Monolocale: come gestire lo spazio

di Redazione 1

Uno spazio piccolo è il più difficile da arredare. Stiamo parlando dei monolocali, ambienti indivisi che solo raramente superano i 30 metri quadrati e che devono contenere tutto il necessario per vivere. A caratterizzare un vero monolocale, infatti, non è tanto il fatto di non avere pareti suddivisorie, quanto quello di essere uno spazio molto piccolo, ben distinto quindi da un loft.
Il vantaggio della massima personalizzazione nella distribuzione delle diverse aree è controbilanciato dalla necessità di sfruttare lo spazio al millimetro e dall’esigenza di dover operare una selezione decisa anche fra gli arredi e gli oggetti che ritieni indispensabili.

Prima di arredare
Nel caso dei monolocali, la progettazione inizia ancora prima dell’acquisto degli arredi. Le funzioni abitative (mangiare, dormire e svagarsi) si delineano già attraverso la scelta dei colori delle pareti, del tipo di pavimento e dalla tipologia dell’illuminazione.

1. Colori omogenei
Colori molto diversi, vivaci o scuri sono sconsigliabili, perché a livello visivo tendono a restringere l’ambiente. Puoi sempre scegliere fra un’infinità di colorazioni chiare, diversificandole anche in base al tipo di effetto (lucido o opaco). Per lo stesso motivo, anche per il pavimento preferisci un unico materiale (chiaro), possibilmente posato in diagonale per “allargare” lo spazio. L’utilizzo dei tappeti, invece, diminuisce l’effetto di unità del monolocale.
2. Diversificare con la luce, senza separè
La progettazione del disegno luci è complessa in un monolocale, proprio perché un unico ambiente deve rispondere a più esigenze. Un’ottima soluzione è una luce morbida e diffusa generale e un certo numero di punti luce sparsi, in corrispondenza dei punti più sensibili. Oltre ad essere più funzionale, così potrai “teatralizzare” un po’ l’ambiente e renderlo diverso nei vari momenti della giornata.
Per diminuire il senso di di ristrettezza è di grande aiuto avere la vista completa del soffitto: per separare, quindi, usa librerie autoportanti, piccoli paraventi o anche piante di dimensioni generose al posto di muri e pannelli.

Il gioco delle priorità
Uno dei modi di progettare un monolocale è dare spazio alla funzione più importante per te. Ad esempio, se non cucini in casa quasi mai e ami vivere il tuo appartamento soprattutto la sera, il reparto notte può assumere una dimensione prioritaria rispetto alle altre (un letto grande in mezzo alla stanza con funzioni di divano, poltrona, armadio, ecc.). Gli altri reparti non scompariranno, ma verranno organizzati in spazi più ristretti, con arredi adatti.

Per la cucina, ti doterai dell’essenziale, concedendo lo spazio minimo per il contenimento. Oggi si possono trovare pratici e moderni “moduli cucina” che accorpano in un unico elemento tutte le funzioni necessarie per cucinare. Un tavolo estraibile o ripiegabile a parete sarà poi indispensabile per ospitare almeno la colazione o qualche pasto veloce.

Se quello che vuoi, invece, è invitare spesso gli amici a pranzo o a cena, allora gli spazi conviviali dovranno prendere il sopravvento. La cucina dovrà essere ben visibile, occupare tutta una parete o anche due, in una disposizione ad elle. Il reparto contenimento sarà sviluppato per ordinare tutti gli accessori che userai più spesso. Il tavolo diventerà il baricentro della composizione, e l’ideale sarà un modello allungabile, per tutte le evenienze.

Autore: Ilaria Gentilucci – Kitchens.it

Commenti (1)

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