Novità legislative: rogito on line

”La realizzazione dell’ atto notarile informatico risponde alle esigenze del Paese: garantire la sicurezza, l’ autenticità e la conservazione degli atti pubblici anche su supporto informatico. Questa norma segna una tappa importante sulla via della semplificazione burocratica e della smaterializzazione totale degli atti pubblici”

Con queste parole il Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato Giancarlo Laurini ha accolto la notizia del via libera al decreto legislativo che attua la delega in materia di atti pubblici in formato elettronico.

Tradotto, a breve si potrà redigere un rogito notarile on line e, dunque, per comprare o vendere casa non dovremo più andare fisicamente dal notaio insieme alla controparte, ma sarà sufficiente apporre una firma elettronica non qualificata in calce all’ atto per formalizzare l’ acquisto, norma applicabile anche in presenza di contratto di mutuo collegato.

Esemplificando, qualora la casa da vendere fosse a Milano e l’ acquirente risiedesse a Roma, con questo sistema chi compra si recherà dal proprio professionista a Roma, che sarà in contatto con un collega di Milano, evitando in tal modo spese di viaggio, oltre ad un risparmio in termini di tempo.

Inoltre, visto che sono coinvolti due professionisti, la speranza è che ci possa essere anche un vantaggio nella parcella (formalmente il costo dell’ atto è identico alla versione cartacea), portando avanti una trattativa privata con ciascunnotaio, sebbene, sul punto, nutriamo qualche dubbio.

Il Consiglio Nazionale del Notariato ha poi sottolineato come l’ atto elettronico sarà a tutti gli effetti stipulato ”alla presenza del Notaio e con tutti i controlli preventivi di legalità che caratterizzano l’ atto cartaceo per l’ acquisto della casa, il mutuo e la costituzione delle società”.

Nelle prossime settimane, appena il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ci renderemo conto dell’ impatto che questa novità legislativa avrà sul mondo delle compravendite italiane, di sicuro norme che mirano alla semplificazione sono le benvenute, fermo restando che questa legge va vista come un’ opportunità e, dunque, le parti possono sempre prediligere la stipula tradizionale come abbiamo sempre fatto.

Kevin John Carones e Anna Sara Balloni

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