasferimento alle Regioni di tutte le competenze in materia di edilizia residenziale pubblica. Nel periodo 1978 – 1998 le entrate ex Gescal hanno fruttato allo Stato 34 miliardi di euro. Tuttavia il ritmo di spesa per la costruzione di case è stato più lento dell’ entrata, pertanto al momento del passaggio di consegne alle Regioni, restavano nel conto corrente della Cassa Depositi e prestiti 11.923 milioni di euro, di cui 7.437 milioni per le case popolari.