Detassati gli straordinari e abolita l’Ici prima casa con una manovra da 2,6 miliardi di euro

di Redazione 5

Abolizione dell’Ici sulla prima casa e detassazione degli straordinari sono le due principali misure fiscali discusse e approvate oggi a Napoli durante il consiglio dei Ministri. La manovra si aggira intorno ai 2,6 miliardi di euro e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, ha detto che il pacchetto fiscale verrà interamente finanziato dai tagli alla spesa pubblica. Il decreto legge contenente misure urgenti in materia fiscale prevede l’abolizione dell’Ici sulla prima casa e la detassazione delle parti variabili del salario, che comprendono non solo gli straordinari ma anche i premi di produzione. Per quanto riguarda l’Ici, introdotta nel 1992, il Consiglio dei ministri ha deciso che la cancellazione dell’imposta comunale sugli immobili sarà operativa già a partire dall’acconto di giugno e riguarderà circa 23 milioni di prime case, coinvolgendo non solo l’abitazione in sé per sé, ma anche le relative pertinenze, come garage, cantine e soffitte.

A versare l’imposta resteranno però i possessori di immobili di alto valore come le ville, i castelli e le abitazioni di lusso, ossia quelli accatastati nelle categorie A1, A8 e A9. Chi ha già pagato l’acconto non perderà il denaro versato, infatti il Governo ha previsto meccanismi di compensazione. Tutelati anche i Comuni per i quali è stato istituito un apposito fondo presso il ministero degli Interni attraverso il quale verranno rifinanziati gli introiti persi con l’abolizione dell’imposta. La manovra per la detassazione degli straordinari e dei premi legati alla produttività coinvolgerà una platea più ristretta di quella prospettata inizialmente. L’agevolazione riguarderà infatti soltanto i lavoratori dipendenti del settore privato che nel 2007 hanno dichiarato un reddito lordo non superiore ai 30mila euro. L’obiettivo è di sottrarre alla progressività del prelievo fiscale tutte le parti variabili del salario collegate al lavoro straordinario, ai risultati e alla produttività. La misura verrà applicata in via sperimentale per un periodo di sei mesi, da giugno a dicembre, durante il quale tutte le parti variabili del salario legate alla produttività, fino a un tetto massimo di 3mila euro ammissibile alla detassazione, verranno assoggettate a un’ aliquota fissa del 10 per cento.

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Commenti (5)

  1. se non ho letto male l’ici è stata abolita per la prima casa, condizione essenziale, la residenza in loco. chi ha trasferito la residenza in altra provincia o comune per motivi di lavoro, ha lasciato la propria abitazione di proprietà per trovarne un’altra in locazione nella nuova residenza. in questa circostaza l’ici dovrebbe essere ripristinata, la beffa maggiore che per il pagamento dell’imposta non si fruisce delle detrazione, oltre al pagamento dell’affitto .
    occore una modifica in sede di conversione del decreto legge.

  2. ho lasciato la mia casa di proprieta e ho portato la residenza in un altro paese dove pago affitto, devo pagare lo stesso l’ ICI visto che quella è la mia unica casa

  3. se si possiede più di una pertinenza legata alla prima casa, l ‘ ici bisogna pagarla?

  4. Stesso problema. Vorrei affittare l’unica casa di rpoprieta’ e traferire l’affitto percepito su un affitto che dovro’ pagare per un appartamento nel comune dove ho trovato lavoro. Quindi zero quadagno, tanti disagi e tasse ma pare che l’esenzione Ici non sia contemplata in questo caso. Tutti parlano di mobilita’, globalizzazione, flessibilita ecc. e poi le leggi restano ferme allo stato borbonico.

  5. su una casa abusiva si deve pagare ugualmente l’ici?

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