Napoli. Difensore Civico: “Ici ridotta a divorziati e separati”

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Ici ridotta a divorziati e separati. E’ la proposta emersa nell’incontro organizzato dalla decima Municipalità – Bagnoli e Fuorigrotta (Napoli) – nell’incontro con il Difensore civico Giuseppe Pedersoli, che ha così continuato la serie di incontri per chiarire il ruolo ed i compiti di una figura ancora poco conosciuta dai cittadini. Giuseppe Pedersoli ha spiegato al Presidente Giuseppe Balsamo ed ai consiglieri come da una stretta collaborazione possano nascere anche proposte interessanti.

Nel corso dell’incontro Pedersoli ha annunciato il contenuto di una lettera che sta predisponendo per l’assessore Enrico Cardillo:
“Un cittadino mi ha sollevato una questione molto interessante, quella dei separati e dei divorziati che lasciano l’appartamento a moglie e figli, magari continuando a pagare le rate di mutuo, ma devono pagare l’Ici per intero e senza detrazioni per la prima casa. Vorrei quindi esercitare i poteri previsti dall’articolo 10 del Regolamento del Difensore civico suggerendo la modifica dell’art. 13 Regolamento Ici del Comune di Napoli, con l’introduzione di una norma simile a quella contenuta dall’omologo Regolamento Ici del Comune di Caserta. “

Il difensore civico
Il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadino è tradizionalmente un rapporto difficile e spesso sbilanciato, caratterizzato cioè dalla presenza di due soggetti in posizione non paritaria.

Nell’ambito di questo rapporto il cittadino viene frequentemente a trovarsi in posizione di inferiorità o di innegabile svantaggio.

La tutela di questa posizione non può essere sempre assicurata dalla magistratura, sia in considerazione dei tempi, spesso lunghi, della giustizia tradizionale, sia in relazione ai costi elevati, sia infine perché davanti al giudice non trovano soluzione istanze di giustizia che non attengono strettamente alla legittimità dei provvedimenti dell’amministrazione pubblica.

Scopo dell’attività del difensore civico è pertanto quello di assicurare la tutela del cittadino nei confronti dell’amministrazione in una sede pregiurisdizionale, ossia in un momento logicamente e temporalmente antecedente, e comunque indipendente, dall’eventuale instaurazione di una lite davanti all’autorità giudiziaria.

Le prerogative dell’attività svolta dal difensore civico sono costituite dall’assenza di formalità per l’accesso all’ufficio, dall’assoluta gratuità del servizio ed assenza di qualsivoglia onere a carico del cittadino e, nei casi in cui le singole situazioni lo consentano, dalla garanzia totale di anonimato.

Accanto a questi indubbi vantaggi, stanno però i poteri piuttosto limitati del difensore civico, la cui attività tende a promuovere un confronto preventivo con l’amministrazione sulle questioni sottoposte dai cittadini, avvalendosi essenzialmente degli strumenti della mediazione e della persuasione.

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