Per i lavori di ristrutturazione edilizia eseguiti sia su un’abitazione che sulla relativa pertinenza, anche se accatastate separatamente, spetta un unico limite massimo di spesa di 48mila euro su cui calcolare la detrazione Irpef del 36 per cento. Ciò è valido anche per le spese effettuate dal 1° gennaio 2007, perché la norma, introdotta dal Dl n. 223/2006, è stata prorogata fino al 2007 dalla Finanziaria dello scorso anno e per il triennio 2008-2010 dall’ultima Finanziaria. E’ quanto precisato dalla risoluzione n. 181/E del 29 aprile 2008. In questo modo l’agenzia delle Entrate esprime un parere negativo sull’istanza di un contribuente che, avendo effettuato lavori di ristrutturazione su due unità abitative e sulle due relative pertinenze, accatastate distintamente, chiedeva di poter usufruire del limite di spesa di 48mila euro per ciascuna delle unità oggetto di lavori, iniziati nel dicembre 2006, e proseguiti nel corso del 2007 e del 2008.

Il Dl n. 223/2006 ha stabilito che, per le spese di ristrutturazione effettuate tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2006, il limite massimo di 48mila euro su cui calcolare la detrazione d’imposta si riferisce non più alla singola persona fisica che finanzia i lavori ma alla singola unità immobiliare. Successivamente, con la risoluzione n. 124 del 4 giugno 2007, l’Amministrazione finanziaria ha chiarito che il limite va riferito all’abitazione e alle sue pertinenze unitariamente considerate. Nel caso specifico, quindi, il contribuente, per calcolare l’importo massimo su cui applicare la detrazione, deve considerare il limite di 48mila euro solo per le due unità abitative: 48.000 + 48.000 euro. Riguardo al proseguimento dei lavori negli anni successivi al 2006, l’Agenzia ricorda che la detrazione Irpef del 36%, sempre relativa a una spesa massima di 48mila euro per ciascuna unità immobiliare, è stata prorogata per il 2007 dalla Finanziaria dello scorso anno e per il triennio 2008-2010 dall’ultima Finanziaria. Di conseguenza, anche per le spese sostenute dal 1° gennaio 2007, sottolinea la risoluzione, valgono le stesse regole: il limite di 48mila euro è comprensivo sia dei lavori eseguiti sull’abitazione che sulle eventuali pertinenze.

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