Codacons: “Il TAR deve annullare le nomine dei vertici dell’ENEA”

di Redazione 1

Prima Pecoraro Scanio prende l’occasione della Conferenza organizzata dal suo ministero per i cambiamenti del clima per fornire dati comparativi esagerati dai quali l’Italia risulterebbe a rischio climatico quattro volte più degli altri Paesi (e allora la nube acida sulla Asia meridionale sarebbe un plus climatico?). Intanto Scaroni (ENEL) parla di rischio Italia per l’inverno. Bersani interviene proponendo il nucleare! E Prodi chiosa dicendo che non si fa abbastanza per le energie rinnovabili e il solare. Ma chi non fa abbastanza? L’ENEA sotto la guida del Premio Nobel Rubbia stava realizzando una centrale elettrica in Sicilia ad energia fotovoltaica.

Per questo lo hanno cacciato – il Governo Berlusconi – e ci hanno messo un economista che per formazione accademica – salvo doti individuali tutte da scoprire – non sembra avere la professionalità necessaria per occuparsi dei modi di produzione dell’energia, dei rischi connessi, delle possibilità di sviluppo delle diverse fonti. Al punto che ha preso un finanziamento di 400.000 euro erogato per la fusione fredda dal Ministero dello sviluppo e non lo ha consegnato al team di ricerca della Unità Fusione dell’ENEA di Frascati, noto a livello mondiale per i risultati conseguiti e oggetto di una accurata, quanto positiva valutazione della CEA (Commission d’Energie Atomique) francese, oltre che delle lodi che ne aveva fatto personalmente Fleishman, l’inventore della fusione fredda, a Rubbia.
Ottimo dal punto di vista di Bersani: uno che non capisce i risultati scientifici al vertice dell’ENEA esattamente come il suo Ministro al vertice delle Attività Produttive. Ecco perché il Ministro può sostenere il nucleare ritenendo che è passato tanto tempo da Chernobyll e che l’Italia possa emulare l’Unione Sovietica avendo ormai una consolidata esperienza nella nomina di incapaci, ovvero diversamente capaci (economisti all’ENEA, avvocati all’APAT, laureati in scienze politiche all’Agenzia per l’istruzione) nei delicati settori delle tecnologie e degli impianti ad alto rischio. L’obiettivo di creare in Italia un ‘altra Chernobyll è a portata di mano! Contro questo pericolo il CODACONS ha fatto ricorso al Tar contro la nomina dei vertici cui è affidato lo sviluppo delle fonti energetiche del Paese, dopo essere stato costretto a presentare ricorso contro la nomina di un avvocato alla Presidenza dell’APAT, cui è affidata la sicurezza nucleare e la tutela dell’ambiente del Paese. Il nostro paese si dovrebbe vergognare di aver cacciato Rubbia dall’Enea, uno dei padri della fisica moderna, cui il mondo deve la comprensione della unitarietà dei fenomeni dell’elettromagnetismo e della radioattività, successo che lo pone, ben oltre il Nobel, accanto a Galilei, Newton, Maxwell, Einstein, Fermi.

Fonte: Codacons

Commenti (1)

  1. Quando è che si decideranno di finanziare sul serio la fusione fredda e dare spazio a Del Giudice e De Ninno che hanno già dimostrato il fenomeno?

    Terrorizzare le persone (blackout, no gas, ecc…) solo per tenerle sotto controllo e farle cedere all’esca del nucleare a fissione?

    Ma cosa credono che siamo tutti fessi?

    Sono con voi!
    P.S. su questo sito ne trovate tante sulla Fusione fredda anche molto aggiornate: http://www.progettomeg.it/FFredda.htm

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>